10 bei personaggi femminili in Film e Serie TV!

Buongiorno e buona festa della donna a tutte le donne e ragazze là fuori!
Per festegguare, ho deciso di portare 10 bei personaggi femminili in Film e Serie TV! Una lista a tema che ripercorre i film e le serie televisive che più ho amato, tutte opere audiovisive che ho quantomeno citato spesso nel blog essendo parte della mia cultura popolare!
Buona lettura.^^

Una poltrona per due. Jamie Lee Curtis interpreta Ophelia, prostituta e vero motore narrativo del classico natalizio: Jamie interpreta una donna intelligente e indipendente, con un piano d’azione, un cuore e una condotta che la porterà a essere una multimilionaria alla fine del film.

L’amore non va in vacanza. Se c’è un personaggio che amo e con cui empatizzo sempre è l’Iris a cui Kate Winslet dà il volto: una donna che è distrutta da un amore infelice e che durante la narrazione scopre di nuovo se stessa, riuscendo a lasciarsi andare a una speranza più promettente. E poi, il percorso di rinascita lo inizia grazie al cinema, non si può non amarla!

La rivincita delle bionde. Biondissima e simpaticissima, Reese Witherspoon interpreta una biondona che studia ad Harvard per dimostrare al mondo intero che essere bionda non vuole dire essere stupida! Una commedia leggera ma molto interessante, coronata da interpretazioni impeccabili e uno dei plot points (il finale nel tribunale) più belli delle legal comedies!

Batman Returns. E se ho sempre citato commedie, qui si passa al dramma supereroistico: Michelle Pfeiffer interpreta una donna divisa tra il desiderio d’amore verso Bruce Wayne e il sentimento di rivalsa contro un mondo di uomini che l’ha uccisa molte volte, sia fisicamente sia metaforicamente parlando. Poi Michelle risplende nel tipico trucco burtoniano, regalandoci una delle Gatte più iconiche della storia DC.

Mine Vaganti. Unica citazione italiana della lista, Mine Vaganti è una commedia che fa riflettere molto, a tratti anche claustrofobica nelle tematiche. La donna che risplende per saggezza e visione progressista è la nonna, la matrona della famiglia interpretata da una bravissima Ilaria Occhini. Sarà lei a riunire la famiglia, mostrando ancora una volta una forza che i suoi figli devono aver dimenticato che lei un tempo possedesse.

Il diavolo veste Prada. Altro ruolo iconico, questa volta portato da una sensazione Meryl Streep. E che altro dire del film che non sia stato già detto e che io non abbia già detto? Iconico e, citandola, ground-breaking!

Scream Queens. Torna Jamie nel ruolo del Decano Cathy Munsch. Femminista, milf mangiauomini, donna capace di tener testa a tre assassini con la metà degli anni e politica approfittatrice. Personaggio carismatico che ha sempre le battute più sagaci, stupenda la scena della doccia dove omaggia sua madre Janet Leigh.

Le follie dell’imperatore. Come poteva mancare il mio spirito guida? Classico Disney metacinematografico e dissacrante, Yzma con la voce italiana di Anna Marchesini è stupenda, crudele e divertente! E poi è la nonna brutta di Dracula, come si può non amare una parente del grande Nosferatu?

Nightmare – Nuovo incubo. Secondo me è il punto più alto della saga, dove fantasia e realtà si mescolano in un film che con il passare del tempo diventa sempre più metacinematografico. Qui gli attori iniziano con l’interpretare se stessi e finiscono con interpretare i ruoli che recitarono nel primo Nightmare, ma lo spirito materno della Heather Langenkamp non svanisce quando torna a essere Nancy: l’amore di una mamma per il proprio figlio vince tutto!

Streghe. Beh, sono cresciuto con le Halliwell e Rose McGowan è sempre stata la sorella preferita. Con lei la serie ha avuto una svolta e nuovi poteri che hanno rinfrescato il trio.

E siamo giunti alla fine! Auguro a tutte le donne una bellissima giornata, sia oggi sia i domani futuri. Ciao!

PS: Preferireste, dovendo scegliere, un articolo su God of War, la mia ultima Nuzlocke o Doom? Fatemelo sapere, ciao!

I migliori film visti a Febbraio

Buongiorno! Dopo il clamoroso successo del mio ultimo articolo su One Piece: Pirate Warriors 4, con il primo del nuovo mese oggi torno a parlare di cinema consigliando 5 film che mi sono piaciuti dal mese appena trascorso: 2 cult del cinema, 1 dramma d’amore, 1 thriller commedia e 1 dramma recentissimo! Buona lettura!^^

2001: Odissea nello spazio. Parto in pompa magna con uno dei film più analizzati, omaggiati e iconici della storia del cinema! Ho avuto la fortuna di vedere la versione restaurata al cinema, mi sono perso il finale dell’ultimo atto per la stanchezza (i rumorini spaziali sono pessimi per chi è stanco, ho scoperto 😂) e ho potuto ammirare la sequenza tanto citata a scuola quando parlavamo del montaggio connotativo. Io personalmente ho preferito la prima parte: pur vedendo che le scimmie erano persone col costume addosso, i paesaggi sono bellissimi e la scena della comparsa del monolito è veramente inquietante! Un film veramente interessante, ma quanto erano inquietanti le musiche quando compariva il monolito?!

The voices. Thriller del 2014 con Ryan Reynolds che interpreta magistralmente uno psicopatico e serial killer. La trama a livello concettuale è molto semplice, ma la messa in scena è veramente ambigua: noi per tutto il tempo vediamo la storia secondo il punto di vista malato di lui, per cui la realtà è letteralmente rose e fiori, il cane e il gatto parlano e casa sua non è la casa dove sai che stai per morire; interessante il dettaglio narrativo per cui siamo in grado di capire la situazione grazie ai personaggi esterni che lo vanno a trovare e che quindi si accorgono che casa sua è una delle cose più malate di questo mondo. Un’interessante messa in scena che, grazie alla regia e al montaggio, valorizza una sceneggiatura sagace e capace di mescolare l’oppressione del thriller all’umorismo più macabro.

