Anna Todd di After: cancella l’evento alla fiera del libro

Buongiorno, oggi voglio condividere con voi un articolo che avevo letto molti mesi fa ma che oggi, complice la tensione dovuta alla sessione universitaria, mi ha dato particolarmente fastidio.

L’articolo in questione è datato 15 Ottobre 2018, è del Corriere della Sera e tratta di un evento capitato ad Anna Todd. Quindi, senza perdere tempo, ecco qui l’articolo che potete trovare qui.

“«Ci hanno gridato che eravamo tristi, patetiche, stupide. E di andare a rivolgerci a #MeToo». «Sono stati mandati via ma poi il manager del Marriott non ha fatto nulla quando sono tornati e ci hanno aggredito per un’altra ora e mezza». Anna Todd, 29 anni, autrice bestseller di After, da poco uscita con Stars. Noi stelle cadenti (entrambi Sperling & Kupfer), racconta al «Corriere» quanto le è accaduto a Francoforte nei giorni della Buchmesse. Un’aggressione verbale contro di lei e un gruppo di altre donne del suo staff, da parte di sei uomini ubriachi, di cui due particolarmente violenti, nel bar dell’hotel in cui alloggiava. L’episodio è avvenuto la sera di giovedì 11. E la scrittrice si è così spaventata da cancellare il suo successivo intervento alla Buchmesse, proprio nell’anno in cui la rassegna ha dedicato tanto spazio al femminismo e alle donne. «Gli aggressori — spiega Todd — non sono stati identificati. Avrei potuto rivederli: erano a Francoforte per la fiera, avevano il pass».
Probabilmente non erano tedeschi. «Altrimenti — deduce l’autrice — avrebbero parlato la loro lingua con lo staff dell’hotel. Invece usavano un inglese con accento straniero, credo europeo. Uno era di pelle chiara con la barba rossa, uno con la carnagione più scura ma non africano». Quanto alle ragioni dell’aggressione, «non mi hanno riconosciuta come Anna Todd. Gridavano “pazze donne americane”. Ci accusavano di avere votato Trump, di odiare i neri, di invadere altre nazioni. Ci invitavano a tornare nel nostro Paese. Hanno approfittato del fatto che fossimo tutte donne. Dicevano che eravamo così disgustose che non avrebbero mai voluto toccarci né fare sesso con noi».
Anna, aggiunge, non si è sentita protetta dall’hotel. Né dalla polizia: «L’ho chiamata tre volte ma mi ha risposto che non era un’emergenza». Poi, quando gli agenti sono arrivati, «ho mostrato loro un video che avevo fatto e postato su Twitter ma, in base alla legge tedesca, mi hanno detto di cancellarlo o mi avrebbero preso il telefono». Il «Corriere» ha chiamato l’hotel Marriott, ma è stato rinviato al giorno successivo (oggi, ndr) per un commento.”

Come avete potuto leggere, Anna Todd fu aggredita verbalmente nel bar del suo hotel da un gruppo di uomini ubriachi che (secondo me per colpa del suo aspetto fisico) hanno fatto commenti osceni su di lei e la sua nazionalità. L’evento, a quanto pare, la sconvolse a tal punto che scelse di evitare la manifestazione letteraria, sul femminismo, a cui avrebbe dovuto partecipare i giorni successivi.

Ma Antonio, cosa ti infastidisce tanto di una donna che ha subito molestie verbali?, vi starete chiedendo. Beh, semplice, qui sotto potete leggere la risposta, ho citato un mio vecchio post sul libro After.

