“La rivolta nella casa del padrone. La Lega dei negri controlla il Parlamento dello Stato, con 101 rappresentanti contro solo 23 bianchi, nella sessione del 1871.”
“Il risultato. Il Ku Klux Klan, l’organizzazione che salvò il Sud dal malgoverno dei negri, non senza aver versato più sangue che non nelle battaglie di Gettysburg, stando a quanto affermò il giudice Tourgee.”

Oggi ho guardato Nascita di una nazione, di Griffith e pubblicato nel 1915. E’ la classica pellicola che apprezzi per i tecnicismi e affossi per i contenuti. Mi ricordo quando ne abbiamo parlato a Storia del cinema, quando il prof ci ha avvisato che molte volte nel nostro lavoro dobbiamo scindere il lato personale/politico dal lato contenutistico/tecnico del film come prodotto artistico.
Ecco, Nascita di una nazione è l’esempio classico di quando fare questa scissione.
2 ore (e 50 minuti) sentite tutte, per una narrazione lenta piena di quadri legati gli uni agli altri da tanti -troppi- cartelli le cui didascalie informano gli spettatori degli svolti narrativi.
A essere sincero, già all’inizio con questi costumi d’epoca e la gradazione di grigi avevo iniziato a confondere i personaggi. Poi dalla seconda metà, più o meno quando la scema si butta giù dal dirupo (che secondo me Gus non aveva intenzioni cattive), il caos regna sovrano e l’attenzione è calata bruscamente.
Ho capito solo che: il Vicepresidente è il cattivo; i neri sono dipinti come nei peggiori sogni dei razzisti AKA nuovi tiranni che fanno ai bianchi ciò che i bianchi americani hanno fatto ai neri per secoli; il Ku Klux Klan è il salvatore della patria.
Vabbeh, bello il lato tecnico con le invenzioni dei vari raccordi e simpatica pure la colonna sonora. Ma il film ha qualcosa di sbagliato nella sua natura intrinseca, e questo perfino un bambino lo capirebbe.
Povero Griffith, come sfancularsi la carriera. LOL.
L’ho sempre sentito citare e ne ho vista qualche scena, ma tutto insieme non mi è mai capitato di vederlo. Il consiglio del prof mi pare ottimo, e dovrebbero usarlo quelli che oggi adorano la Cancel Culture, con robe tipo cancellare “Via col vento” (1939), che certo al confronto di questo mi pare innocuo. Non si può giudicare con gli occhi di oggi un film di quasi cento anni fa, visto che la cultura in cui è nato è molto diversa dalla nostra, e lo stesso la sensibilità. Chissà quanto ci giudicheranno male gli spettatori del 2072! 😀
Opere come questa sono importantissime perché una Nazione si dia una narrazione, un Mito delle Origini, falso come tutti i miti, ma fondamentale per unire la popolazione sotto valori condivisi. In questo odio e razzismo, ma pur sempre valori condivisi 😛
I film pseudo-buonisti di oggi, revisionisti e falsi, non mi sembrano diversi come filosofia – cioè ingraziarsi gli spettatori con ideologie false che però corrispondono a ciò che essi credono essere giusto – semplicemente questo è abbastanza vecchio da poterlo criticare.
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ciao^^
ma la cosa buffa è che anche dai contemporanei Griffith è stato massacrato, come riporta mamma Wikipedia
poi Via col vento è proprio rose e fiori in confronto a un film come questo, ma è anche tutt’altro genere eh
e speriamo che pure le decadi di distanza abbiano fatto qualcosa all’immaginario comune del Sud
ora non capisco (a parte la parte economica ovviamente) perke i film mettono i neri in contesti storici a cui non appartengono, tipo i Poirot di Branagh; se noti a farlo sono SOLO registi bianchi mentre i registi cult della cultura nera se ne guardano bene dal farlo
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Se ci fai caso, non esiste un solo prodotto – cinematografico o televisivo – senza attori neri, neanche mezzo, e anzi recentemente si sono uniti gli asiatici, per cui non importa se siamo nel futuro o nel passato, ci DEVE essere un nero e un asiatico. Quello che è cambiato è che ora si è in pieno revisionismo e follia totale: Bridgerton magari ammette ufficialmente di essere un’invenzione (sebbene di dubbio gusto), ma tutti i film storici americani sciabordano di neri in posti che è assolutamente improbabile ricoprissero.
Probabilmente tutto nasce con una legge degli anni Quaranta con cui Hollywood si impegnava ad usare attori neri per ruoli da neri: sembra strano, ma prima si usavano solo bianchi pittati per quei ruoli!
Da allora la legge è lievitata, e prima come comparse e poi come ruoli secondari, e via sempre di più.
Chris Rock (che è nero) dice che i neri sono all’incirca il 10% della popolazione americana. Eppure sono nel 100% della produzione filmico-televisiva!
Oggi poi con l’inclusività e robe varie è obbligatorio avere anche personaggi omosessuali a valanga, e via dicendo: sono regole scritte a tavolino per paura che qualcuno lanci una polemica nei social, tipo “perché nei drammi ottocenteschi non ci sono neri in posti importanti?” Piuttosto che spiegare che ha detto una cacchiata, meglio cambiare totalmente le storie 😀
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Sui gay in parte concordo. Su 20 persone 1 o 2 lo saranno, a livello statistico è poco probabile che ce ne siano in ogni serie realistica teen o sitcom.
Da un lato ok bello, dall’altro si spinge sempre di più sugli omofobi irritati e i gay veri che alla fine nella realtà non sono rappresentati: non tutti sono effemminati e vanno con chiunque eh
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Mai visto ma sentito citare spesso.
Ti saluto
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ciao a te^^
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