Come eravamo. Dramma sentimentale con Barbra Streisand e Robert Redford, racconta della loro tormentata storia d’amore. Loro due sono due persone diversissime: lui è ricco e bello, fa una vita agiata e non gli mancano mai le migliori opportunità; lei è di umili origini, socialmente impegnata e con un caratteraccio. Da sempre innamorata di lui fin dai battibecchi del college (dove condividevano il corso di scrittura, lui con risultati nettamente migliori), anni dopo si ritrovano per iniziare una lunga e tormentata relazione dove i due mondi si scontrano spesso. Io mi sono ritrovato un sacco nel personaggio della Barbra, e anche nelle situazioni in cui lei andava a cacciarsi per colpa del suo caratteraccio, la spalleggiavo sempre! Mi è dispiaciuto molto il finale.

Sedotta e abbandonata. Questo film me lo ruba proprio dalla bocca: la terronia ha seri problemi sociali. Qui un’irriconoscibilmente giovane Stefania Sandrelli interpreta una siciliana che viene sedotta dal fidanzato della sorella e che rimane incinta; potete capire i drammi e le conseguenza dell’evento: “Disonore su di te! Disonora sulla tua mucca!“. A me il film per la reazione del padre ha ricordato il più moderno Mine Vaganti, sicuramente il film deve avere preso qualche idea da Sedotta e abbandonata. La situazione che si viene a creare è soffocante, le persone viaggiano in macchina ma si comportano come nel medioevo, con il primogenito maschio che si vede costretto a uccidere il disonoratore e con matrimoni riparatori per salvare la faccia. Film magistrale, oggi è ancora più drammatico perché ora situazioni del genere si collegano alle famiglie musulmane radicali; fa pensare no? Atteggiamenti radicali del Sud di un tempo erano identici a quelli che molti razzisti e xenofobi contestano oggi.

Gli spiriti dell’isola. Drammone irlandese che era ancora al cinema almeno fino a domenica scorsa, a me è piaciuto molto; poi, ho avuto la fortuna di andare con un’altra studentessa del mio corso e con una costumista, per cui ne abbiamo approfonditamente nel corso della nottata (mentre mi sfondravo di cibo). Intanto, ho adorato i campi lunghissimi, poi l’Irlanda ha un paesaggio che sembrava quasi un modellino, veramente bello da guardare. Il film dipinge un mondo povero, esterno a tutto, in un’isola dove tutti si conoscono e conoscono molti segreti di ciascuno. Colin Farrell un’espressività che mi ha colpito; però sono sicuro che gli hanno fatto qualcosa in faccia, era spento rispetto al solito. L’altro attore bravo sì, ma ho preferiti gli altri due comprimari: la sorella e il ragazzo. La trama senza scendere in spoiler procede spedita anche se lentamente, la situazione che si viene a creare è paradossale e insostenibile perché, se due sono stati amici una vita e in un’isola i legami sociali sono piuttosto stabili, come può uno troncare il rapporto e aspettarsi che vada tutto bene? Poi la faccenda delle dita è angosciante! Questo mi porta a una nuova comparazione: se il fattore è semplice ma conosce nel profondo nel suo mondo fino a trovarne la poesia nascosta, l’ex amico (di cui non ho nemmeno capito la professione, forse insegnante di violino? BOH) è solo un arrogante sognatore senza un briciolo di coerenza e buon gusto. Un’interessante visione, spero lo abbiate visto al cinema!

Piccolo spoiler sulla mia sessione d’esami

E siamo arrivati alla fine della lista! Conoscevate tutti i titoli citati? Quali bei film avete visto a Febbraio? Io tornerò prossimamente con due temi caldi: la mia sessione d’esami e il mio racconta per la challenge! Ciao!

10 film con i morti viventi

Buongiorno! Aspettando i risultati degli esami, oggi torno a parlare di cinema horror e non solo: 10 film con i morti viventi! Che siano infetti, risorti o zombi, i morti viventi fanno parte del nostro immaginario collettivo, riuscendo a declinare le vicende non solo nel genere dell’orrore puro, ma anche nell’azione e nella commedia! Buona lettura.^^

Hellboy (2004) & Hellboy (2019). Non sono un amante del remake ma se c’è qualcosa che unisce i due titoli sono proprio i morti viventi! Tuttavia, se nel classico moderno il ragazzone rosso sveglia un morto per avere informazioni, nel nuovo i morti viventi si rialzano per attaccare i protagonisti! Sempre molto diametralmente opposte le due pellicole!

Resident Evil: Welcome to Raccoon City. Io sono uno dei pochi che non hanno apprezzato il reboot della saga cinematografica. Un film scostante, piuttosto ovvio nella trama, con un cast di fighi e bone che si ritrovano a dare vita a personaggi pietosi. L’unica nota positiva è l’evoluzione della mutazione, che rende i cittadini sempre più deviati e aggressivi, fino alla creazione degli iconici zombi; stupende pure le scenografie, solo perché sono fedeli ai videogiochi.

Demoni. Film italiano, l’unico della lista, diretto da Lamberto Bava e con il Darione tra gli sceneggiatori. Diciamocelo, non è un capolavoro ma non è nemmeno ai livelli di certi film soprastanti. Il suo lavoro lo fa, l’assedio dei non morti (conosciuti come Demoni metacinematografici nel film) è claustrofobico e i mostri al pari di un make-up pietosetto fanno la loro figura. Ci sono momenti cringe, come la trasformazione della ragazza nel condotto nell’aria, ma è un bel zombie-movie.

Fido. Adorabile pellicola fantascientifica, dove in una realtà cittadina del passato i non morti diventano gli animali domestici e i lavoratori schiavi dei cittadini vivi. Il dramma del film è che a causa di un fungo chi muore, non rimane morto e quindi i personaggi in un certo senso sono impossibilitati a elaborare il lutto. Ad aggiungere carne al fuoco c’è il dettaglio che Fido, il non morto che fa da animaletto al bambino protagonista, inizia a sentire emozioni e sentimenti umani: ora i non morti rimarranno trattati come animali aggressivi o ci sarà un’evoluzione dei rapporti?

La morte ti fa bella. Classico fantasy di Zemeckis con Meryl Streep, Goldie Hawn e Bruce Willis e con una comparsata della magnetica Isabella Rossellini. Faida tra due dive, un uomo conteso e la magia dell’immortalità che impone trucchi estetici mastodontici! Una bella commedia nera, che unisce fantasy e black humour in modo semplice ed efficace.

The Void. Passiamo di palo in frasca: questo è un film di orrore lovecfratiano, dove un gruppo di persone in un ospedale si ritrova prima assediata e poi aggredita da mostri indicibili. Ansiogeno e orrorifico, con effetti speciali artigianali e CGI che ho amato, per me è un film da recuperare se vi piace il genere. Finisce con una chiara citazione a un cult di Lucio Fulci.

