Dracula di Bram Stoker

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Dracula di Bram Stoker è sempre stato uno dei miei film preferiti perché è molto elegante e romantico, sia come gotico sia come romanticismo. Gli attori sono tutti calati nelle loro parti e gli ambienti e i costumi sono sempre estremamente dettagliati con il rosso, il bianco e il nero che spiccano su tutto. Non a caso qualche mese fa lo ho inserito nella mia lista dei film più eleganti e belli da guardare.

Avendo letto il Dracula di Bram Stoker, Dracula di Bram Stoker è molto diverso dal libro su cui si basa ma a differenza di molti adattamenti riesce a guardare la storia da un punto di vista diverso ma pur sempre fedele: Dracula non è più un vampiro assetato di sangue e morte, il quale desidera stabilirsi in Occidente solo per trovare sangue vergineo esotico, ma invece un’anima dannata che distrutto dall’amore cerca di riconquistarlo scoperta la sua reincarnazione proprio in Occidente. Se nel libro è una creatura della Notte, nell’adattamento è un uomo che persa la sposa rinnega Dio e per questo viene punito per l’eternità. Tuttavia, la pellicola è comunque capace di mostrare le ambientazioni gotiche e inquietanti del Castello, la dolce innocenza e purezza di Lucy e l’incredibile astuzia di una preda capace di insidiarsi nelle tane dei suoi cacciatori. Rimane un’esperienza che lascia il segno, un cult moderno.

Dracula di Bram Stoker è un film molto bello secondo ogni significato del termine, ha vinto una moltitudine di premi ed è stato in grado di portare una interpretazione del vampiro, influenza per esempio della famosa – e da me apprezzata – saga di Twilight: un uomo affascinante, avvolto da una nebbia di mistero che si perde nella notte dei tempi, incapace di vivere nel secolo che lo trattiene perché quello a cui realmente appartiene si è consumato molte vite fa. Personalmente, non posso ritenere che qualcuno lo ignori perché il soggetto su cui si basa è iconico, il film stesso è diventato parte stessa della cultura popolare e quindi sicuro di non incorrere nelle ire dei futuri lettori, usufruirò degli spoiler senza ritegno.

Commento:

Ciò che mi ha colpito di Dracula di Bram Stoker, creatura di Francis Ford Coppola, oltre al già pluricitato lato visivo, è il montaggio e la rielaborazione delle immagini: quasi in ogni scena è notabile una sovraimpressione delle immagini; ciò, oltre a fornire quasi un’aurea di mistero e orrore nello spettatore, riesce a mantenere costante la minaccia di Dracula anche nei momenti più lieti perché lui è sempre presente. Secondo il mio parere, ciò si nota soprattutto nella prima parte, durante l’influenza del Conte prima su Jonathan, poi su Lucy e infine Mina, un virus che lentamente infetta tutti quelli con i quali entra in contatto; ma non necessariamente un contatto diretto: una lettera, un pensiero, un sogno, un marchio sono sufficienti per scatenarne l’influenza e, come succede a Mina, una volta toccati dal Peccato solo estirpandolo alla radice è possibile liberarsene. Inoltre, le scene hanno sempre una fotografia molto bella, tra il chiaro delle lampade  e lo scuro dell’ombra, la passione dei colori caldi e la paura di ciò che si nasconde in quelli freddi; colori molto belli, che rispecchiano gli ambienti cittadini confortevoli e invece in titanici e labirintici intrichi del Castello. Tutti gli attori riescono a dare molta profondità ai personaggi che portano davanti alla cinepresa, i miei preferiti sono ovviamente un affascinante Dracula, una pura Lucy e il povero – ma bel – Jonathan; gli altri sono ottimi comprimari ma non reggono il confronto, forse solo le mogli di Dracula sono capaci di imporsi a livello visivo e di importanza nella scena portando sempre una carica erotica e di liberazione sessuale là dove compaiono. E i vestiti sono fantastici. Le donne sono abbigliate in maniera impeccabile, il vestito sembra la metafora del personaggio e cambia in modo da mostrare ciò che avverrà: come dimenticare il vestito fluttuante di Lucy la notte in cui viene scelta da Dracula? O l’intrico di fili e corpetti che indossa Mina quando incontra il Conte in città? Per non parlare dell’assoluta mancanza di stoffa ma solo la presenza di gioielli nelle scene delle mogli di Dracula! Insomma, un film perfetto sotto ogni punto di vista, con una colonna sonora capace di trasportare lo spettatore in un mondo nuovo e misterioso grazie a poche note per ogni singola scena.

