La mia prima sessione di esami a Sentieri Selvaggi

Buongiorno! A grande richiesta torno a parlare di esami esponendo nei dettagli la mia sessione di esami! Sono stato tra i migliori, avendo collezionato quattro 30 e un 30L!

STORIA DEL CINEMA, PRIMO TRIMESTRE
Qui erano due dei tre prof del corso, per me è stata una boccata di aria fresca. Mi hanno chiesto di parlare delle avanguardie degli anni ’20, a me che volevo portare l’Espressionismo! Avendo visto almeno un film per ciascuna avanguardia e apprezzando molto il cinema gotico, sono riuscito a esporre con dovizia di particolari ogni cosa, stando bene attento a parlare abbastanza da non dar loro il tempo di proporre domande impossibili.
Poi mi hanno chiesto di Babylon, e dopo un’incomprensione reciproca per cui avevano capito che io avessi detto che Babylon era stato girato negli anni ’60, ci siamo chiariti e mi hanno lasciato, andare.

LINGUAGGI DEL CINEMA
Altra botta di culo: il video che mi hanno mostrato sempre quei due prof era il prologo di Gran Torino. Scena che avevamo già analizzato in classe. Quindi, facilitato dalla conoscenza dell’analisi, ho solo dovuto aggiungere tutta la teoria di ogni singola inquadratura e i significati che esse potevano nascondere. Nessun errore.

MESTIERI DEL CINEMA
Questo era l’esame che temevo di più: non sapevamo come potesse essere e l’argomento era piuttosto generale. Con me il prof si è dimostrato piuttosto amichevole e mi ha chiesto se mi fosse piaciuto il corso. Abbiamo parlato un po’ e ha capito che che mi piace il lato visivo dei film per cui… ho parlato dei costumisti! E, avendo studiato Chaplin per Storia del cinema e conoscendo Cecil Beaton per il mio speciale su My Fair Lady, ho fatto un figurone! Poi sapete quanto mi piacciano i costumi dei film, ho svariati volumi sulla moda e sui costumisti, ero preparato. E se mi avesse chiesto dei registi, avevo letto un altro libro della mia biblioteca privata per prepararmi!

PRODOTTI AUDIOVISIVI + SCRITTURE
Questi esami li ho fatti più o meno insieme in due momenti separati. La prima parte era un tema di tot caratteri sugli Emmy2022: dovevo scrivere in due ore di tempo un testo argomentativo con tema a mia scelta e un testo descrittivo, sempre sulla cerimonia utilizzando le informazioni che ci erano state insegnate durante il semestre. La seconda parte invece era l’analisi di un film prodotto da una piattaforma streaming, e dovevamo scrivere il testo a casa dopo aver guardato il prodotto a nostra scelta; poteva essere sia una serie televisiva sia un film. E io ho parlato di un film di cui voi avete già letto in qualche articolo nel blog, anche se non in un suo articolo a parte. Quale sarà questo film?

E siamo giunti alla fine della mia sessione. Sono consapevole di non avere fornito molti dettagli, ma comunque andrebbe contro la privacy mia e della scuola, comunque sono felice di averlo condiviso con voi! Qui vi saluto!
PS: per quale esame ho ottenuto la lode?

La Colomba va a Teatro: Alcuni piccoli indiani

Buongiorno! Ieri sera per la prima volta sono andato a teatro, accompagnando i miei genitori in un viaggio abbastanza lungo. Sapete quanto io odi i viaggi in macchina, poi di sera! Comunque, lo spettacolo era della compagnia teatrale Teatro che pazzia e rielaborava il celebre romanzo della Regina del Giallo, scegliendo di portare sul palco il finale letterario e non quello teatrale.

Lo spettacolo mi è piaciuto moltissimo, secondo me erano tre i fattori che hanno contribuito a farmelo apprezzare: la recitazione ovviamente, la scenografie e il reparto sonoro.
La recitazione c’è stata regalata da quattro attori molto bravi: Ted Keuser (qui anche regista) che interpretava il giudice, Marco Sartorello (coregista) che interpretava il sergente, Federico Furlan per il dottore e Giulia Corrocher per l’insegnante. Gli altri personaggi sono già uccisi all’inizio della rappresentazione (il maggiordomo muore appena inizia lo spettacolo fuori scena), ma la coppia di domestici interpretati, a turno dagli attori non in scena, compare spesso come intermezzo onirico a spaventare i personaggi.
La scenografia e il reparto sonoro sono allestiti entrambi Marco Michielan; mentre come coscenografo c’è Dino Zorzenon e le maschere dei domestici sono realizzate da Roberta Bianchini. Lo spettacolo è ambientato in America, nel deserto americano e sono isolati nell’attesa della carrozza che li ha portati in quel posto. Ho apprezzato la scenografia perché scandiva perfettamente i ritmi, con gli oggetti che cascavano al momento giusto (allestimenti elettrici?) e nella sua semplicità arricchiva il racconto.