I morti non muoiono. Cast importante, ironia pungente, metacinema e nonsense: una commedia simpatica che riprende il tema della resurrezione dei morti adattandola ai giorni nostri. Amato il personaggio di Tilda Swinton e la sua teatrale uscita di scena, brava Selena Gomez che fa solo una comparsata dopo che era stata tanto annunciata nella campagna marketing. Un film che sfotte lo spettatore e lo fa con classe.

World War Z. Il titolo è geniale: in inglese le due Guerre Mondiali sono nominate rispettivamente WWI e WWII; questa allora è la Guerra Mondiale contro gli Zombie! Come al solito non sono zombie (lo zombie è legato alla cultura Voodoo) ma sono infetti di un morbo simile alla rabbia, con una spiegazione parascientifica che ho apprezzato nella sua accuratezza narrativa. Brad Pitt qui è bravo e in parte, la produzione non fa l’errore di ambientare una minaccia mondiale solo in America ma sceglie di girare moltissime scene in giro per il mondo e di celebrare anche le realtà scientifiche e militari di altre Nazioni. Un bel film, non lo riguarderò mai più, ma un bel film da scoprire.

Wendell & Wild. Interessante pellicola d’animazione su Netflix, ha come tema centrale l’elaborazione del lutto. Parla di una bambina orfana dotata di poteri paranormali che in cambio di poter parlare un’ultima volta con i suoi genitori fa un patto con due piccoli demoni. Ovviamente, alla fine i genitori (e non solo loro) torneranno come non morti, ma non morti buoni, che vivono come se non fossero mai morti. La stop motion è fatta benissimo, i colori sono sgargianti e la storia è molto bella, se amate il genere è molto bello.

E siamo giunti alla fine dell’articolo, vi sono piaciuti i consigli? Ne conoscete qualcuno? Questa comunque è la seconda parte della lista sui film con i morti viventi, la prima parte la potete trovare cliccando su questo link. Ora è tutto e vi saluto, ciao!

I migliori film visti a Gennaio

Buongiorno! Mi scuso se negli ultimi due giorni sono leggermente sparito ma ieri ho avuto il mio primo esame Selvaggio, un tema per Prodotti! Infatti, mentre scrivevo alle 19 di sera avevo addosso una stanchezza infinita dalla giornata e i dolori alla schiena dalla palestra del giorno prima. Comunque, quisquilie a parte, oggi inizia Febbraio e quindi ecco qui con la Top5! Quattro film sono già approdati sul blog, mentre il quinto è una piccola perla francese! Buona lettura.^^

Cantando sotto la pioggia. Cento, anzi, mille volte meglio di Babylon: un musical fresco, intelligente e originale! Una canzone iconica e un manifesto che spiega perfettamente il passaggio dal muto al sonoro, un Gene Kelly bravissimo e un Donald O’Connor con le molle ai piedi. Ma poi la storia stessa è veramente bellina, con l’odiosa biondona dalla voce stridula (Jean Hagen) giustamente nominata all’Oscar.

Susanna!. Screwball comedy con Katherine Hepburn e Cary Grant, stupenda sceneggiatura per una commedia divertente e irriverente! Adorato il film, mentre Scandalo a Filadelfia l’ho trovato molto più ingarbugliato.

Le crime est notre affaire. Scovata per caso su Netflix mentre scartavo film su film cercando qualcosa di decente da guardare, questa è una perla francese del cinema investigativo che fonde Agatha Christie alla commedia familiare. Catherine Frot è la protagonista, il film riprende ammorbidendo i tratti della storia Istantanea di un delitto: chi vede il delitto sul treno opposto è l’anziana zia della protagonista e Catherine si finge vedova (anche se è sposata con un commissario, che non crede alla zia) e si fa assumere nella tenuta come governante per indagare per conto suo; a complicare le cose ci sono i tre aitanti figli del proprietario terriero, di cui uno si dimostra molto interessato a lei!

Il gabinetto del dottor Caligari. Suvvia, chi a Visioni Sentieri Selvaggi non si sarebbe aspettato di trovare questo film nella lista? La mia reaction era troppo entusiastica! E che altro dire? L’espressionismo riesce a rendere la messa in scena così contorta da farla sentire quasi onirica, una visione veramente stravolgente! Da guardare!

Gli uomini preferiscono le bionde. Me lo sono rivisto per un compito di mestieri: scegliere una star maschio o femmina, guardarla in un film e riflettere sull’interpretazione e parlarne in classe; alla fine ho fatto tutto, scegliendo Marilyn Monroe e il film in questione, ma in classe lui non ne ha fatto parola preferendo invece discutere dell’intervista che ci aveva mostrato la settimana scorsa a Monica Vitti. Anche qui, che dire? L’ho citato così spesso nelle varie Top5 e liste tematiche che non aggiungo altro, se non che prossimamente potreste trovarlo come articolo singolo del blog!

E siamo giunti alla fine! I prossimi esami sono il 6 e l’8, per cui aspettatevi mie sparizioni in quel periodo. Ma voi, come state? E quali sono i vostri film del mese?

E si torna con l’ansia da esami 🙂

10 film coi vampiri

Buongiorno! Oggi torno a parlare di cinema gotico con una simpatica lista di dieci film accomunati dalla presenza dei vampiri! Il vampiro è una figura molto interessante, figura che ho ospitato nel blog con il mio racconto Tieni, Venere, mia bella Venere. Questa è la seconda parte di una lista, per cui se volete altri film sui vampiri, basta che usiate la ricerca nel blog per parola chiave, che trovate a sinistra nella versione desktop!

Hotel Transylvania. Primo titolo della lista, e già usciamo dal cinema dell’orrore per inoltrarci in quel per famiglie! Perché questo simpatico film d’animazione con un cast stellare alle voci è un piccolo gioiello, una manifesto contro la xenofobia a favore di una visione più aperta e speranzosa verso le nuove generazioni. Simpatica anche la reinterpretazione delle icone del cinema gotico, con Dracula che gestisce l’hotel per soli mostri!

Intervista col vampiro. Uno dei film più iconici e con i vampiri più romantici in circolazione, le fan di Brad Pitt e Tom Cruise gioiscono sempre per il trucco che li ricopre accentuandone tutti i lati positivi! Io della Rice, autrice del libro da cui è tratta la pellicola, ho letto uno dei libri successivi nella stessa saga nel quale compaiono anche questi due vampiri. E poi come dimenticare la bravissima Kirsten Dunst nei panni dell’eterna bambina (e tragica vampira) Claudia?