Dracula di Bram Stoker per me è un film che rappresenta la binomia del romanticismo: dolore e passione, mistero e amore, il dominio dei sentimenti. In questo adattamento Dracula viene maledetto non per l’odio ma invece per amore, il suo amore morto si potrebbe dire per colpa di lui; in questo adattamento Dracula non cerca di uccidere per il puro piacere personale – nel libro fa una strage nella nave che lo trasporta nell’arco della crociera – ma invece è costretto dalla sua stessa natura per la quale alla fine chiede la morte una volta ottenuto ciò che desidera: ricongiungersi alla propria metà morta anni prima. Inoltre, durante la visione di Dracula di Bram Stoker è possibile godere del trionfo della bellezza umana proprio perché questo capolavoro la celebra, la esalta e la decora con sequenze cariche di erotismo senza scadere mai nel softporn o nella mera contemplazione di un corpo maschile o femminile che sia perché il Conte nel bene e nel male ha sempre portato con sé la liberazione dei corpi unita però a una prigionia dello spirito (forse i costumi della nostra società?). Infatti, secondo me le scene più belle sono proprio quelle in cui il corpo viene esaltato.

Dracula di Bram Stoker è un film estremamente visivo e durante la sua visione mi sono annotato dettagli veramente interessanti. Il primo tra tutti ovviamente è l’apparizione del Conte, la sua prima apparizione: prima l’ombra, poi solo poi lui; e l’ombra molte volte se la si nota non segue il suo padrone ma invece tormenta quella di Jonathan in sequenze a dir poco inquietanti. Inoltre, durante la scena del taglio della barba, Dracula si muove verso il suo ospite a una velocità incredibile: c’è forse l’uso di un tapiroolan? La scena con le mogli di Dracula è molto bella, ma la percepisco sempre con un senso di soffocamento, non lo lasciano e pian piano la sensazione di pericolo è sempre più intensa fino al culmine quando vengono fermate dal loro sposo; da notare il colore rosso preponderante nella sequenza. Poi ovviamente ci sono altre cose come un’inquadratura di Van Helsing che mi ha riordato l’Esorcista, gli ambienti claustrofobici del manicomio  e l’eleganza della scena con Lucy al cimitero, adoro tutto di quella scena.

Per concludere offro questa ultima riflessione, Dracula in Dracula di Bram Stoker ama Mina. Ma non lo vediamo solamente perché lo dice, ma proprio per il suo comportamento: durante il loro primo incontro cerca di farle una buona impressione, al cinema avrebbe potuto farla sua ma invece sceglie di lasciarla libera e successivamente le chiede esplicitamente di scegliere. Il loro è un legame che si crea naturalmente, dopotutto il Conte era stato giudicato affascinante da Jonathan e le sue donne lamentano solo che lui non le ami, non che le tratti male anche perché quando se ne lamentano lui cerca di sublimare tale mancanza con il regalo di un bambino – metafora di un matrimonio finito? Molte volte nei film si abbina la prole alla speranza di migliorare il matrimonio –

Dracula di Bram Stoker è un capolavoro che non smetterò mai di citare ed elogiare e di sicuro dopo la sua visione ha modificato i miei gusti nel cinema di genere. E per voi Dracula di Bram Stoker che cos’è?

I have crossed oceans and time to find you.

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10 cartoni animati che mi piacciono!

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Buongiorno, oggi propongo una lista diversa dal solito, una lista non incentrata su film in generale ma invece sui film d’animazione e in tutte le varianti che non prevedano le persone umane sullo schermo. Buongiorno, oggi propongo la lista dei dieci cartoni che guardo più spesso e che mi piacciono maggiormente rispetto a tutti gli altri!

10 cartoni animati che mi piacciono:

  • Dragon Trainer
  • Shrek (il primo film)
  • Monster & Co.
  • Il franchise dei film di Barbie
  • A Nightmare Before Christmas
  • Monster House
  • I quattro musicanti di Brema
  • Mucche alla riscossa
  • Le follie dell’Imperatore
  • Galline in fuga

Questa è la mia lista, presenta film d’animazione che hanno costruito la mia infanzia e mi hanno spinto a sognare o altri che ho scoperto più tardi grazie a una ricerca di pellicole possano soddisfare i miei sopraffini gusti ridicolamente commerciali. Voi conoscete tutti quelli citati? Quali sono i vostri dieci preferiti?

One Piece: Pirate Warriors 3

Ciao a tutti!

