Rose è una giovane madre che non riesce ad accettare che la sua piccola bambina, Sharon, stia morendo a causa di una grave malattia. Nonostante il marito non sia affatto d’accordo, la donna ormai disperata fugge di casa con la figlia per dirigersi da un guaritore, ma lungo il tragitto, quasi varcando una porta dimensionale, si ritrova nella lugubre città di Silent Hill.
A me il film è piaciuto molto. La protagonista mi convince soprattutto perché simboleggia l’amore materno e incondizionato.
Inoltre, la resa grafica è sbalorditiva: il passaggio tra le due fasi di Silent Hill è fatto benissimo, gli ambienti sono stupendi e i mostri, nn sapendo come sono nel gioco, mi piacciono tanto.
Inoltre, la resa grafica è sbalorditiva: il passaggio tra le due fasi di Silent Hill è fatto benissimo, gli ambienti sono stupendi e i mostri, nn sapendo come sono nel gioco, mi piacciono tanto.
Nella prima c’è la presentazione dei personaggi e delle atmosfere e nella seconda la resa dei conti. Ho trovato un filo conduttore molto valido, quasi come se fosse qualcosa di investigativo.
La parte finale, soprattutto, è quella che illumina l’ipocrisia e la pericolosità del fanatismo, mentre la scena finale mostra che Silent Hill non é solo una città mapproprio una dimensione e una prospettiva di vedere il mondo e quindi la ho apprezzata molto.^^
La parte finale, soprattutto, è quella che illumina l’ipocrisia e la pericolosità del fanatismo, mentre la scena finale mostra che Silent Hill non é solo una città mapproprio una dimensione e una prospettiva di vedere il mondo e quindi la ho apprezzata molto.^^
Lo consiglio a tutti anche solo per i paesaggi e la grafica in generale, anche se a quanto pare dalla critica generale è meglio non conoscere molto bene i giochi.
Voto: 7!
1 commento su “Silent Hill (film)”