Vita da vampiro – What we do in the shadows. Esilarante commedia nera firmata Taika Waititi, da cui ora è stata tratta una serie. Nello stile del mockumentary, racconta la vita notturna di un gruppo di vampiri di differenti epoche che accettano di farsi filmare nella loro vita quotidiana. Sangue, massacri, feste per soli mostri e un esplicito riferimento vampiresco al Nosferatu del ’22! Ma tranquilli, nessun documentarista è stato sacrificato alla causa per il film (non posso dire lo stesso per le vittime…). Da recuperare assolutamente!

Underworld. Ho visto il primo film, la Beckinsale figa e brava, ma non ho fatto follie. Poi non amo quei film che ad ogni capitolo della saga cambiano i personaggi secondari e pure quelli primari tranne la protagonista, infatti pure la saga di RE dopo il primo film non la guardo mai. Carino, niente di che. Bella la fotografia e bello il trucco.

Dal tramonto all’alba. Iconico, iconica Salma Hayek con la sua danza, iconico Tarantino che recita al posto di dirigere. Ma alla regia c’è Rodriguez, e quindi sparatorie, sangue e un bel massacro! Non che Tarantino non sia da meno, ma hanno stili completamente diversi, diciamo che Tarantino lo vedo più contenuto nelle stragi! Un film stupendo, tanto sangue ma vanta i vampiri più originali tra quelli della lista! Perché alla fine, il vampiro è pur sempre legato all’Empusa e il fatto di accostare un locale di spogliarelli alla trappola perfetta orchestrata un gruppo di vampiri dimostra che gli autori lo hanno capito benissimo!

Nosferatu. Dopo averlo citato in un altro film, eccolo qui il capolavoro di Murnau! Film espressionista, l’anno scorso ha compiuto i 100 anni! Il vampiro qui è un demone portatore di malattie, ben lontano dall’iconografia del romantico dannato! Capolavoro.

La leggenda dei 7 vampiri d’oro. Vi avverto, qui si scade prepotentemente nel cinema di serie B (infatti la casa di produzione è la Hammer). A me è piaciuto perché unisce le leggende occidentali con le tradizioni dell’oriente. Pure la rappresentazione dei vampiri è interessante: rapiscono bellissime fanciulle dai villaggi vicini per omaggiare Dracula, dragando il loro sangue dalle tavole su le pongono e facendo confluire il sangue in un enorme calderone. Non potete negare l’idea scenografica e soprattutto vincente. Poi nel cast, tra i salvatori, c’è pure Peter Cushing!

Eat locals. Altra commedia nera, questa volta con humour inglese e nella contemporaneità. Un gruppo di vampiri si riunisce dopo tot anni per discutere la spartizione del territorio, da qui si capisce che i vampiri vivono secondo una gerarchia e regole precise. Nel mentre, un esercito li sta sorvegliando per massacrarli sotto la guida della Chiesa. E nella storia c’è pure l’obbligo dell’esercito di lasciarne vivo almeno uno per i fini misteriosi di una casa farmaceutica. Come sopravvivranno i vampiri e il ragazzotto ingenuo che l’affascinante vampira si è portata dietro? Tante risate assicurate!

Vampires vs The Bronx. Altro film ambientato ai giorni nostri, questa pellicola per famiglie riprende il topos secondo il quale i vampiri non possono entrare in un luogo se non invitati (o non lo possiedono). I protagonisti della vicenda sono tre ragazzini neri del Bronx che notano un incremento inquietante delle sparizioni, sparizioni che coinvolgono equamente negozianti e criminali del quartiere. Nessuno gli crede, allora saranno i tre ragazzi a indagare in una commedia simpatica che dimostra quanto il tema dei vampiri possa ancora essere rielaborato.

Day shift. Torniamo al cinema per adulti con un film d’azione con battute sferzanti e scene abbastanza inquietanti. Il protagonista, sempre ai giorni nostri, come lavoro segreto è un cacciatore di vampiri che lavoro nel turno diurno per un’agenzia americana. Effetti speciali bellini, bel numero di morti e un finale carino (ma che non spiega molte cose). Da guardare per Jamie Foxx e il suo esilarante collega, interpretato da Dave Franco.

Ed eccoci qui alla fine dell’articolo! Conoscete tutti i film della lista? Alcuni li ho visti in tv, altri spulciando il catalogo Netflix, qualche titolo su Raiplay e Nosferatu su YT! Ciao!

The Necronomicon Tag

Buongiorno! Dopo aver finalmente terminato la raccolta di Lovecraft, il Necronomicon, torno con una tag ispirata alla mia esperienza durante la fruizione del libro. Un’esperienza non sempre piacevole, caratterizzata da racconti di altalenante qualità e grandi similitudini di world-builing. La mia tag è transmediale, partendo dal Necronomicon arriva a qualsiasi film, libro, videogioco o canzone possa corrispondere agli argomenti. Buona lettura.^^

  1. Randolph Carter: una saga famosa ma che non apprezzi.
  2. Attraverso la porta d’argento: l’opera migliore di una saga dimenticabile.
  3. The lurking fear: un luogo maledetto.
  4. The quest of Iranon: l’arte come immortalità.
  5. The street: un’opera razzista, senza possibilità di salvezza.
  6. The curse of Yig: un’opera non adatta agli affetti di ofidiofobia.
  7. The mound: un’opera su un monte misterioso che cela orrori senza fine.
  8. Medusa’coil: una bella opera che si rovina nella sua ultima parte.
  9. The horror in the museum: un’opera ambientata in un inquietante museo.
  10. Temi di Lovecraft: un’opera con l’orrore proveniente dal mare.
  11. Temi di Lovecraft: un’opera con l’orrore proveniente dallo spazio.
  12. Temi di Lovecraft: un’opera con l’orrore proveniente dalle montagne.
  13. Temi di Lovecraft: un’opera caratterizzata da grandi arcate di violini.
  14. Temi di Lovecraft: un’opera caratterizzata dal suono di flauti.
  15. Temi di Lovecraft: un’opera caratterizzata da monumenti antichi e imponenti.
  16. Temi di Lovecraft: un’opera narrata in prima persona.
  17. Il Necronomicon: Un’opera da collezione più bella che buona.

