VISIONI SENTIERI SELVAGGI: Sentieri selvaggi

Se dovessi descrivere Sentieri selvaggi userei tre dettagli tecnici: campi lunghi, campi americani e profondità di campo (il deep-shot).

Guardare il film è stata dura per diversi motivi. Per chi mi segue è nota la mia poca vicinanza al genere western, e a peggiorare il tutto c’è la questione temporale della narrazione: passano gli anni e noi poveri spettatori dovremmo capirlo… come? Ok, capisco che se all’inizio Debbie era ‘na cea e alla fine è ‘na tosa qualcosa deve essere passato, ma a parte qualche lettera e uno o due dialoghi a riguardo, il passare del tempo è proprio accessorio!

Comunque, Sentieri Selvaggi è un bel film, un cast iconico, John Ford confeziona un racconta di avventura e non di vendetta, una ricerca costante che termina nella riunione familiare che prevale sull’odio razziale.
Il colore rosso domina le scene, come queste panoramiche dentro alle quali gli eroi si muovono a cavallo. Campi lunghi e il medio-lungo sono i paesaggi più frequenti, con queste alture di roccia rossa e marrone che si stagliano nello sfondo, sempre con le nuvole bianchissime ad incorniciare il tutto.
Inoltre, sono presenti le scene in cui la profondità di campo e l’illuminazione regnano: gli inseguimenti e le entrati nei luoghi di riparo. Cinepresa fissa, sono i personaggi ad avvicinarsi, ad allontanarsi dalla luce del deserto per entrare nell’ombra di una casa o di una caverna; ed è con questa modalità che Sentieri selvaggi si apre e si chiude.

Personalmente ho preferito il personaggio di Jeffrey Hunter: lui è il classico meticcio che fa prevalere il lato familiare, lui che l’amore e la misericordia della famiglia l’ha provata sulla sua pelle di accolto. E’ lui che rappresenta il lato civile e la coscienza del protagonista, perché lui rappresenta l’unione dei due mondi. E poi Jeffrey era un gran figo, scoperto ora che morì giovane!

Un bel film, dopotutto. Ho scelto di guardare il film perché sono usciti gli argomenti d’esame, e dobbiamo vedere almeno 2 film per le seguenti categorie: western, commedia, musical e noir; ovviamente, tra quelli caricati nel Drive della scuola (e, sempre ovviamente, non ho capito come cambiare la lingua dal doppiaggio a quella originale, ma intanto l’ho visto).

E voi? Cos’altro avete da dire riguardo a questo grande classico? Ho trovato interessante che film, regista e generi li avessi già studiati nei miei libri!^^

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Pubblicato da

Austin Dove

Mi chiamo Antonio, sono un appassionato di cinema. Pur avendo studiato materie legate all'ambiente, la mia passione è l'arte e quindi qui provo a condividere ciò che apprezzo e le mie riflessioni! Ciao!^^

20 pensieri su “VISIONI SENTIERI SELVAGGI: Sentieri selvaggi”

  1. Eh be’, si va sull’iconico spinto, anche se un film di genere parliamo di John Ford, uno dei padri nobili del cinema americano: non so se John Wayne sarebbe diventato John Wayne se non avesse avuto la gran fortuna di lavorare con un regista di quel calibro 😛
    Come storia ricordo che non mi ha fatto proprio impazzire, ma le immagini sono ipnotiche e l’epica è talmente potente che ti trascina. Se per quei due film western che devi vedere fai l’accoppiata John Ford – Howard Hawks, vai giù liscio che è un piacere 😉

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  2. Uno dei più grandi film di John Ford. Mi hai ricordato di quando scrissi quella serie di post dedicata a 100 film Western. Pensa che George Lucas ha voluto omaggiare questo film nella scena in cui Luke scopre il massacro degli zii, girandola praticamente identica alla scena in cui Ethan trova la sua famiglia massacrata. Visto che è praticamente impossibile recuperare tutti i film di Ford (ne ha girati se non erro 231) ti consiglio almeno di vedere gli altri 20 film che ha girato con John Wayne 😂
    A parte gli scherzi… Visto che non ami particolarmente i Western ti consiglio, se non li hai già visti, di guardare Furore e Com’era verde la mia valle. Due capolavori assoluti di John Ford.

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      1. Dato che non apprezzi il western, ti consiglio 3 suoi ottimi film di altro genere, “Il barbaro e la geisha” e i 2 polizieschi che ha fatto a fine carriera (quelli in cui interpreta il tenente Parker e l’ispettore Brannigan).

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