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Questo bellissimo film del 2009, diretto dal regista di Terminator e Titanic James Cameron e campione a livello mondiale di incassi (più di due miliardi), me lo sono rivisto stamattina a scuola.

Anche se è stato proiettato su un misero muro con una stecca di legno che tagliava in due l’immagine, anche se la qualità della visione era terribile a causa del videoproiettore vecchio e le luci che schiarivano il film, anche se il suono era in inglese e coperto dalle parole rumorose dei miei compagni di classe, devo dire che anche questa mia seconda visione del film mi ha costretto a pensare: E’ un Capolavoro.

Oltre alle mirabili creature e atmosfere offerte da Pandora (il pianeta alieno in cui è ambientata la vicenda) e alla cruda fortezza degli uomini, mi hanno colpito i seguenti tre temi:

il contatto uomo/natura; qui la natura è veramente sconfinata e la popolazione che abita Pandora, chiamata Na’vi, al posto di combatterla, come hanno invece fatto stupidamente gli uomini loro invasori, si connettono chimicamente a essa e agli animali tramite uno speciale legame neuronale della coda (i tendrilli): il contatto uomo/ambiente persiste in tutto il film, diventando quasi una simbiosi positiva e necessaria per la sopravvivenza del pianeta.

la visione della storia come uomo invasore  bianco/indigeni; la storia si basa su questi uomini della RDA che hanno comprato i diritti di sfruttamento del pianeta, ovviamente contro la volontà degli indigeni. Dopotutto, questa stupenda storia è assimilabile a ciò che accadde con la conquista delle Americhe: una cultura più forte cerca di sfruttare una più debole, anche se qui alla fine a soccombere non sono gli invasi.

contatto tra culture; un altro elemento portante del film è il contatto tra la cultura di Jake Sully e quella di Neytiri. Entrambi hanno il compito di studiarsi a vicenda, lui per capire i costumi e la lingua e convincere pacificamente il popolo dei Na’vi ad andarsene, lei per capire che razza di bestie sono gli uomini venuti dal cielo. Il passo più importante del film, sotto questo punto di vista, è ovviamente quando lui riconosce l’importanza della foresta, punto base della cultura indigena.

Bel film.^^