Randolph Carter: una saga famosa ma che non apprezzi. Per chi mi conosce sa che io ho 3 veti: action, scifi e western. Quindi Fast N Furious ovviamente mai visto e mai la vedrò.

Attraverso la porta d’argento: l’opera migliore di una saga dimenticabile. Tornando a una discussione con un blogger, potrei citare Crimson Peak rispetto all’intera filmografia di Del Toro (😁) ma invece cito Vacanze di Natale 2000 rispetto a tutti i cinepanettoni successivi!

The lurking fear: un luogo maledetto. Beh la stazione UAC su Marte, di Doom! Non una ma ben due invasioni demoniache (nella linea narrativa ufficiale) che hanno trasformato quegli ambienti già alienanti in veri posti orrorifici!

The quest of Iranon: l’arte come immortalità. Arte? Immortalità? Ma questo è pani per i denti del Doriano più bello e famoso della letteratura gotica: Dorian Gray!

The street: un’opera razzista, senza possibilità di salvezza. Nascita di una nazione. Ed è pure eterno, in bianco e nero con i personaggi che non si riconoscevano a parte l’unico nero brutto e cattivo.

The curse of Yig: un’opera non adatta agli affetti di ofidiofobia. Tanti serpenti, una folla che non può fuggire e Samuel L. Jackson. Avete capito la trashata vero? Ma ovviamente è Snakes on a plane!

The mound: un’opera su un monte misterioso che cela orrori senza fine. “Fuggite sciocchi!” urla Gandal! Siamo dentro a una montagna, siamo di fronte a uno dei demoni primordiali nel luogo in cui è stato compiuto un massacro. Altro da aggiungere?

Medusa’coil: una bella opera che si rovina nella sua ultima parte. Pokémon Y: lo sto rigiocando per la Nuzlocke e il villain del gioco ha uno degli archi più anticlimatici della storia del franchise! In meno di 10 minuti narrativi lo sfidiamo 3 volte e sempre con gli stessi Pokémon! Il senso?

The horror in the museum: un’opera ambientata in un inquietante museo. La maschera di cera, quello del 2005, quello con Paris Hilton che muore impalata e quel gran figo di Jared Padalecki nel body count! Una bella opera, uno slasher pulito ed effetto!

Temi di Lovecraft: un’opera con l’orrore proveniente dal mare. Grande classico, Lo squalo.

Temi di Lovecraft: un’opera con l’orrore proveniente dallo spazio. It, tempo fa avevo scritto anche questo articolo che comparava It con Il colore venuto dallo spazio!

Temi di Lovecraft: un’opera con l’orrore proveniente dalle montagne. Questa è difficile, ma cito un film norvegese distribuito da Netflix: Troll! Una rielaborazione interessante delle fiabe europee, certo il Troll in questione è trattato alla stregua di un orso ma la CGI è bellina!

Temi di Lovecraft: un’opera caratterizzata da grandi arcate di violini. Psycho di Hitchcock o Toxic di Britney? La scelta è ardua. A voi decidere allora.

Temi di Lovecraft: un’opera caratterizzata dal suono di flauti. Non so se la versione ufficiale sia in flauto o al violino o al piano ma io alle medie la studiai col flauto e quindi associo questa colonna sonora agli strumenti a fiato: Schindler’s List, la sua celebre colonna sonora! E poi c’è sempre Criminal di Britney Spears, considerata una delle sue canzoni più profonde e commoventi.

Temi di Lovecraft: un’opera caratterizzata da monumenti antichi e imponenti. Come non citare il mio odiato Tomb Raider: Anniversary? Comandi discutibili ma sicuramente grandi ambienti!

Temi di Lovecraft: un’opera narrata in prima persona. Come non citare Percy Jackson, una delle saghe letterarie della mia preadolescenza? Narrata in prima persona, titoli strambi e una rielaborazione della mitologia classica attenta e intelligente per rendere miti vecchi e noiosi di nuovo freschi e accattivanti (almeno per un bambino che si affaccia al mondo!). Sempre detto che sono un ottimo metodo per far incontrare la cultura classica alle nuove generazioni.

Il Necronomicon: Un’opera da collezione più bella che buona. L’ultimo regalo che mi è stato dato: un’edizione recente di Dracula, per la nuova collana dei classici dell’orrore. Non ha uno straccio di prefazione o approfondimento, e in copertina ci stanno due zanne. Vabbeh, almeno ora ho la copia fisica del romanzo mentre quando lo lessi avevo utilizzato la versione di mia sorella la quale si è ripresa il libro appena possibile (sempre cara lei, eh).

E siamo giunti alla fine! Leggere il Necronomicon è stata un’esperienza interessante ma non sempre positiva. Tuttavia, ovviamente, ne consiglio la lettura; se non di questo di altre raccolte di Lovecraft. E voi? Avete letto il Necronomicon? E vi piace questa nuova tag per celebrarne la lettura? La reaction completa al libro la trovate nell’altro mio blog, ciao!

I 10 migliori film visti a Dicembre

Buongiorno! Oggi con un ritardo spaventoso rispetto alla solita tabella di marcia, torno a parlare come ad ogni inizio del mese dei migliori film che ho visto durante il mese appena trascorso. A Dicembre ho visto un sacco di bei film e non mi sembrava giusto sceglierne solo cinque, quindi ora state per leggere i migliori 10 che ho guardato a Dicembre!

Buona lettura.

Kiki- Consegne a domicilio. Una storia deliziosa dallo Studio Ghibli, la protagonista è una giovane strega nell’era della televisione e dei primi dirigibili che lascia la propria famiglia per diventare un’adulta e lavorare; alla saggia età di 13 anni. Che dire? Lo Studio Ghibli confeziona l’ennesimo viaggio di formazione che rasenta la perfezione, amalgamando perfettamente spensieratezza e paura del domani e di perdere la propria identità.

Bulbbul. Produzione Netflix del 2020 che abbraccia le tradizioni indiane, prodotto in India. Un dramma fantastico che miscela drammi storici (siamo alla fine del 1800) e religione, creando una strega assassina di uomini al servizio della Dea Kali. Mistero e paranormale si mescolano quindi in una storia d’amore che si protrae per decenni, senza potersi mai concretizzare a causa delle convenzioni e dei doveri sociali.