Finalmente ho concluso il videogioco One Piece: Pirate Warriors 3 e quindi ho deciso di riportare un commento finale e alcune liste di commento per i personaggi, che siano giocabili o solo assist.

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Commento veloce:

One Piece: Pirate Warriors 3 è un videogioco d’avventura in cui si impersonano i panni dei personaggi più noti di One Piece fino all’arco narrativo di Dressrosa, combattendo le più importanti battaglie presenti nella storia di One Piece! Giocarlo per 227 ore non è mai stato noioso perché le battaglie sono sempre diverse grazie alla variabile dei personaggi e dei luoghi random e svolgere tutte le sottomissioni molte volte contro eroi molto potenziati o entro un tempo limite molto basso è estremamente appagante; forse l’unico problema sorge con missioni strutturate male per una certa mappa, come impedire al nemico di raggiungere il luogo di fuga quando l’ambiente in cui bisogna farlo è molto piccolo e anche se riesci a batterlo lo raggiunge anche se non vuole. Inoltre, ho notato che gli ambienti sono realistici e proporzionali alla grandezza dei personaggi, le piazze hanno tutte bellissime decorazioni -dalle piastrelle dei pavimenti alle perle incastonate nelle pareti- e ciò unito ai colori sgargianti ti offre una sensazione a dir poco onirica. I personaggi sono tutti ben caratterizzati fisicamente e con abilità speciali che offrono un pattern di combattimento studiato e particolare: le mosse uniche variano dalla pistola Gom Gom di Luffy alle braccia bloccanti la schiena di Robin, passando per la mossa difensiva di Crocodile che rispedisce al mittente il danno che avrebbe dovuto ricevere. Forse l’unico problema della mia lunga partita -e  ciò che me l’ha fatta allungare tanto- è la rarità di certe monete e di certi assist e ciò si è ripercosso sulla galleria impossibile da concludere. Ma è un bellissimo gioco, adoro l’animazione di Nami!

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Top9 personaggi più forti: Barbabianca, Shanks, Magellan, Nico Robin, Luffy, Ener, Kizaru, Ace, Smoker.

Top5 boss difficili: Kuzan, Kizaru, Perona, Garp, Brook.

Top5 migliori assist: Vista, Barbabianca, Luffy, Orso, Sentomaru.

Top3 personaggi più belli: Nami, Smoker, Perona.

E quali sono i vostri personaggi preferiti preferiti? Come avete trovato One Piece: Pirate Warriors 3? Fatemelo sapere! Alla prossima! ^^

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Un film orgasmico, un sussurro di piacere

 

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Poco prima di iniziare la visione di questo bellissimo film al cinema mi sono dovuto sorbire tre trailer tutti basati sullo jumpscare e ho pensato: “Perché devo avere gli incubi solamente per colpa di film che non sanno spaventare senza usare la musica a palla e sorprese ormai scontate?”; per fortuna, quel pensiero non mi ha mai colpito durante la visione di Suspiria.

Suspiria è un film elegante, raffinato, con interni spogli ma ambientazioni molto elaborate e utili a creare un mondo freddo e falsamente ospitale, mai scontato ed estremamente orgasmico nel senso più primordiale del termine: qui gli istinti e l’amore vengono stimolati con una visione immersiva, noi siamo parte della vicenda e ne siamo affascinati perché non capiamo cosa spinge questo strano mondo, gli intrighi che esso nasconde mentre danzando le ragazze senza saperlo offrono il proprio destino in cambio dell’arte più pura.

Se qualcuno mi legge da un po’ può benissimo capire che questo film tocca le corde giuste per fare vibrare la corda altalenante che è la mia attenzione perché non è solo un horror ma una storia di scoperta delle proprie potenzialità interiori ed artistiche, narra le vicende di un gruppo di donne che cercando di sopravvivere praticano il male e la manipolazione, mostra inquietanti sequenze come se alla fine fossimo appostati fuori dalla finestra o in un angolo a spiare attraverso l’uso di riflessi e inquadrature da lontano. Un film del genere, l’atmosfera che crea, è difficile da scordare.

Le due cose che ho apprezzato maggiormente del film sono state la danza e l’audio comprendente i rumori di sottofondo e le musiche.