La storia è abbastanza fedele al testo originale, ma con toni da commedia: intervalli musicali, parossistici e onirici. Il grammofono diventa in alcune scene quasi un dittatore, imponendo il ritmo alla scena in base ai suoni che esso riproduce. I numeri musicali poi sono notevoli, soprattutto perché sono eseguiti praticamente a cappella, anche se credo che con la scusa del microfono come strumento intermediario tra noi e gli attori, il tecnico qualche suono in più lo abbia aggiunto.
Il metateatro spinge ad ogni scena per essere sempre più centrale, fino a quando nei momenti di massima tensione e di lacrimevoli riflessioni gli attori non interpretano più i personaggi il cui nome è sulla locandina ma loro stessi che scoppiano in crisi di nervi (indicativo il momento in cui l’attore non chiama più la ragazza con il nome di scena ma con il vero nome).

Ecco, con una commedia dai toni così spensierati, che mi ha quasi ricordato Frankenstein Junior per alcune gag e messa in scena, non mi sarei aspettato la scelta di concludere il racconto con il finale del romanzo! Dopotutto, siamo a teatro con una commedia, perché non scegliere quello più positivo creato dalla Christie stessa per la piece teatrale?

Comunque, complimenti agli attori e a tutto il cast artistico e soprattutto tecnico. Ho adorato le rese recitative di Keuser (veterano e si vede) e di Corrocher (suoi i momenti più emotivi e faticosi). Grande esperienza, ottima prima volta!^^

Proprio bello il mondo degli audiovisivi e dell’arte eh

Il blog ha compiuto 7 anni!

Buongiorno! Oggi torno con due buone notizie! La prima è che…

IL BLOG HA RAGGIUNTO I SETTE ANNI!!

E pure questa tappa è ottenuta, con un 2022 leggermente in calo dal punto di vista delle views ma con un grosso incremento della qualità (almeno dal mio modesto parere).

Parlando di qualità, ecco la seconda notizia: lunedì ho fatto l’esame orale di storia e linguaggi del cinema e ho ottenuta per entrambe le materie un bellissimo 30!! Bravo me!

Gli argomenti erano principalmente le avanguardie degli anni ’20, per cui ho parlato di:
– Impressionismo e La decima sinfonia;
– Espressionismo, Il gabinetto del dottor Caligari, Nosferatu e Metropolis;
– Scuola del montaggio sovietico, L’uomo con la macchina da presa e La corazzata Potemkin;
– Noir in generale;
– Analisi della sequenza iniziale di Gran Torino, con comparazione linguistica ai film delle avanguardie.

Oggi ho avuto/avrò l’esame di mestieri nel cinema, per cui potrei non essere presente. Speriamo vada bene perché è quello che mi spaventa maggiormente. Vedremo! Ciao!^^

VISIONI SENTIERI SELVAGGI: La decima sinfonia

Sarò franco. Che due coglioni! Fanculo l’impressionismo, la fotogenia e quelle benedette sovrimpressioni! Una noia simile non la provavo da settimane, avrei benissimo tagliato un’ora, mamma mia.

Con la consueta eleganza che mi contraddistingue, torno con una visione accademica, in vista degli esami orali che si terranno durante la prima settimana utile di Febbraio. Sono felice di poter affermare di aver visionato almeno un film di ciascuna avanguardia degli anni Venti del 1900. Sono un po’ meno felice di aver sopportato ‘sta noia che dura più di un’ora, sfortunatamente.

La decima sinfonia è un film di Gance, uscito nel 1918. Apre il ciclo dei film impressionisti, famosi per le rese tecniche di ripresa e per la teoria della fotogenia secondo la quale un oggetto ripreso su schermo assume simbolismi e valenze differenti da quelli nella vita reale. Considerata la data, possiamo dire che l’impressionismo è l’avanguardia che si sviluppa per prima, con i suoi capisaldi effettivamente girati prima degli anni ’20.
Sovrimpressioni, vignettature dell’obiettivo della cinepresa, immagini o scene simboliche accostate nel montaggio per spiegare i pensieri dei protagonisti. Una trama semplice ma la psicologia dei personaggi estremamente dettagliata. Inoltre, delle tre avanguardie questa è quella caratterizzata dalle scenografie e dai costumi più sfarzosi e in linea con il tempo: La decima sinfonia è ambientata nella contemporaneità e io ho adorato i look di Eve, il personaggio protagonista femminile.

Tuttavia, a livello personale la trama di La decima sinfonia è troppo allungata, la recitazione anche per la cinepresa fissa ha un impianto teatrale; soprattutto perché sono pochissimi gli esterni. Quindi si ha l’impressione di stare davanti a un palco sul quale gli attori si muovono. Bellissimi gli ambienti e le collane di perle di Eve sono un capolavoro, poi lei ha due occhi enormi!
Parlando di recitazione teatrale, a volte mi è sembrato di vedere una di quelle soap opera che vanno ancora in onda su Canale 5!

E voi? Siete tra gli estimatori de La decima sinfonia? O simpatizzate con la mia grande sofferenza?

Perché fare o parlare di cinema? Cosa abbiamo da dire?

Buongiorno! Oggi torno con una riflessione, un po’ come quella che feci tempo fa sulle nostre ossessioni. In pratica, il prof di mestieri, detentore dell’unica abilità di farci sentire caprette brucanti, ci ha posto questa domanda: perché vogliamo fare cinema? Cosa ci spinge e cosa abbiamo da dire?

Il prof poi continuava affermando che nel cinema esistono tante professioni ma tutte sono accomunate dalle 4T: Talento, Tempestività, Team e Testardaggine. Non possiamo nemmeno immaginare una carriera nel mondo del cinema se deficiamo di una di queste caratteristiche.
Nel senso.
Uno sceneggiatore collabora con più figure, ma lavora per non vedere mai realizzata la propria da sé ma solo da altri; non può essere tutto ego, quindi. Il regista e il direttore della fotografia devono essere in grado di gestire reparti interi, devono essere capaci di prendere decisioni.