The trip. Esilarante commedia splatterissima per stomaci forti, dove l’adrenalina dei corpi tagliati o maciullati (splatstick) si addiziona ad un ottimo humour nerissimo! La protagonista è una bravissima Noomi Rapace. Questo film non è per tutti, ma per chi sopporta il sangue, le risate si fanno sempre più pesanti man mano che la vicenda si fa più drammatica e soprattutto scarlatta! Perla norvegese da recuperare assolutamente!

La famiglia Willoughby. Capolavoro grafico d’animazione, ha una grafica pazzesca. Per dire, i capelli dei personaggi sono fatti come se fossero di lana, e quella lana la potresti toccare da com’è fatta bene! Idem per i gas, che sono resi come se fossero di una qualche stoffa. Colori vivacissimi e un umorismi divertente e che non ti aspetteresti. Il tema portante è la famiglia in tutti i suoi risvolti, la trama procede bene e ha un plot-twist che non ti aspetti.

My fair lady. Ne ho appena parlato, devo aggiungere altro a una delle mie recensioni più articolate?

It follows. Angosciante thriller paranormale con una bravissima Maika Monroe. Mi ricordo quando uscì, fece scalpore. E affermo adesso che tale scalpore è meritatissimo. Non so ben identificare cosa possa essere ‘sto It, ma è sicuramente legato al sesso e alla perdita della purezza; infatti, spesso nel film viene citata positivamente l’età infantile, come custode dei sogni delle persone. Da non perdere, veramente.

Sentieri selvaggi. Cult assoluto del western, non potevo non citarlo. Di suo è anche bello, è un road movie tra le montagne e il deserto rosso. C’è John Wayne davanti alla cinepresa e John Ford dietro, che altro volere?

Glass Onion. Mi sono rivisto il film, stavolta in italiano su Netflix con mia mamma. Lei l’ha trovato noioso, stendiamo un velo su questa nota. Io l’ho trovato geniale per come regia e montaggio riescono a creare inquadrature così ricche e soprattutto sature di particolari che mostrano tutte le informazioni utili all’investigazione lungo tutto il film, ma lo spettatore è continuamente distratto! Infatti, conoscendo la trama, ho prestato attenzione a una determinata scena e… E la verità era letteralmente davanti ai nostri occhi, solo che eravamo troppo distratti! Assurdo, capolavoro, film giallo dell’anno. Sticazzi il resto. PS: guardatelo in inglese.

When darkness falls. Giallo svedese del 1960 diretto da Arne Mattsson, fino al 31 Dicembre era in madrelingua sub-ita su Netflix. Un film elegante, dove sono gli sguardi a parlare. Una scena bellissima: lei al telefono, chiede una cosa a due uomini in fondo alla stanza e quindi nella scena vediamo lei al telefono e i due in fondo alla stanza ma nella stessa inquadratura perché riflessi nello specchio accanto alla ragazza! Film molto bello.

One Piece Gold – Il film. Primo film di One Piece che ho il piacere di guardare, figherrimo è dir poco. Oltre al fatto che gli Strawhats hanno outfits stupendi, la trama è veramente figa. Un po’ il villain mi ha ricordato per modi di fare e di combattere Do Flamingo, ma tutti i combattimenti sono ricchi di pathos e mostrati ricchi di adrenalina (certo, si sa che i personaggi principali sono protetti dalla trama ma era tutto molto figo). L’ambientazione poi era straordinaria: un’isola-nave fatta quasi interamente d’oro, capace di essere sia il Campo dei Miracoli sia il Campo di Concentramento; e il villain con il frutto Gold Gold è perfetto per un film del genere. Consigliatissimo, colori vivaci e anche le musiche sul pezzo. Ecco, era da un pezzo che non guardavo pezzi di One Piece in italiano e il doppiaggio di Luffy mi ha fatto parecchio senso, ma comunque un’esperienza bellissima!

E voi? Quali sono i film che avete visto a Dicembre? Conoscete qualcuna delle mie perle?

10 film ispirati alle fiabe o ai racconti popolari

Come ci spiega mamma Treccani, le fiabe sono racconti fantastici caratterizzati da una trama lunga e complessa. Di origine popolare, le fiabe sono racconti tramandati per via orale, solo negli ultimi secoli raccolti nei libri di narrativa e codificati in un genere ben preciso.

I racconti popolari, invece, rappresentano una narrazione ben più inclusiva: racconti popolari sono tutti quei miti, tutte quelle storielle che vengono narrati nei momenti di comunità. Possono avere numerosi generi, variando dalle credenze di superstizione fino alle paure più ancestrali dell’essere umano come la morte e l’abbandono.

Così, oggi condivido con voi 10 film ispirati a fiabe o a racconti popolari. E no, non tratterò di produzioni blasonate come i cartoni Disney o film fedelissimi all’opera originale: questi sono lavori che riescono a lavorare sull’immaginario del racconto originale fornendo una visione propria.

Buona lettura.

I fratelli Grimm e l’incantevole strega (2005). Iniziamo dagli albori: come sono state create le fiabe? Questo inquietante film narra della fittizia storia dei fratelli Grimm in un mondo fantastico e di come le più grandi fiabe europee, storicamente raccolte dai fratelli Grimm, siano in verità il frutto degli orrori che i due fratelli hanno vissuto in un villaggio per colpa di un’affascinante strega. Realtà che si inchina alla finzione per una narrazione quasi eziologica.

Hansel e Gretel – Cacciatori di streghe (2013). Tutti conoscono la fiaba di Hansel e Gretel, di come i bambini vengano prima sequestrati dalla strega cannibale per poi salvarsi uccidendola con furbizia. Ma poi? Cosa succederà a quei bambini, giustamente traumatizzati a vita? Ma ovviamente diverranno cacciatori di streghe e di altri mostri dell’oscurità, come questa divertente commedia fantasy e splatterosa non teme di mostrarci!

Nightbooks (2021). Tutti amano scrivere e raccontare, no? Tu racconti la tua grande passione, scrivi fan fictions, disegni la figura che ti ha conquistato la mente. Ma… se questa tua passione diviene la tua sola ragione di vita, tu che fai? Ce lo racconta questa simpatica commedia moooolto creepy per pre-adolescenti, dove magia e letteratura si uniscono in un finale che è un sorprendente omaggio a una delle fiabe più celebri della letteratura europea!

