Crociera nell’Infinito vs Alien: parliamo di parassitoidismo

Buongiorno! Oggi torniamo a parlare di fantascienza, anche se è un argomento che se mi conoscete non apprezzo molto.
Ho appena finito di leggere Crociera nell’Infinito, di cui potete leggere la mia opinione nell’altro blog, e come molti mi avevano suggerito mi è venuto un pensiero lampante: questo classico del scifi deve aver ispirato gli sceneggiatori di Alien!

Il libro parla di una spedizione scientifica verso una lontana galassia, una specie di Odissea se vogliamo. Il libro è strutturato su 4 racconti preesistenti, dei quattro mi interessa il terzo: Ixtl. E in particolare questo passaggio:

“[…] L’uomo si dibatteva ancora, ma Ixtl non ci fece caso, perché sapeva che cosa stava per accadere. Dopo qualche minuto, infatti, la vittima si distese e i muscoli le s’irrigidirono. Il cervello dell’uomo rimaneva lucido, per cui poteva sentire la paralisi avanzare nel corpo. Nel frattempo, il mostro lo teneva fermo, aspettando che la reazione chimica fosse compiuta. L’uomo finì per non muoversi più. Rimase a terra, rigido, gli occhi spalancati, la fronte bagnata di un sudore freddo.
Nello spazio di qualche ora, le uova si sarebbero schiuse nello stomaco dei due uomini e minuscoli embrioni di Ixtl si sarebbero svegliati, sarebbero nati, poi si sarebbero sviluppati, nutrondosi dell’organismo che li ospitava.
Soddisfatto, Ixtl si preparò a lasciare la stiva per andarsi a cercare un altro uomo da ridurre a guul. […]”

Ora, per rinfrescarvi la memoria, vi ricordo la definizione che fornisce il dizionario Treccani dell’organismo parassitoide: “[…] Il parassitoide è il p. che uccide l’ospite alla fine del proprio ciclo di sviluppo, che si compie all’interno dell’ospite stesso. […]”

Per chi conosce il franchise di Alien e/o ha letto il mio articolo precedente sull’argomento, le similitudini sono fin troppe per essere considerate coincidenze! Ma la mia è solo una riflessione, anche per tornare a parlare di ecologia nel mio blog. Ciao!

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Pubblicato da

Austin Dove

Mi chiamo Antonio, sono un appassionato di cinema. Pur avendo studiato materie legate all'ambiente, la mia passione è l'arte e quindi qui provo a condividere ciò che apprezzo e le mie riflessioni! Ciao!^^

23 pensieri su “Crociera nell’Infinito vs Alien: parliamo di parassitoidismo”

  1. Le similitudini non sono state giudicate coincidenze neanche da Van Vogt, quando dopo l’uscita di “Alien” ha fatto causa alla Fox per plagio: si sono messi d’accordo per una cifra iniqua, che sebbene alta per uno scrittore dell’epoca era niente in confronto a quanto ha fruttato (e frutta) il primo film alla casa che, seppur iconico, rimane una collezione di plagi.

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    1. Riguardo all’ispirazione per Alien, il fenomeno del deporre le uova nel corpo del futuro pranzo dei piccoli è una cosa pescata dalla natura e l’unica somiglianza esclusiva tra Crociera nell’infinito e Alien risiede nell’ambientazione su un’astronave… secondo me, Van Vogt avrebbe straperso un’eventuale causa portata fino in fondo, ma con la legge sul diritto d’autore non si può mai dire.

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      1. cmq cito nell’articolo il vecchio post e da come ne parlo, parassitoidismo (sai che è questo il termine specifico?) mi sembra quasi allarmante che mi abbia scritto un commento del genere; mi viene da chiedere se oltre al titolo hai letto altro eh

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      2. Se la Fox avesse avuto un minimo spiraglio di speranza avrebbe preso Van Vogt a calci nel sedere, se ha pagato è proprio per evitare di avere casini (sapendo che ci sarebbero stati, con quel patacca di O’Bannon!), come una campagna pubblicitaria in cui i giornali sollevavano il dubbio sull’originalità della storia. Oggi lo sappiamo che “Alien” copia da mille fonti, non è un problema, gli vogliamo bene uguale, ma all’epoca il pubblico generalista avrebbe forse reagito peggio.
        Tolto il fatto che dubito sia così noto il comportamento degli insetti parassitoidi, non è il semplice atto del deporre uova negli umani ad essere plagio, ma il fatto che sia un alieno salito a bordo di un’astronave a farlo, quello sì, anche se poi il “pezzo grosso” è rappresentato da altre parti del racconto, tipo l’autodistruzione attivata nel finale.

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      3. Sinceramente mi sembra un po’ poco per parlare di plagio letterario, tutto lì: personaggi diversi, tema diverso, design del mostro diverso, sviluppo della storia diverso, solo l’essere in un’astronave e la riproduzione del mostro combaciano.
        E il meccanismo era relativamente noto al pubblico per via di una vespa che deponeva le uova in certi ragni, dopo averli paralizzati (ricordo che io vidi un documentario da bambino, immagino non fosse del tutto improbabile conoscere il fenomeno anche senza essere addetti ai lavori).
        Magari erano diverse le norme e le linee guida per valutare il plagio, altrimenti immagino che la casa si sia detta “non rischiamo spese maggiori anche se potremmo vincere facilmente”. Oppure aveva un avvocato estremamente prudente.

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  2. Ciao, vado un po’ fuori tema perché ho visto che sull’altro blog hai recensito anche i primi tre volumi del manga dei Pokémon. Hai continuato la serie? Io li ho tutti fino a Diamante e Perla. Sono veramente belli e soprattutto quelli dedicati alla terza generazione sono molto seri nelle tematiche affrontate. Sono molto cupi

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    1. Ciaoo^^
      Volevo parlarne anche qui, prendendo il tema più nello specifico. Più analisi che recensione ma ho fin troppi post che aspettano al momento.
      No, nn continuerò la serie per mancanza di fondi e di spazio. Tuttavia ho in programma di comprare i volumi di Sinnoh, la 4 gen è la mia preferita

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      1. Ah ti capisco, io non so più dove metterli però volevo finire la serie della quarta generazione con Platino dato che è la controparte del mio personaggio preferito in assoluto, Lucinda. Dovrebbe essere inclusa nel cofanetto di HeartGold e SoulSilver. Vediamo un po’

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