Per me la danza rappresenta la forma d’arte liberatoria, attraverso cui noi possiamo esprimere noi stessi e quello che noi veramente proviamo. E’ proprio attraverso la danza che le ragazze vengono manipolate, uccise e ispirate perché alla fine liberando gli istinti la manipolazione è facile: l’amore situato in una grande famiglia com’è quella compagnia di danzatrici, gli istinti quasi animali che sviluppano mentre i corpi si aggrovigliano sono  migliori strumenti per spezzare lo spirito individualista e formare l’artista che vuoi, quella da sacrificare all’arte. Secondo me non è un caso la morte di Olga o che la Mater Suspiriorum si trovi in una scuola di danza: la danza come viene detto non è una cosa piacevole, è il dolore che diventa passione, è nei respiri che rimbalzano sulle assi di legno mentre esse si piegano, è il dolore di una ragazza che si spezza l’osso mentre scopre di non essere all’altezza di quello che sta danzando. Una metafora bellissima, permea l’intero film ed è quello che mi ha stupito maggiormente da parte di Dakota.

Avete mai provato a chiudere gli occhi e ascoltare il film? Io no perché ho la memoria visiva e mi piace vedere, ma avrei potuto guardarlo in quel modo tanto è preponderante quel dettaglio, quel respiro che fa ogni attrice sul set, ogni passo che viene eseguito sul legno, ogni dito che tamburella o picchia la superficie sperando di trovare un segreto, ogni lacrima che impedisce la vista della trappola e qualunque altro rumore sinistro. Ma quanto era inquietante sentire ogni volta un respiro soffocato? E vogliamo parlare delle musiche? Sono trascinanti e sempre particolari e si intonano perfettamente con la situazione in cui sono immesse e anzi aiutano l’immedesimazione.

Ogni sequenza in cui musiche e danza si uniscono, quella è la magia presente nel film.

I personaggi li sento reali, quelli più importanti hanno tutti un percorso che li spinge inesorabilmente verso il massacro finale, alla Madre dei Sospiri. I miei personaggi preferiti sono ovviamente Susie, ma anche Sara e l’enigmatica insegnante di danza Madame Blanc perché in questo trio c’è un legame profondo ed è su di loro che mi sono sentito a disagio: giochi di specchi e riflessi, inquadrature lontane e incuneate, come se fossimo dei guardoni e guardassimo qualcosa di profondo, di intimo.

Susie mi è piaciuta un sacco. Lei è solo una ragazza con un incredibile talento che viene scelta per un ruolo apparentemente più grande di lei, anche se alla fine attraverso tutta la formazione che riceve è più che adatta, scopre se stessa in senso interiore e artistico, con un colpo di scena clamoroso ma che non sarebbe stato possibile all’inizio del film semplicemente perché all’inizio non aveva idea delle sue capacità di danzatrice, non conosceva il proprio talento, non quanto fosse grande almeno. Susie secondo me è riuscita a rendere estremamente sexy l’attrice che la impersona (Ana assolutamente ha fallito invece) perché in lei non vediamo un corpo da mettere in mostra ma invece una ragazza che crede in quello che fa, un corpo senza inibizioni che cerca solo di esprimere se stesso, tutta la sua forza sta nell’entusiasmo con cui danza, nelle espressioni sempre più intense con gli altri personaggi e nel sorriso innocente: una ragazza veramente affascinante.

Come ultimo punto, le streghe. Fin dall’inizio comprendiamo chi siano e quali sono poteri e forse questo è ancora meglio: data la trama, infatti, non potevano rimanere nell’ombra, sarebbe stato anche scontato come sviluppo; qualcosa di misterioso minaccia le ragazze e ciaone. Invece, in questo modo proposto dalla pellicola veniamo trasportati in una congrega fratturata in cui forti dissapori avvelenano i rapporti tanto da portare al suicidio una di loro, c’è una frattura come in Berlino e alla fine il twist finale è ancora migliore perché comprendiamo l’atmosfera di dubbi  e speranze verso un futuro prosperoso, capiamo quanto sia sbagliato quello che fa la tanto proclamata e mai mostrata Markos. E la magia delle streghe è stupenda: se una strega piange piange anche la vittima, se l’incantata Susie danza danza anche la vittima, quello che vogliono eseguono perché manipolano e plasmano; ma sono donne normali e come tutti hanno i loro problemi, proprio testimoniato dal suicidio a metà film e dallo scisma alla fine. Le ho adorate, è incredibile l’atmosfera onirica e malsana che riescono a creare!

Ecco, questo è il mio commento al film. Prima di andarlo a vedere avevo guardato le recensioni YT di Barbiexanax e Lorenzo Signore e letto quella proposta da Cinefatti; ovviamente le propongo tutte e tre per una buona visione dei contenuti più sferica possibile: perché questo film è una sfera perfetta, una volta che inizia la sua corsa niente lo ferma più! E’ un piacere orgasmico che dopo tanto intensità non solo ti soddisfa ma ti fa sospirare per tutto quello che hai appena osservato, facendoti riflettere per molto tempo.