“Invece, di Hardin sappiamo tutto. Sappiamo che ha un passato triste, sappiamo che suo padre si sta per risposare, sappiamo che lavora recensendo manoscritti ma soprattutto sappiamo perfettamente il suo corpo perfetto, quello ce lo descrive bene o almeno meglio degli altri e di se stessa: i suoi occhi verdi furibondi, i suoi riccioli, le sue fossette e i tatuaggi, piercieng su sopracciglio e lingua e il sangue secco sulle nocche del ragazzo che ha picchiato due volte e che ha quasi strozzato. In pratica, lui ordina a lei cosa fare della sua vita, la prende per i polsi, ogni tanto fa scenate di gelosia (e a vedere come ha trattato Noah fa anche bene), le dice che è veramente sexy ma dopo il sesso il novanta per cento delle volte la caccia, la zittisce molte volte, la fa piangere e la umilia e fa a botte. Il suo lato virile, cioè quello di maniaco che picchia la gente, viene fuori quando il suo futuro fratellastro viene trovato con un occhio nero, quando picchia a sangue due volte un ragazzo (una perché durante un gioco aveva osato baciare Tessa) e si professa un ragazzo tranquillo. Viene detto che da piccolo recitava a memoria copioni di teatro, legge anche lui i classici ma inutile dirlo non viene mai mostrato studiare, lavorare o leggere; beve e fa sesso.”

Dopo avere letto la descrizione del personaggio protagonista del libro che ha reso Anna Todd celebre nel mondo, qualcosa evidentemente è ridicolo. Infatti, è chiaramente ridicolo che sulla carta lei romanticizzi i comportamenti psico-aggressivi solo per poi esserne spaventata e saltare un evento di lavoro per paura di essere aggredita nuovamente.

Non era lei a scrivere di quanto siano sexy i ragazzi cattivi, quelli che picchiano la gente, che sanno mettere la donna al suo posto?

Se fosse stata un’altra persona a subire un aggressione del genere sicuramente avrei empatizzato perché qui si parla di vittime, di un gruppo di donne che è stato insultato per la stazza, la nazionalità e il solo fatto di essere donne. Questa è discriminazione e la polizia avrebbe dovuto sicuramente fare qualcosa, o almeno avrebbe dovuto fare qualcosa la sicurezza dell’albergo.

Ma come può una donna che insegna alle tredicenni di cercare lo stronzo violento di turno poi lamentarsi di essere stata aggredita dallo stronzo violento di turno? Ciò ogni volta che ci penso, che lo leggo in giro, lo trovo schifosamente ipocrita: stiamo parlando di un modello letterario estremamente nocivo, e quindi sarebbe quantomeno accettabile che la scrittrice e idealista di questo modello letterario sia coerente con ciò!

Boh, veramente, io potrei andare avanti ore a scrivere la mia personale shitstorm riguardante Anna Todd ma mi fermo qui. Mi limito a dire che sta per uscire After2 al cinema e che la mia recensione del primo libro  è tornata a macinare visite.

Ciao, qui sotto vi lascio i link ai post sul mondo di After nel mio blog.^^

  • Commento al libro: qui.
  • Commento al film: qui.
after
Se scrivi questo schifo, poi non lamentarti se i tuoi personaggi vengono a trovarti!

 

After, comment al film

 

Dopo avere letto e commentato il libro che ha dato vita a uno dei fenomeni più parlati e criticati della piattaforma virtuale Wattpad, oggi voglio parlarvi della sua trasposizione cinematografica: After, un gioiellino per morire di noia!

Cosa mi ha spinto a commentare la trasposizione di un libro che ho smontato qualche mese fa? Semplice, avendo letto il libro volevo confrontarlo con la sua trasposizione come ho già fatto altre volte qui, nel mio piccolo blog, ed ero pure curioso di vedere quanto avessero modificato la trama per salvare la faccia alla Todd; inoltre, a me piace tanto parlare e sparlare dei miei interessi, cercare di creare un testo che possa interessare alla gente ma dà piacere anche ricevere dei risultati: ecco, il mio commento al libro di After è uno dei più letti scritti quest’anno con più di ottanta visualizzazioni, che sono tante per il mio piccolo blog soprattutto perché derivano da una buona indicizzazione, su questa piattaforma e su Google, e da una bella quantità di commenti nostri che lo arricchiscono. Quindi, presa una bella quantità di appunti, preparo il pepe sulle mie dita per un bel commento pungente nel mio stile tranquillo e politically correct.