Da quello che ho capito, chiunque nel cinema deve riuscire a collaborare con gli altri ma anche avere una propria idea di cinema e dell’opera a cui sta lavorando in quel momento. Deve avere qualcosa da dire, in pratica.

E io cosa ho da dire?

Per rispondere uso le solite due cose affermazioni che cito di solito:
1. Scrivo perché non so disegnare
2. Sono stato ai Campi Scout e Vecchio Lupo per anni per regalare anni migliori dei miei agli adolescenti e ai bambini

Già con queste affermazioni secondo me ho detto tutto. Il mio desiderio è imparare a comunicare quello che ho in testa, riuscire finalmente a trovare immagini capaci di trasmettere le mie riflessioni. Io mi sono appassionato a molti generi, che possono anche essere piuttosto differenti tra di loro, e mi piacerebbe un giorno contribuire alla causa di quei generi facendo in modo che anche altre persone si possano appassionarvi. Non dico regista o sceneggiatore, ma anche come giornalista o critico, come insegnante, come colui che riesce a far scoprire un lato nuovo del film.
Un po’ per questo motivo mi piacerebbe lavorare in una libreria, una videoteca o in un cinema. Per questo motivo un pochino romantico.

Dopotutto, nei miei racconti ho sempre privilegiato il mio lato di utente, mettendo al centro dei soggetti le ossessioni di quei periodi: Pokémon, letteratura e cinematografia horror come metafora, videogiochi vari e storie mai vissute. E se un giorno riuscissi a dare una storia che possa appassionare altre persone, venendo pagato nel farlo? Non dico una storia mia (ma saria beo eh!) ma in generale.

Emozionante non trovate?

Per concludere, vi lascio una piccola soddisfazione: abbiamo corretto dei lavori che dovevamo fare per scritture, cosette piuttosto infami.
Il mio lavoro, a parte uno o due errori di grammatica (ma mica avevo un editore o un capo che mi controllava prima delle pubblicazione, eh) e un appunto sulle ripetizioni, appunto che io non approvo (a me piacciono molto)… il mio lavoro come dicevo è andato piuttosto bene. Meglio del 90% degli altri lavori, per dire! Beh, sono soddisfazioni, no?^^

Blogger nel 2022

Buongiorno e buon 2023 a tutti! Oggi come da tradizione torno qui il primo del giorno del nuovo anno per parlare un po’ dell’anno appena passato.

Il 2022 è stato un anno di transizione, molti cambiamenti si sono succeduti.
Prima tra tutti: la Laurea triennale in Scienze ambientali! Con un bel 88! Credevo che quel giorno non sarebbe mai arrivato, o che non avrei concluso la mia tesi in tempo! Credo che scrivere la tesi, soprattutto scrivere un discorso di senso compiuto basandomi su dati prettamente scientifici sia stata una delle più difficili della mia carriera universitaria!
Pian piano poi mi sono allontanato dal mondo Scout: avevo chiesto di non avere un servizio per potermi concentrare sullo studio e sul lavoro (dai, almeno una delle due cose erano andate bene) e il generale disinteresse dai singoli componenti dell’associazione verso la mia persona mi ha definitivamente allontanato. Perché devio stare con loro se non andiamo d’accordo o abbiamo idee totalmente diverse? Poi anche le cerimonie Scout pian piano hanno perso il mio interesse, con i Passaggi che sono stati la goccia che traboccò dal vaso. Ormai ero proiettato verso Roma.
E il lavoro in magazzino, come dimenticarlo!
Per fortuna tra il magazzino e Roma c’è stata Malta, una leggera vacanza-studio che mi ha permesso di svagarmi e conoscere gente. Interessante, ho capito che io e le feste siamo su binari di vita totalmente diversi.

Il 2022 è stato anche tante altre cose, ma le maggiori sono state queste qui. Come dimenticare il corso di scrittura con l’Arci, funestato da una delle persone più arroganti e meno artistiche che abbia mai incontrato?
Comunque, ora condivido le due liste della Top5 dei post più letti nell’anno: i più letti in assoluto e i più letti tra quelli scritti durante il 2022! Più una chicca commemorativa dei piccoli successi mensili!

I post più letti di sempre nel 2022:
1) 10 film con il nudo maschile integrale
2) 10 documentari sul PORNO
3) Elena di Troia
4) 10 film che ti fottono il cervello
5) 10 film con il triangolo amoroso

I post, scritti nel 2022, più letti nel 2022:
1) 10 film che ti fottono il cervello
2) Penso e sbaglio: le copertine di film e libri devono essere attinenti
3) Vivere a Roma: il mio primo mese nell’Urbe
4) Blog personale: i miei anni negli Scouts
5) Austindoveblog: il blog compie 6 anni!