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Buon Natale!

Buon Natale a tutti!

Oggi è un giorno di festa e felicità e quindi voglio condividere con voi una canzone della mia beniamina che ascolto tutto l’anno ma che durante queste festività assume un significato tutto nuovo: sto parlando di Every Day Is A Holiday, cantata da Katy Perry!

A me piace questa canzone perché punta sull’amore che ci trasmettono i nostri legami e quindi ci fa capire che Natale può esserlo ogni giorno se lo passiamo con le persone che amiamo. Ascolto completo almeno un giorno alla settimana, ecco il testo preso in prestito da AngoloTesti. Mi piace, a voi?^^

My fire through cold nights 
The brightest of all lights 
You are my home 
Wherever we go 

We don’t need a thing under the tree 
You’re giving me all I need 

Every day is a holiday 
When you’re the reason to celebrate 
Every day is a holiday 
When you’re the reason 
Every day is a holiday 
When you’re the reason to celebrate 
Every day is a holiday 
When you’re the reason, you are the reason 

My heart can’t stop singing 
You can’t fight this feeling 
Unspeakable joy 
Ringing through my soul 

We don’t need a thing under the tree You’re giving me all I need 

Every day is a holiday 
When you’re the reason to celebrate 
Every day is a holiday 
When you’re the reason 
Every day is a holiday 
When you’re the reason to celebrate 
Every day is a holiday 
When you’re the reason, you are the reason 

We don’t need a thing under the tree 
Cause you give me all I need 

Every day is a holiday 
When you’re the reason to celebrate 
Every day is a holiday 
When you’re the reason, when you’re the reason 
Every day is a holiday 
When you’re the reason to celebrate 
Every day is a holiday 
When you’re the reason

Per voi Natale cosa significa? Questa notte per la prima volta ho passato la notte della Vigilia con il Clan e quindi sono andato prima alla messa di Natale di mezzanotte e infine a giocare a calcetto con il distretto. Quindi sono andato a dormire s-t-r-a-v-o-l-t-o e dopo ore, sulle dieci, ho aperto i regali dopo avere fatto gli auguri a tutti! E poi niente, ho salutato gli amici e sono andato a pranzo da mia zia, una pessima cuoca. xD

In verità, niente di tutto ciò so se succederà perché questo articolo l’ho scritto alcuni giorni prima ma comunque ho voluto condividere con voi le mie speranze per una festa tanto importante da andare oltre le restrizioni religiose e abbracciare chiunque! Quando uscirà il mio articolo starò ancora dormendo -spero- ma comunque volevo farvi gli auguri il prima possibile!^^

Buon Natale ancora! Voi come lo passate?

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Buon Halloween^^

Ormai ho la media di otto testi per mese ed ero arrivato a sette… Che scrivere di interessante? BOH. Allora ho pensato di pubblicare intanto i miei auguri per una festa che ha reso la mia infanzia molto divertente e dolce, facendomi conoscere la gente del mio quartiere e scoprire quanto fossero felici di festeggiare con noi.

Buon Halloween, spero proprio che lo passiate all’asciutto in tranquillità^^

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L’ostello degli orrori

Il cervello, il bel faccino e il naso: le streghe sono tornate!

Una valle sperduta tra le montagne

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La Val Cajada è una valle accessibile da Ponte nelle Alpi statale 51 fino alla Stazione ferroviaria di Faè Fortogna strada asfaltata della Cajada. A pochi minuti da Longarone, ci ho passato un campo Scout e recentemente ci sono tornato grazie sempre allo Scoutismo: un nuovo campo è ospite lì e anche questa volta tutto è tranquillo e bello!

 

La prima cosa che vediamo appena arriviamo è una bella malga con tanto di mucche e asini -dicono sia diventata anche ristorante- e poi la valle! Una distesa di erba cinta dalle foreste che sale pian pianino fino ad arrivare ad un bellissimo punto panoramica che la domina. Questi boschi sono molto belli perché oltre ad offrire tranquillità e riparo dal sole sono popolati da ungulati (caprioli e cervi) e anche serpenti (come quello in foto).