Trama:

Il film parla di una ragazza, Tessa, che va per la prima volta in un college che nessuno ha mai sentito nominare importante solo per le grandi feste in cui si gioca a Obbligo o verità (lo avessero reso porno come gioco almeno avrebbe avuto senso di esistere nella trama) e i grandi nepotismi. In questo college Tessa condivide la stanza del dormitorio con una terribile tatuata e pure lesbica il cui nome viene nominato meno di quanto vengano mostrate le tette e quindi non importa; la cosa importante è che grazie a lei conosce il sexy quanto una patata lessa Hardin, il ragazzo tenebroso ma dal cuore nobile che la inizierà e la allontanerà dalla madre opprimente: infatti, la sua vita era tranquilla ma avendo conosciuto Hardin la vita di Tessa si può riassumere solo con la parola dopo (after, nella madrelingua). Vabbeh, poi la trama è scontata.

Commento:

Questo film non mi è piaciuto perché se nel libro Hardin picchiava le persone, Tessa dava delle troie alle ragazze e poi troieggiava cornificando il proprio ragazzo, la madre le tagliava i fondi per il college e Landon era quasi l’amico gay di turno, almeno qualcosa succedeva; questo film è il niente totale. Secondo me, Anna Todd aveva scritto il primo libro da ragazzina e costretta dai fan a mantenere bassi gli standard per non deluderli o perché incapace si è ritrovata autrice di una saga il cui capostipite puzza de sterco; quindi, avendo la possibilità di rifarla utilizzando un media diverso ha deciso di dare un taglio secco ha tutte le putrescenze che aveva dato vita su carta… Il problema è che sono tantissime e che non le ha sostituite plasmando quindi un film vuoto. E poi, mi ha fatto ridere anche come ha cercato di levare il white washing che regnava nei suoi libri cercando di dare inclusività ai suoi personaggi dimostrandosi però ridicola e l’ipocrita che realmente è: Tristan è diventato donna perché secondo me c’erano troppi ragazzi indistinguibili, Landon ha perso la sua razza bianca coi meravigliosi occhi azzurri ed è diventato nero con la madre bianca, la bionda stronza ha perso lo stereotipo delle bionde troie ed è diventata bruna, la madre è molto meno isterica e infine Steph è lesbica; quindi, ora abbiamo dentro gli afroamericani, il mondo LGBT, più corpo femminile e maggior amore genitoriale. Un capolavoro!

La trama è sterile come avrete potuto notare e ci sono notevoli buchi all’interno di essa ma soprattutto il problema è la noia: dopo un’ora io ho smesso di prendere appunti e posando la testa sulle mani ho iniziato a guardare il film sperando che finisse il prima possibile. Durante la trama succedono più o meno le cose del libro ma molto edulcorate, After cerca di essere un esempio positivo mostrando come Hardin chieda più volte a Tessa se sia veramente sicura di perdere la verginità e poi lo fanno esplicitamente con il condom (ma ciò per creare un’immagine positiva del film è  inutile perché quando il ragazzo, ripeto il ragazzo, di Tessa la sta aspettando lei perde la sua verginità con Hardin). In pratica, il film ruota attorno a lui che cerca di essere carino con lei, loro che fanno softsex, loro che litigano e poi lei che parla a caso; sì, parlare a caso è la perfetta combinazione di parole per distinguere i dialoghi di questo film: le conversazioni sono sconnesse, si cade di palo in frasca, fanno citazioni letterarie a caso solo per dimostrare di conoscere la materia di cui parlano fallendo però miseramente e risultando ridicolo. E infine, parlando di trama, se fosse stata fedele al libro dovevo finire al seguente minutaggio: 1h28′.