I post più letti del mese in cui sono stati pubblicati, per ogni mese:
– Blogger nel 2021
– Austindoveblog: il blog compie 6 anni!
– La Top5 di Febbraio
– 10 film che ti fottono il cervello
– Consiglio 5 film: Aprile
– Blog personale: i miei anni negli Scouts
– Penso e sbaglio: le copertine di film e libri devono essere attinenti
– Secondo me Ariel nera e con i capelli rossi è sbagliata
– Il mio primo lavoro: 4 mesi e mezzo come allestitore in un magazzino farmaceutico
– Malta è una meravigliosa meta turistica ma non ci vivrei mai
– Vivere a Roma: il mio primo mese nell’Urbe!
– 10 film ispirati alle fiabe o ai racconti popolari

In conclusione, il 2022 si chiude con: 111 articoli e più di 80,4mila parole. Rispetto al 2021, il 2022 ha avuto: un calo del -8% in visite; un calo del -13% in visitatori; un aumento del +11% in mi piace; un aumento del +16% in commenti! In pratica chi mi segue, pochi ma buoni!

Ecco, siamo arrivati ai saluti. Vi linkerei gli articoli precedenti per vedere come variano gli articoli più letti, ma è tempo perso: nessuno apre i link che ogni volta condivido con tanta dedizione!
Quindi, vi auguro un buon 2023 e vi saluto. Ciao!

I buoni propositi della Colomba: resoconto del 2022 e i nuovi per il 2023!

Buongiorno! Oggi è l’ultimo giorno del 2022 e quindi ho pensato di chiuderlo osservando se sono riuscito a realizzare i buoni propositi che avevo pensato per quest’anno! Prenderò estratti dal post di inizio anno e commenterò i risultati! Poi, per il 2023 userò la stessa struttura del post vecchio per mostrare i miei piani futuri.^^

Cominciamo con il 2022.

“Se una cosa ho imparato è che leggere un magazine con attenzione mi porta via molto più tempo di quanto ne impiego a leggere un libro; forse perché sennò temo di fare quasi una lista della spesa di articoli. Quindi sono titubante sul rinnovare Ciak, vedo in quanto finisco quelli che mi rimangono. E sul fronte libri, il mio buon proposito è solamente quello di sfoltire la catasta sulla mensola sopra al mio letto.”

Beh, sul fronte magazine sono stato di parola: l’unico giornale di settore che ho letto di recente è stato il numero scritto dalla scuola, che ci hanno coattamente invitato a leggere. Tuttavia, il magazine è pure online ed essendo iscritto al profilo WordPress dell’istituto, possiamo dire che i singoli articoli continuo a leggerli man mano.

“Qui ho in mente qualcosina di interessante. Rinnovo il mio interesse per My Fair Lady e L’alba dei morti dementi, ma ora ho nuovi acquisti e idee in generale! Potrei fare un interessante confronto tra i due Suspiria unito alla figura della Strega nel cinema (per Halloween?) oppure parlare di The Others, che ho comprato qualche mese fa ed è ancora impacchettato. Parlando di film ancora non aperti potrei parlare di Watchmen unito alla figura dell’eroe al cinema (ho uno stupendo saggio sui linguaggi supereroistici nei vari media). E da mesi (anni?) ho in mente di fare un post sulla saga di Indiana Jones! Troppe idee per un solo cervellino bacato…”

Quella dei buoni propositi per le recensioni è stata tragica: fino ad agosto mi ero dimenticato di loro! Tuttavia, come avete ben potuto leggere, nonostante la tragedia della dimenticanza sono riuscito ad adempiere ai miei buoni propositi con due recensioni più o meno approfondite! Inoltre, nel 2022 ho pure pubblicato un confronto tra i due Suspiria, mentre avevo già parlato della figura della strega sicuramente in una delle tante liste a tema streghe che ho pubblicato nel tempo. Per gli altri… Ho guardato The Others, Watchmen è ancora incartato e ho scoperto che l’idea della saga di Indiana Jones mi era già venuta anni fa (e di nuovo, accantonata per lunghezze narrative troppo estese e troppi pomeriggi da buttare).

“Allora. Ho intenzione di rigiocare a Doom2016 ma in difficoltà normale, anche perché mi manca un trofeo legato al collezionismo nel videogioco e non ho ancora capito cosa cavolo mi manchi; quindi voglio rigiocare da capo. Poi vorrei fare una Nuzlocke per Pokémon Platino (quella su UltraLuna è stata un disastro anche perché non conosco il gioco) e vedere se il tutto migliora. E sto pensando di comprare un nuovo videogioco horror/azione per sbollire lo stress che sempre mi governa; ma senza scelte importanti come in Metro Exodus, solo sparare a mente libera e senza dovermi nascondere con fasi stealth che odio.”

La giocata a difficoltà normale di Doom2016 è stata un successo e ho pure sbloccato il trofeo! Ho vinto la Nuzlocke di Pokémon Platino, e pure quella di Pokémon Bianco! Alla fine ho sì comprato un videogioco per la mia PS4 ma è stato One Piece: Pirate Warriors 4; cavolo, alla fine sono così tirchio che mi compro un solo videogioco all’anno???

“Ora sto finendo un enorme racconto sugli eroi, di cui sono molto soddisfatto (speriamo di non sfanculare il tutto col finale, LOL) e ho iniziato un altro racconto fanfiction su Pokémon Mistery Dungeon. Poi ho sempre gli appunti per i racconti citati per il 2021; e ho pure trovato alcuni racconti scritti da bambino, ottime basi per rielaborarli e scrivere qualcosa di originale ora!^^”

Bene, sul fronte racconti sono abbastanza discontinuo. L’enorme racconto sugli eroi necessita di una revisione totale, moltissime scene sono state cestinate e in pratica si salva solo quella su Yago, che a suo tempo avete apprezzato. La nuova fanfiction a tema Mistery Dungeon l’ho pubblicata (I due esploratori) e ne sono molto soddisfatto. I racconti del 2021 stanno rischiando il cestino, purtroppo; soprattutto quello scout.