 

Da questo posto si può anche partire per fare semplici passeggiate alle casere, cosa che ho fatto fino ad arrivare in un’ora e mezza ad una casa sì privata ma con fontanella e soprattutto un bellissimo panorama sulle montagne e nuvola da mozzare il fiato!! Bello, bello, bello! La passeggiata era facile, sono caduto una sola volta perché c’era un torrentello e sono scivolato. xD

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Io consiglio di andarci, anche se la strada può essere lungo e impervia, veniamo sempre ricompensati con una bella dose di tranquillità e pace tra i monti.^^

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Il Caos Nordico

Il Caos è la minaccia perenne all’ordine e all’armonia del cosmo ed è incarnato dalle forze demoniache che cercano di impadronirsi di ciò che è fecondo e del tempo. Le sue più importanti incarnazioni sono:
-i Giganti, una stirpe mostruosa molto temuta dagli dei;
-Miðgarðr, il serpente che giace nell’oceano stretto come un anello stretto alla terra;
-Garmr, il cane infernale legato davanti alla caverna di Gnipahellir;
-Fenrir, il lupo incatenato su un’isola;
-Loki, il malvagio fra gli dei.
Interessante è che tutti questi personaggi portatori di disordine si scontreranno nella battaglia finale contro gli dei, portatori di luci, nel giorno del giudizio e dopo essersi annientati a vicenda, tutto ritornerà come prima: ci sarà un nuovo ciclo e le forze del Caos saranno ricacciate ai limiti della civilizzazione, tornando a essere un’incombente minaccia!

Fonte:
Chiesa Isnardi G., I miti nordici, PD, 2016, Longanesi

 

Tradito dalla propria famiglia

Penso e sbaglio: espressione

Grazie al sito StarSue ho potuto colorare digitalmente questa immagini mettendo solo il colore e guardando come veniva l’insieme grazie a sfumature preimpostate e la possibilità di cambiare e fare infinite versioni. A proposito, piacciono gli accostamenti di colore?

Comunque, questa cosa mi ha fatto riflettere: i bambini di oggi non hanno fantasia; infatti, se do un foglio bianco su cui disegnare ai miei Lupetti solo uno avrà un’idea scarsa e tutti gli altri lo copieranno peggio. Secondo me questo è dovuto dal fatto che i cartoni e i fumetti come il Topolino ora hanno una grafica molto peggiore e non si concentrano più sulla fantasia lasciando così il posto a storie che alla fine sono sempre le stesse (anche se stanno diventando pure volgari). Dove sono finiti i buoni anime di una volta, i disegni fatti a mano dei Topolini o almeno disegni decenti al computer? E’ ovvio che i bambini non hanno più fantasia se vedono solo porcherie e pensano solo al calcio: mi ricordo che tutti i miei compagni di classe e amici riuscivano a disegnare di mente, ora non più…

E poi, se c’è questo pensiero che i colori, le bambole, il disegno e cose varie siano da bambine intanto secondo me si va avanti con i pregiudizi contro le donne e il loro lato sensibile da schifare e poi veramente l’attenzione ai colori e alla bellezza del mondo vanno dimenticate!

Questa è la mia opinione.

Penso (e sbaglio): popstar

Buongiorno a tutti^^

E’ da un bel poco di tempo che ho questo pensiero in testa, leggendo vari commenti nei forum e ascoltando i miei amici: da quello che sento una cantante che canta in inglese se non fa i dischi di Platino o Diamante in giro per il mondo ha ottenuto un flop. Ma perché??

Io sono un povero ignorante in argomento ma penso che qualsiasi cantante che sia americana o italiana debba prima di tutto creare della musica e poi venire apprezzata dalla sua nazione. Quante volte ho sentito di persone famose in terra natia o residenziale che vengono criticate ovviamente su tastiera perché non hanno fatto i soldoni a destra e a manca! Insomma, lo trovo ridicolo.

Pensate a una qualsiasi cantante italiana, ad esempio Annalisa che ho conosciuto grazie a Sanremo. Da quello che so è parecchio apprezzata ma non penso che se mostri la foto a un americano o a un cinese oltre a uno scontato “Pretty girl” possa dire tanto altro.  E quindi non capisco perché molte volte gli italiani, la cui nazione vanta i più grandi e conosciuti cantanti di tutti i generi più conosciuti al mondo e nella storia, gridino sempre al flop per cantanti amate in patria come Charlie XCX o Rita Ora o qualsivoglia idolo prettamente nazionale.

Se mi spiegate sono felice, sennò rimango dell’idea che bisogna lasciare le cose senza criticarle o si finirà a fare la cicala che dà dell’inutile alla formica. Lol!

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