I personaggi di quest’opera d’arte sono piatti, si riconoscono solo grazie all’aspetto e sono pure difficili da ricordare: meri involucri ovviamente di persone di bell’aspetto non hanno un linguaggio caratterizzante, un modo di fare unico o una mentalità speciale; sono comparse, pure i protagonisti. L’attore di Hardin, oltre a non collimare con le descrizioni fatte nel libro del personaggio neppure per la quantità di tatuaggi ( e ci credo: sarebbe piaciuto a molte meno ragazzine se fosse stato elitario come un super tatuato con il braccio tanto pieno di tatuaggi grigi da non mostrare la pelle rosa), non dà una grande prova recitativa cercando quindi di plasmare il proprio personaggio come un dark fallendo però miseramente per colpa della sua mono-espressione da pesce lesso; inoltre, Hardin dovrebbe essere un ragazzo minaccioso e l’attore ha meno massa di Tessa! Invece, l’attrice di Tessa non è nulla di particolare a livello estetico o recitativo, non influisce minimamente in positivo o in negativo sulla (mancata) riuscita del film.

In questo commento non troverete immagini prese dal film perché di solito tendo a riciclare in più articoli le immagini scelte per salvaguardare la memoria della piattaforma: durante le due ore di pellicola niente mi ha impressionato, perfino una qualunque serie anche televisiva può raggiungere le immagini proposte da After.

Fedeltà al libro:

After non è fedele al libro come ho già detto nelle righe antecedenti: i personaggi sono stravolti e addolciti nel carattere, molti eventi di violenza o sesso sono stati eliminati e perfino la trama è cambiata; se il libro finiva con un colpo di scena che capovolgeva la già flebile relazione tra i due, nel film il colpo di scena è a metà della durata e quindi Tessa ha tempo di dimostrare la propria stupidità e di rimettersi con quello stronzo di Hardin, distruggendo quindi la sequenza degli eventi originale e il motivo dell’esistenza del primo sequel letterario. Come già citato, molte scene vengono migliorate e vorrei porre l’attenzione su alcune per dimostrare quanto ridicola sia Anna Todd:

-Tessa nel libro va alla festa con un’acconciatura orripilante da bambina di due anni e un vestito lungo fino a dopo le ginocchia; nel film, l’acconciatura è diventata una coda di cavallo e il vestito ha una minigonna;

-Se Steph l’hanno fatta lesbica e Tessa si vergogna di svestirsi di fronte a Hardin perché ovviamente pensa le voglia mettere le mani addosso in quanto ragazzo avente impulsi sessuali verso le ragazze, per Steph non dovrebbe gli stessi problemi?? Anzi, Tessa è di mentalità retrograda, dovrebbe tenerla almeno a centro metri di distanza! Ma ovviamente no, senza un motivo giusto per mostrare quanto il film è scritto male;

-Tessa si sveglia nel cuore della notte a casa di Hardin e c’è Hardin che la fissa e che probabilmente l’ha fissata per ore, il tutto ovviamente con fare romantico alla Twilight (che almeno c’era un motivo e a Bella all’inizio era venuto un infarto, giustamente);

-Non è un cambiamento ma volevo metterlo lo stesso: con la lettera finale che chiude il film, hanno definitivamente confermato di non conoscere veramente Orgoglio e Pregiudizio.

Conclusioni:

Il film non ha motivo di esistere né come trasposizione cinematografica né come film a sé stante; è noioso e ripetitivo, come dicono tutti in rete esistono anche film di serie B con la stessa identica trama e lo stesso uguale livello recitativo. Non è una delusione perché il libro da cui parte puzza de sterco, ma a livello metaforico non è che sia molto migliore; sconsigliato, soprattutto sconsigliato agli adolescenti: in giro c’è roba molto migliore di ‘sto schifo noioso e scontato.

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