“Rinnovo la proposta dell’Empusa e di ampliare le mie fonti su altre mitologie e nuovi saggi/dizionari per essere sempre migliore. E potrei iniziare a trattare maggiormente anche di mitologia nordica, non leggo mai quel povero libro.”

L’articolo sull’Empusa l’ho pubblicato ed è piaciuto molto. E poi non ho praticamente più parlato di mitologia. E’ stato un anno pieno e mi richiede parecchio tempo mentale approfondire e studiare un modo di fare il collage di informazioni in modo chiaro e facile da capire e riassumere.

“Il 2022 che lo voglia o no sarà veramente l’anno di svolta: a gennaio proverò il mio ultimo esame mancante e a febbraio sarò in fase d’avvio per la tesi. Quindi per l’estate spero di stare lavorando a tempo pieno, anche solo in un rifugio o al McDonald o come magazziniere. Sarà un anno di svolta e anche per il blog significherà una crisi: o simil-abbandono o una ricrescita con nuove esperienze! Vedremo!”

L’abbandono non c’è stato, anzi, ma la crisi sicuramente. In termini di visite e visitatori, per colpa dell’estate e di blogger che sono felici di ritrovarmi nei loro commenti ma che non passano mai loro a salutarmi, ho avuto un leggerissimo calo. Tuttavia, prima per la Laurea, poi per il lavoro, Malta e ora la scuola, devo dire che ho avuto molto meno tempo da dedicare al blog mio e ai blog altrui. Anche se ci tengo a precisare che sono sempre stato attento alle attenzioni e al tempo che i miei lettori mi regalano!
PS: ci ho azzeccato sul magazziniere comunque.

Ecco, questi erano i buoni propositi che scrissi a Dicembre per il 2022; come vedete dai risultati. Ma un anno sta per arrivare, quindi, vediamo cosa ho in mente di fare!

LIBRI

Anche quest’anno è facile: sfoltire la pila di libri che tengo nella mia cameretta nella mia città natale; possiamo dire che sono facilitato in questo dal fatto che parte della catasta è a Roma! Invece, ho aumentato la mia collezione di libri sulla moda: ho un libro sui dettagli dei capi di moda; un libro da leggere sulla storia della moda dal medioevo ad ora; un libro sui gioielli di vetro nel corso della storia. Ora mi piacerebbe trovare un libro sulla morfologia umana, dove mi spiegano con foto e descrizione ogni tipo di morfologia (es: voglio cercare un naso? Ecco una sezione con la descrizione e i disegni per ogni tipo di naso per capire come voglio che il mio personaggio ne racconto lo abbia).

VIDEOGIOCHI

One Piece: Pirate Warriors 4 alla fine è un bel videogioco, ma non è all’altezza del predecessore; quindi, sto pensando di comprare la versione PS4 di Pirate Warriors 3! Inoltre, ho appena iniziato la mia Nuzlocke di Pokémon Y, vedremo come va. Non ho intenzione di far diventare Y il videogioco principale del periodo (a Roma anche per comodità tornerò a prediligere la PS4, ora a Roma mentre io nella mia città natale), ma con le continue annotazioni sulle perdite, la partita può essere un piacevole diversivo. E poi potrei provare una nuova modalità di Doom2016, a modalità facile: l’arcade, con le vite limitate!

FILM

Come al solito, essendo io negato e piuttosto pigro, mi attengo alle risorse che posseggo di proprietà. Quindi, anche quest’anno rinnovo il mio interesse per The Others e Watchmen, e altro! Infatti, di recente a una bancarella di Roma ho comprato Che fine ha fatto Baby Jane?! Quindi ci potrebbe essere un articolo a tema, forse. E mi piacerebbe parlare della tetralogia cinematografica originale di Batman (Burton+Shumacher), di cui ho già parlato dei primi due capitoli. Per concludere, mi piacerebbe recuperare Dracula 3D del Maestro Dario Argento, per farmi accapponare la pelle come solo lui sa fare; potrei fare un ulteriore confronto con il libro e con il cult di Coppola, no?

RACCONTI

Brutte notizie per i racconti: al momento le mie idee sul racconto Scout, viste le ultime delusione, si sono definitivamente esaurite; idem per quello su Yago, l’angelo dell’acqua, perché francamente non ho il tempo di rimettermi a rimaneggiare un lavoro da capo.
Il racconto sull’orrore cosmico mi piace e sono arrivato a metà, però devo avere quella paura degli alieni che mi sprona a scrivere, altrimenti non ho l’ispirazione.
Mi è venuta invece l’idea per una nuova fanfiction su Pokémon Mistery Dungeon: Esploratori del cielo, ma questa volta non dal punti di vista della famiglia dei protagonisti ma invece da un team rivale (cose complicate da capire per chi non conosce il videogioco ma facili da leggere per tutti)!
Ora sto lasciando a fermentare due fiabe: la prima è rielaborata su un racconto che mi raccontava mio papà quando ero piccolo; la seconda invece basata sulle immagini nel mio archivio del blog! Per farvi capire, Katy Perry mi ha ispirato la fata della fiaba!