Scarpette rosse e i 7 nani (2019). Intelligente film d’animazione Sud Coreano che fonde le fiabe di Scarpette Rosse e Biancaneve nel tema della body-positivity e dell’accettazione reciproca. Con una rilettura moderna della fiaba di Biancaneve e una strega molto più determinata a perseguire lo scopo di una vita piuttosto che vanitosa o crudele, la Biancaneve e i sette nani di questo film ricordano le icone con cui noi tutti li conosciamo solo quando di mezzo c’è la magia: Biancaneve è ricercata dalla matrigna perché mentre scappava le ha rubato un paio di scarpette rosse, che la rendono bella e magra quando le indossa; i sette nani d’altra parta sono sette principi maledetti da una fata per la loro arroganza a essere sette nanetti quando lo sguardo di qualcuno si posa su uno di loro.

Shrek (2001). Cult moderno dell’animazione al computer, Shrek è uno dei casi più famosi di rielaborazione satirica delle fiabe e dei film e dei libri più amati dal pubblico. Già scegliendo come protagonista un orco brutto e cattivo e come co-protagonista un asino parlante possiamo capire come la fedeltà al riferimento letterario sia molto lontana come indirizzo artistico per creare, invece, un percorso di miglioramento originale e moderno. Perché qui la vera domanda è: dobbiamo definire mostro chi nasce mostro o chi sceglie di esserlo?

Biancaneve e il cacciatore (2012). “A gorgeous queen that looks exactly like Charlize Theron is so mentally ill that a mirror tricks her into believing that Kristen Stewart is prettier than her”. Meme a parte, questo film ha il merito di allontanare la fiaba di Biancaneve dal mero tema della bellezza e della giovinezza e di spostarlo sul tema politico: Biancaneve prima di tutto è una principessa e l’erede al Regno tenuta prigioniera dalla matrigna assassina, che dopo un colpo di stato ha ucciso il marito e si è impossessata del regno; ed è questo il vero pericolo che rappresenta Biancaneve! Poi è interessante in generale che le attrici che interpretano la Regina Cattiva nel corso dei film siano sempre più belle o affascinanti delle attrici di Biancaneve, ma quello è un discorso a parte.

In fondo al bosco (2000). Interessante slasher francese che utilizza la fiaba di Cappuccetto Rosso prima come soggetto teatrale per bambini (teatro nel cinema) e poi come maschera per l’assassino di questi attori e attrici giovani e belli. Uno slasher che ricorda molto Suspiria nelle ambientazioni ma caratterizzato invece da un ritmo e sensazioni molto più stranianti e onirici, con un Lupo Cattivo che punisce i ragazzi solo perché sono belli, giovani e pieni di vita. Soprattutto perché nella pellicola si parla di teatro, attori e spettatori, da evidenziare il tema del voyeurismo.

A cinderella Story (2004). Una delle rivisitazioni più originali della fiaba di Cenerentola, stranamente targata Disney, ambientata ai giorni nostri. Qui la protagonista è orfana di padre ed è costretta dalla matrigna a lavorare nel pub di famiglia per pagarsi il college e l’iconico ballo con il principe con annessa la fuga allo scoccare della mezzanotte vengono spiegati con il semplice turno notturno che la matrigna le impone, turno notturno che ovviamente viene schivato dalla protagonista con la complicità dei colleghi! Una trama semplice e lineare con protagonisti due degli attori adolescenti più amati del momento, cast impreziosito inoltre dalla presenza della spassosa Jennifer Coolidge.

Urban Legend (1998). Avevo parlato anche di racconti popolari no? Eccolo qui, il racconto popolare moderno per eccellenza: la leggenda metropolitana. Questo interessante slasher di fine millennio vanta qualche nome importante nel cast (Robert Englund per citare il più famoso, all’epoca) e una serie di uccisioni veramente originali e splatter, almeno se non conoscete le urban legends! Un bel film, con l’interessante dettaglio che non è presente nudo femminile e che l’intera trama è sorretta dalle donne. E sono sicuro che molte ragazze saranno sorprese dal vedere l’affascinante giornalista del college.

Boogeyman – l’Uomo Nero (2005). Quale figura del nostro immaginario si fonde tra fiabe, racconti per dormire, leggende metropolitane, racconti popolari? Ma ovviamente l’Uomo Nero! E questo horror di inizio millennio racconta proprio delle paure ancestrali che prendono vita nelle tenebre con una serie di scene legate al buio e al mostro che il buio nasconde e che si nutre delle nostre paure: perché crescendo non estirpiamo la paura, saremo sempre prede in attesa di un predatore, ma solamente impariamo a conviverci.

E con questo ultimo tocco allegro, si conclude la mia lista di 10 film ispirati alle fiabe o ai racconti popolari. Ce ne sono a migliaia se non a milioni di pellicole del genere, fin dagli albori del cinema. Per me l’esempio perfetto è Biancaneve, che come messa in scena e casting è sempre la mia fiaba preferita su schermo: ne esiste perfino una versione gotica con Sigourney Weaver nel ruolo della Strega Regina! Se questo non è iconico non so cos’altro lo sia.


Quindi vi saluto e me ne vado. Se vi è piaciuta questa mia lista di film tratti dalle fiabe, vi consiglio di leggere le mie due fiabe: La Terra del Caos e Il buon Doriano. Ciao!

I migliori film di Novembre

Buongiorno! Come ogni primo giorno del mese, anche oggi torno per condividere le 5 visioni migliori del mese appena trascorso! E visto che durante Novembre ho guardato molta roba, questa lista sarà ancora più soggettiva del solito: sapete benissimo che le visioni accademiche sono state tante, per cui ho preferito stilare una Top5 più di cuore che di mente.

Buona lettura.^^

Nightbooks. Gioiello su Netflix, parla di un bambino che ama scrivere racconti del terrore ma che, per fatalità, si ritrova a doverne scrivere forzatamente per soddisfare una malvagia strega. Horror per pre-adolescenti, è un film dalle belle atmosfere, costumi azzeccati per descrivere i personaggi e una sensazione di inquietudine costante; sensazione che sfocia in un finale che omaggia una delle fiabe europee più celebri, momento che regala le scene più creepy anche per un pubblico adulto meno avvezzo all’orrore.

La città incantata. Capolavoro Ghibli, racconto di formazione di una stupidella che si ritrova a dover lavorare per esseri soprannaturali. Qui si respira la cultura orientale a pieni polmoni con le loro divinità, l’importanza al bagno e all’ospitalità. Un mondo lontano e misterioso, pieno di magia e situazioni meraviglianti. Una fiaba che si dipana in due con lenta dolcezza. Stupendo.

