Buongiorno! Oggi dopo molto tempo torno a parlare di letteratura con una riflessione sull’ultimo libro che ho letto: Merrick, di Anne Rice. Per chi non lo sapesse, lei è una prolifica autrice fantasy che ha scritto diverse saghe e libri, uno dei quali è Intervista col vampiro.
Merrick è un libro che mi è piaciuto a metà, letteralmente a metà: solo la narrazione al presente è degna di nota, mentre quella al passato è caratterizzata da episodi fin troppi lunghi con troppe descrizioni.
Ma quello che mi ha colpito è la mitologia gotica ideata dalla Rice, mitologia che ho potuto assaporare nel suo splendore essendo Merrick un libro che unisce le saghe dei vampiri con quelle delle streghe Mayfair.

In Merrick sono presenti come protagoniste due tipologie di figure: i vampiri e le streghe. Poi compaiono anche i demoni e gli spiriti, ma solo come contorni e/o citazioni.
I vampiri di Anne Rice sono esseri immortali, che possono essere uccisi solo con il fuoco o la luce del Sole. Antropomorfi e facilmente scambiabili per uomini o donne, sono descritti con un aspetto languido ed esotico, più belli del normale e fatalmente irresistibili.
Hanno un discreto sistema magico, legato perlopiù alla psiche: dotati di maggiorate percezioni sensoriali, possono leggere la mente delle persone e, se abbastanza potenti, anche far migrare la propria anima al di fuori del proprio corpo. Inoltre, dal punto di vista del vampirismo, possono guarire il punto da cui hanno dissanguato la vittima per coprire le proprie tracce e, se abbastanza potenti e antichi, sono in grado di sopravvivere senza doversi nutrire di uomini.
Mi domando se Twilight sia stato concepito prima o dopo della pubblicazione di Intervista col vampiro.
Invece, le streghe di Merrick, Merrick stessa è una strega ed è attraverso le sue azioni che ho conosciuto la categoria, sono legate al Voodoo.
Magia del sangue, spiritismo, grande senso della religione e costruzione di incantesimi, le streghe Mayfair sono donne nere (caratterizzazione sospettosamente fin troppo rimarcata nel libro) e il loro immaginario è legato all’immaginario che si ha della gente nera.
Merrick non ha paura degli spettri, anzi è in grado lei stessa di evocarli, compie sacrifici di sangue e ha un libro di conoscenza degli incantesimi (una sorta di Libro delle Ombre, come in Charmed) e utilizza parti di cadaveri per i suoi incanti. Da non dimenticare l’importanza del sogno, che diviene intermezzo di comunicazione con gli spiriti e gli antenati.
Il suo corpo stesso è incantante: viene spesso descritta come ammaliante e irresistibile, consapevole del proprio potere e fiera di usarlo.
La mitologia gotica di Anne Rice secondo me ha influito tantissimo nell’immaginario romantico dei vampiri e infatti l’autrice è molto celebrata. Certo, personalmente non so se leggerò un altro romanzo a causa dell’importanza che la Rice dà al ricordo, con interminabili sequenze nel passato, ma il suo lavoro è interessante.
Tuttavia, forse, per le streghe c’è un piccolo problema di visione di insieme.
Qui puoi la recensione del libro assieme alle mie altre letture: https://ilblogditony.blogfree.net/?f=1129431