BLOG

Allora, il blog in generale ha un solo buon proposito: rimanere costante e inglobare in esso i miei studi per migliorare sempre in termini di qualità e contenuti. Inoltre, sarebbe interessante continuare il format VISIONI SENTIERI SELVAGGI, che vedo che è molto apprezzato.
Mi piacerebbe tornare a parlare di mitologia, anche perché la mitologia soprattutto quella classico-mediterranea fa parte dell’identità del blog e dei miei discorsi, ma al momento mi è difficile: scrivere un articolo a tema mitologico necessita di sforzo mentale e calma interiore. Devo documentarmi, uniformare le fonti, costruire la struttura e fare in modo che il focus sia facile da leggere e capibile da tutti.
Come ultimo buon proposito mi piacerebbe parlare dei videogiochi Pokémon Mistery Dungeon: Esploratori del cielo e Pokémon Ranger: Ombre su Almia. Ne parlo spesso citandoli nelle mie top o nei racconti, ma quasi mai sul blog con articoli a tema.

VITA

Che dire per il 2023? Non sprecare le occasioni! Devo svolgere con successo tutti gli esami e uscire con qualcuno se mi propongono di uscire. Finalmente vorrei provare ad andare a un festival o a un comicon, ora che sono nella grande Urbe! Ovviamente rimango con l’intento di cercare un nuovo appartamento e mi piacerebbe cambiare anche la palestra; è fredda, mancano alcune cose a cui ero abituato e i corsi seppur presenti non sono presentati in modi che mi aggradino particolarmente. Per ultimo ma non meno importante, trovare un lavoro part-time, prima di dicembre si spera.

E siamo arrivati alla fine dell’articolo e dell’anno! Vi auguro un felice e allegro veglione e un bel capodanno, per un migliore 2023. Ciaone burlone e alla prossima!

Può esistere fata migliore?

La Colomba si racconta: complesso di inferiorità

– Psicologo: …ma lei non ha nessun complesso di inferiorità!
– Fantozzi: Davvero?
– Psicologo: Lei È inferiore.

E’ con una citazione presa da Fantozzi alla riscossa che voglio cominciare questo blog personale. Ed è il lavoro grafico per un contest di Halloween ad aprire il post. Perché io, questo complesso di inferiorità, l’ho sempre sofferto fin dalle medie.
Chi mi legge e si ‘confronta’ con me da molto tempo avrà notato spesso l’uso dell’autoironia, strumento esorcizzante con cui cito ogni tanto i miei problemi e il mio vissuto; nulla di eclatante, sia mai, ma questa insicurezza di fondo c’è da anni e da anni cerco di combatterla.

Credo sia tutto cominciato alle medie, quando un bulletto mi prendeva in giro. Scuola nuova, quartiere nuovo, lontano da casa e dalle amicizie, che con il tempo ho perso. Continuava a prendermi in giro, e lui era del posto: i miei compagni di classe erano suoi amici e nel migliore dei casi lo tolleravano. Perfino l’unico mio amico che avevo a scuola, con cui avevo condiviso il percorso dei Lupetti, preferì quel bullo a me.

D’altro canto in quegli anni ho iniziato gli Scout: campeggio, nodi, vita all’aperto, scomodità varie e voglia di vivere. Chi mi conosce, sa che sono un pantofolaio con una memoria e una capacità pratiche pari a zero. Anche se in fin dei conti il primo anno negli Scout è stato il migliore, grazie al mio caposquadriglia, già allora si era delineata la linea di condotta che avrebbe caratterizzato la mia esperienza di quell’associazione: incapace, intimorito, estraniato. Potete capire i complessi quando l’anno seguente tre quarti dei novizi del mio stesso anno erano diventati Vicecapisquadriglia e io no.
Anche perché così si creava la setta: l’alta squadriglia (chi aveva il nome che finiva in -iglia e i più ‘vecchi’ del reparto) facevano riunioni, uscite e campi per conto loro. Anche quando mi fecero entrare nell’alta squadriglia al quarto anno non fui mai completamente accettato.

E quindi, perché non imparo nulla? Perché se mi sforzo non riesco ad imparare un singolo nodo? Perché gli altri non mi fanno dormire nella tenda con loro ma invece mi cacciano in quella dei più piccoli? Mi accetteranno mai? Ho forse sbagliato qualcosa?

Poi ci furono le superiori, altre delusioni di tipo sociale (e non dimentichiamoci che negli Scout -stile campeggio adolescenziale, non Rover- ci sono stato fino ai 16 anni). Tutti uscivano tra di loro, si formavano i gruppetti, io no. Io vedevo gli altri pianificare le uscite, ma al massimo ottenevo la pietà, qualche commento di incoraggiamento dalle ragazze in stile pre-materno e ciaone. Ecco, ho un chiaro ricordo che ero io che scattavo la foto ricordo al gruppetto che mi faceva compagnia alle uscite; non hanno mai voluto una foto con me. Nemmeno hanno voluto trovarci per studiare assieme: ora io studio da solo, la gente attorno mi infastidisce; ma è genetica o abitudine coatta?
Senza dimenticare il lato dello studio. Oltre al fatto che in storia sono sempre stato negato, come in fisica e matematica, se ero giù di morale non studiavo, non avevo nemmeno il sentore della necessità. Ho questo ricordo dell’umiliazione alle interrogazioni: quattro studenti attorno alla cattedra, tutta la classe a scrutarmi mentre balbettavo e mi mettevo a piangere con quella di italiano e latino.