Nausicaa della valle del vento. Altro capolavoro dello Studio Ghibli, questa volta il genere è fantascientifico con tematiche ecologiste. Pure qui le ambientazioni e il world-building sono straordinari, con una protagonista che si rende legame necessario tra l’umanità in declino e la natura sempre più inospitale. Con un finale strappalacrime (da cui Pokémon con il suo primo lungometraggio deve essersi ispirato) e una protagonista coraggiosa, il film racconta di un mondo lontano nella distopia ma possibile nella sua realizzazione: se non staremo attenti con la chimica, l’inquinamento e le bombe atomiche, potremmo ritrovarci anche noi con gli insetti giganti che ci minacciano!

Il monello. Unica visione selvaggia della lista, è il film che più mi ha colpito. Una storia semplice che racconta di un rapporto meraviglioso. Non avrà molti dialoghi, ma non ne ha nemmeno bisogno: dolce, semplice, d’impatto. Charlie Chaplin confeziona la storia genitoriale perfetta, capace di commuovere anche solo con la loro mimica facciale e fisica.

Glass Onion: A Knives Out Mystery. Ultimo film visto al cinema, mai fatte tante risate di recente come con questo film! Rispetto al primo, che sapete ho adorato, la struttura è stata rinnovata: cast più debole (anche se con qualche nome di spicco) anche se in parte, un’indagine che si riscopre con una sorpresa verso la fine, plot-twist fantastici, il detective ora chiacchierone e molto più umano, battute e tempi comici perfetti. Bravissime Kate Hudson e Kathryn Hahn (lei finalmente è esplosa, anche se sempre come supporto). Musiche assurde. Film da recuperare e finanziare al cinema (o se non ci riuscite, su Netflix) assolutamente!

PS: ho dovuto scegliere tra 27 film!
PPS: preferite per dicembre una lista sui film ispirati a fiabe e racconti popolari oppure una nuova con i vampiri?

Pokémon Bianco Tag

Buongiorno! Per celebrare la mia ultima vittoria alla Nuzlocke di Pokémon Bianco, ho ideato questa piccola tag solo in parte legata al mondo dei videogiochi! Così chiunque o quasi può provare a rispondere alle domande!

Iniziamo, se volete partecipare basta che mi avvertite.

1) Pokémon: Un franchise che vi accompagna da diversi anni
Non potendo citare i Pokémon, ovviamente, scelgo Batman: per anni l’ho portato sul blog, potrebbe essere perfino nel primo anno di vita e quindi sono veramente appassionato seppur superficialmente. Pian piano mi sto recuperando i cult, prediligo le storie con le femme fatales (ciao Pamela).

2) Pokémon Bianco: Un titolo non recepito benissimo al lancio ma rivalutato nel tempo è diventato un cult
Beh, potrei citare metà della filmografia di Carpenter ma rimango fedele ai miei lidi: Harley’s in Hawaii di Katy Perry, che grazie a Tik Tok ha avuto recentemente un boom di ascolti superando i 100M di ascolti su Spotify!

3) Alpha: Un personaggio secondario che ha acquisito più carisma del protagonista
Beh, Paperino! Topolino è uno dei personaggi più antipatici dei fumetti, tanto che all’epoca quando venne introdotto Eta Beta quest’ultimo dovette essere lasciato da parte perché era diventato più popolare del topo! Paperino è un personaggio fallace ma con un cuore grande, con una sfortuna leggendaria e una serie di doppie vite!

4) Pensione Pokémon: Un’opera ambientata in una pensione o un ostello
Potrei farla facile citando Hostel che non ho nemmeno visto, ma mi faccio male e cito Miranda. Miranda è il film che ha reso famosa la Grandi, anche se io in quel film l’ho sempre trovata bruttissima: non è maggiorata, è tonda, non è formosa ma grassa! In un’inquadratura ha il posteriore quadrato da quanto è piena! No, mai capita la sua popolarità: la Fenech la batte in tutto!

5) Ghecis: Un personaggio la cui vera natura si rivela alla fine
Con un twist non per noi ma per i personaggi di Star Wars, cito l’Imperatore Palpatine dalla trilogia di Star Wars. E sì, è spoiler, ma siete ignoranti se vi arrabbiate perché questa trilogia è un prequel di una saga celebre!

6) Komor: Il tipico personaggio che ti sta sulle palle
E io ho un’intera categoria: i bambini nei film horror; la maggior parte delle volte, due schiaffi risolverebbero la trama. Sei andata in quel posto buio tutta sola? Uno schiaffo. Hai un amico immaginario che dice che ti odio? Uno schiaffo. Ti arrabbi e corri via da sola mentre l’Apocalisse arriva? Un altro schiaffo. So ez!

7) Timburr & Zebstrika: Un videogioco o gioco da tavolo semplice di per sé ma con meccaniche che lo complicano
Shrek Terzo, il videogioco. Di per sé era semplice, rappresenta la mia infanzia, un regalo da parte dei miei genitori; all’epoca lo completai e lo amai. Poi qualche anno fa l’ho provato di nuovo e… comandi osceni, legnosi, un tasto per fare tutto e un mondo veramente difficile da esplorare per le angolazioni della telecamera e i colori non proprio sgargianti. Un peccato.

8) Zekrom: Un personaggio celebrato nella narrazione che si rivela deludente
E come non citare Gilderoy Allock?

9) Quinta generazione: Un sequel modesto di un capolavoro
A istinto (preveggenza?) potrei citare Avatar 2 ma scelgo i musical. E tra i film musicali Mamma mia 2 si staglia come una stella nella notte: bello, musiche carine (Angel eyes su tutte) ma pur essendo su due piani narrativi diversi, non riesce minimamente a raggiungere la freschezza e l’iconicità del predecessore!

10) I 21 caduti durante la mia Nuzlocke: Un film con un alto numero di vittime
E ovviamente Star Wars che, tra pianeti e la Morte Nera, con le sue esplosioni nello spazio ha narrato di intere stragi!

11) Nuzlocke: La vostra ultima challenge videoludica o letteraria o cinematografica.
Nei videgiochi la challenge è una sfida per rendere più difficoltosa la partita, mentre per i libri e i film sono pure semplici liste di opere da guardare o leggere entro un limite di tempo. La mia challenge? Ovviamente la Nuzlocke di Pokémon Platino!

E siamo giunti alla fine. Vorrete partecipare o condividere qualche risposta nei commenti? Vi è piaciuta l’idea? 😛