E poi l’università, quando tutti passavano gli esami e si vantavano mentre io ingoiavo il rospo e sorridevo: i miei genitori sanno bene che il primo anno all’università è da buttare. Poi il rendimento è migliorato, durante la pandemia sono riuscito a diminuire lo stacco, ad alzare i voti, a prendere i 30, ad avere la relazione di Falcade accettata al primo colpo, a superare gli esami (di chimica) più ostici e a ricevere i complimenti dal controrelatore per la mia tesina di laurea triennale.
Ma rimanevano sempre le domande scomode.

Perché ancora non ho trovato un gruppo che mi accetti? Perché mi sono laureato con un anno di ritardo, mentre la mia amica d’infanzia finiva la magistrale? Riuscirò a tirare avanti? Perché sono così stupido?

Ormai quando incontro una persona la squadro e noto subito dove è migliore di me: è più bello, è più socievole, è più intelligente, è più preparato, sa far ridere, sorride, riesce a ballare, a lasciarsi andare, beve, è invitato a bere dalle altre persone, fa gruppo, è richiesto, ha una vita eccezionale. Una vita a cui non avrò mai accesso.

Ho questo senso di inferiorità dal quale non mi liberò mai. MAI!

Forse è per questo che ho sempre sognato il cinema, ma non solo per rifugiarmi in narrazioni altrui che non mi rispecchiano. Anche perché c’è sempre questa figura del divo depresso, estraneo, famoso ma con poche che lo comprendono, solo. Forse non sono sbagliato io, forse sono solo una stella che deve sbocciare! O forse sono solo uno sfigato di ventiquattro anni che tra qualche anno sarà dimenticato in un McDonald, senza amici e senza soldi.

Sarò io.

Vivere a Roma: il mio primo mese nell’Urbe!

Buongiorno! Oggi torno con un blog personale per parlare del mio soggiorno a Roma, finora durato un mesetto abbondante: tra appartamento, spese, scuola e palestra vi racconto della mia esperienza!

Vivo in un piccolo appartamento in via Prenestina, ve lo dico perché è un viale enorme con moltissime vie parallele, incidentali e fluttuanti; sapete quanto ci tengo alla mia privacy.
L’appartamento fa parte di un residence e quindi pago 480 euro al mese per una camera da letto, un bagno condiviso con uno spagnolo e la cucina. Il contratto non prevede asciugamani o divanetti, di utensili in cucina sono presenti solo quelli più basilari e sono abbastanza scassati; voglio comprare un tagliere e un coltellaccio perché sono il tipo che si mangia il muscolo del prosciutto crudo, oltre ad aver già comprato un pelapatate per le carote. Il frigo poi è condiviso e il freezer è rotto: perde acqua e quindi i cassetti sono perennemente sigillati da un muro di ghiaccio. Il bagno poi è rotto: cesso che non butta giù la cagata perché esce poca acqua solo da un lato e acqua calda che arriva dopo un quarto d’ora.

Almeno, la zona è ricca di servizi.

Ho vicinissime a casa una pasticceria e una palestra, a cui sono iscritto. Poi ho due tabaccherie, una delle quali collabora con la ditta dei mezzi pubblici, per caricare la tessera dell’abbonamento mensile. Un conad, un barbiere, un negozio di oggettistica stupendo e un sacco di minimarket e quei negozi cinesi che contengono al loro interno ogni tipo di merce (infatti da loro ho già fatto alcuni acquisti).
Ma il punto più importante è la posizione rispetto ai mezzi pubblici: ho vicinissime le fermate del tram e del bus!

Quindi se lo volessi, durante il week-end potrei restare in quartiere e non mi mancherebbe nulla. Ci avrei pure un locale simil-discoteca a due passi, anche se conoscendomi sapete benissimo che non ci metterò mai piede.

La scuola Sentieri Selvaggi invece è proprio bellina. Ho già parlato abbondantemente della scuola in sé nei due articoli a tema precedenti (vecchi di 1 e 2 anni). Finora le lezioni prevedono:
– Mestieri del cinema
– Linguaggi del cinema e dei prodotti audiovisivi
– Prodotti del cinema
– Inglese
– Scrittura
Sono lezione da un’ora e mezza ciascuna, circa dalle 10 alle 14 con pausa di qualche minuto nel mezzo per bere, mangiare o fumare.
A me piace molto come sistema, certo non è stringente come quello universitario e gli orari tagliano a metà la giornata ma è utile e dà molto tempo libero.

Il problema maggiore è: quando mi metto a leggere i libri di testo? E quando dovrei guardare i film accademici? Poi nei week-end ci sono le proiezioni interne alla scuola, principalmente cortometraggi o documentari impreziositi con gli autori che si fanno intervistare. Devo ancora capire come gestirmi con lo studio. Avevo pensato che potevo leggere nel fine settimana, ma ora per esempio devo scrivere una lista o una classifica per Scrittura e ciò addizionato ad altri impegni mi sottrae molto tempo. Boh, vedrò.

E questa per ora è la mia Roma. Non sono il tipo che non sapendo cosa fare fa turismo, ma sono andato spesso a mangiare la pizza nei locali o a bere con i miei compagni di corso. I prezzi sono molto buoni, mi aspettavo prezzi molto più alti!

E voi? Avete mai vissuto a Roma?

Blog personale: i miei anni negli Scouts

Fasi nella vita dello Scautismo: 8-11 anni Lupetto; 11-16 anni Scout; 16+ Rover. Io parlo solo degli anni da Scout.

Durante gli anni ho spesso parlato positivamente dello Scautismo perché è una realtà gratuita e nazionale che si sforza di aiutare i giovani. Ma diverse volte ho anche accennato a un’adolescenza particolarmente problematica.
Combinate le due cose e avrete 5 anni non propriamente felici, in cui i Capireparto cercavano di aiutarmi ma in cui non mi sono mai sentito parte del gruppo.

Non sono mai stato bullizzato negli Scout, ma sono stato allontanato.

Nel corso degli anni si è creata una sorta di barriera tra me e gli altri. Con quelli della mia età non parlo nemmeno più ora e allora ero sempre allontanato dal loro gruppetto; con quelli più piccoli non c’è mai stato interesse o argomenti.

Tutte le amicizie che avevo stabilito durante gli anni da Lupetto si sono dissolte nei primi due anni di Scout. Durante l’adolescenza ho perso tutto. Terra bruciata.

Vuoi perché loro facevano ‘carriera’ diventando parte dell’Alta Squadriglia mentre io rimanevo sempre in ombra a lavare le pentole. Vuoi perché l’adolescenza premeva e iniziavano a fumare, a parlare di calcio, ragazze e sport; tutte cose di cui non me n’è mai fregato niente.

Così ho iniziato a rinchiudermi in me stesso, a sentirmi grasso come il mio secondo Caposquadriglia si ostinava a dirmi, o strano e incapace, uno stupido che nemmeno riusciva a fare un nodo decente o costruire qualcosa. Al mio primo campo ho pure sofferto di stitichezza, non cagando per una settimana intera alla sola idea di andare nella latrina da campo.
Ero bravo con le parole, leggevo molto, per straniarmi. Mi ricordo che durante le lunghe ore di pausa al campo estivo mentre gli altri andavano a zonzo in compagnia, mi sedevo da qualche parte e per passare il tempo disegnavo (mai avuto talento in quello) o leggevo i vecchi giornali che usavamo per accendere il fuoco. Solo gli ultimi anni hanno -abbiamo- provato un riavvicinamento ma ormai eravamo e siamo estranei e le conversazioni le sento sempre imbarazzanti. Vuote, assolutamente vacue. Ed ero bravo con il Libro di Marcia, un quaderno in cui dovevamo raccontare la giornata del campo estivo appena trascorsa.

Solo per il Libro di Marcia sentivo apprezzamenti.

Dagli Scout mi sono sentito veramente inutile, era frustrante. Era frustrante vedere la simpatia e l’autorità che gli altri suscitavano, mentre io solo risa. E non risa in compagnia ma risate di cui io ero l’oggetto.
Chissà, forse è per questo che dopo le medie sono ingrassato e solo dopo i 19 anni sono dimagrito di botto. Cambiato ambiente, iniziata l’università.

Non ho grandi ricordi positivi degli Scout.

Ho questo ricordo impresso nella memoria. Nel mio ultimo campo, l’ultima sera, il Caporeparto chiama me e tutti quelli del mio anno per una cerimonia: a ottobre saremmo diventati Rover. Io stupidamente pensavo che dopo quella serata così particolare qualcosa sarebbe cambiato e invece no. Invece dopo che il Caporeparto era andato dal resto dello staff, i miei ‘amici’ mi hanno convinto di dormire nella tenda del resto del reparto, lasciandomi da solo; mentre loro dormivano nella tenda dell’Alta Squadriglia, insieme.

Come posso dimenticare qualcosa del genere? Come posso dimenticare tutti questi anni in cui mi sono sentito un peso, rifiutato, allontanato?
Io li consideravo miei amici, non mi sono mai reso conto della loro tossicità nei miei confronti.
Ma non mi hanno mai invitato a una festa, regalato il loro tempo.

Recentemente sono stato prima al matrimonio del Vicecaporeparto e poi del Caporeparto (sono due fratelli). Loro quattro sono venuti insieme, stessa macchina, a entrambi i matrimoni.
E’ già tanto che mi abbiano rivolto la parola. Con tre di loro siamo estranei.

Uno di loro quando ha mollato gli Scout e ha fatto il saluto ufficiale a tutti, ha salutato il clan, ha salutato tutti nel suo annuncio. Tutti, nominalmente. Tutti, tranne me.

Recentemente da un ragazzo del mio clan mi è stato chiesto se li considero amici. Non quelli del mio anno, tutti quelli del mio clan. All’inizio avevo ovviamente risposto di sì, ma nei mesi ci ho pensato. Non mi contattano mai, non mi scrivono mai, non mi telefonano mai, non sanno che mi sono laureato, non sanno che sto lavorando, non sanno che sto per andare a Roma.
Come possono definirsi anche solo conoscenti? Cosa conoscono di me?

La gente mi chiede perché sono riservato e asociale. Non so, avrò un carattere di merda.


Dylan, il cane che mi ha consolato durante la mia adolescenza