Batman: Arkham Knight, prime impressioni

Buongiorno! Oggi torno a parlare della serie videoludica Batman: Arkham, con l’ultimo capitolo finora uscito: Batman: Arkham Knight. Queste sono solo le prime impressioni, ho deciso che darò al titolo il beneficio del dubbio ancora per un po’. Diciamo che per ora sono più stizzito che entusiasta.

Batman: Arkham Knight si presenta come il sequel diretto di Batman: Arkham City, ambientato qualche tempo dopo nella città di Gotham presa d’assalto dalle tossine dello Spaventapasseri.
Titolo d’azione, Batman si muove nella città evacuata dai cittadini per fermare le scorribande dei criminali muovendosi nella sua Batmobile. In pratica, la storia principale si basa sugli alleati del Cavaliere Oscuro che devono fermare lo Spaventapasseri aiutato dal misterioso Cavaliere di Arkham; il tutto fermando gli altri supercriminali.

1) Che figata la Batmobile! Aggiunta in questo titolo, è un carro armato che corre per le strade falciando via qualsiasi pedone e oggetto che gli si pari davanti. Ottima per le battaglie adrenaliniche contro altri carri armati e per distruggere le macchine dei ladri che incontra lungo la strada. Poi ha una linea veramente cool.

2) Che grafica incredibile! La saga si è sempre distinta per una bella grafica ma qui si va sul realismo e su una cura dei dettagli veramente notevole! Basta osservare le due immagini che ho caricato, questo gioco è una vera visione per gli occhi.

3) La colonna sonora non delude mai. I suoni sono sempre stati importanti e anche qui alcune missioni sono rese più facili con un uso attento delle cuffie (ManBat per esempio). Ma il punto più bello è quando si entra nell’orfanotrofio e si sentono le tre note che ormai sono il ritornello della saga!

4) Un cast di personaggi veramente nutrito. Qui ci sono tutti quelli più famosi. Anche quelli morti. Anche le vedove e le gatte ladre! Poi ormai avrete capito che a me Poison Ivy piace molto e qui ha un ruolo principale nella trama, avendo uno dei migliori cicli di redenzione (anche se egoistica?) del franchise di Batman. Il peggiore? L’Enigmista, qui a differenza degli altri capitoli ha rotto troppo.

5) Il gameplay del Predatore nell’ombra è figo, ci sono molte stanze e molti spazi aperti in cui Batman può predare i criminali seminando il terrore. Tuttavia ho notato che i criminali ora rispondono molto più in fretta, con una IA molto migliore, anche se ciò pur rendendo difficile il gameplay secondo me lo snatura leggermente: dov’è finita l’aura di terrore che avvolge il Cavaliere Oscuro?

6) Non tutti gli strumenti sono indispensabili. Ho finito la storia principale senza trovare uno strumento, che se non avessi guardato una guida su Internet manco avrei notato durante la run Partita+. Questo è un dettaglio molto importante: è il primo videogioco della saga in cui non tutti i gears sono essenziali per finire la trama; anzi, lo strumento che mi mancava mi sembra più un’aggiunta inutile e overpowered a dirla tutta.

7) Le missioni secondarie. Il gameplay prevede un semi-openworld per cui le missioni sono sbloccabili con il proseguire della storia e si possono scegliere attraverso il menu. Molto bella. La mia preferita è senz’altro sbloccare le bombe perché ti permette di fare nuovamente guerriglia, solo con situazioni più difficili e con nemici più pericolosi.

8) DUE COGLIONI QUELLA FOTTUTA BATMOBILE! Secondo me hanno snaturato il titolo: la Batmobile è troppo presente! Va bene in alcune prove dell’Enigmista e per combattere stile guerriglia ma qui si va oltre! La prima e l’ultima prova dell’Enigmista è una car-race, e c’è un boss armato di trivella gigante che, se ti tocca, la macchina esplode. I comandi della Batmobile non sono così precisi, ci sono evidenti problemi con la telecamera che va letteralmente fanculo quando fai una curva e durante la fuga dalla trivella la telecamera si gira automaticamente verso di essa e non verso la strada da percorrere! E per condire il tutto, a parte quelle tre parti (almeno l’Enigmista è extra, mentre la trivella non è skippabile) non ci sono altre sessioni di gameplay con la car-race, rendendo il tutto frustrante perché non ci si può allenare per superarle.

9) La difficoltà è inadeguata. Ho giocato il titolo in difficoltà normale, quindi la base per sapere com’è. Ecco, a parte qualche punto tutto bene; a parte quella fottuta trivella: non è un problema di difficoltà, i comandi non rispondevano sia in difficoltà normale sia difficoltà facile. E la Partita+ a difficoltà normale è troppo difficile; perché non è una partita normale più difficile, ma ha la difficoltà ‘Nightmare of qualcosa’; vuol dire che se faccio Partita+ a difficoltà difficile è direttamente l’Apocalisse? Troppo difficile.

Ecco, queste sono le mie prime impressioni di Batman: Arkham Knight. Non so se farò mai una ‘recensione’ approfondita ma questo titolo pur avendo dei picchi positivi assoluti e delle idee molto interessanti, mi ha frustrato come solo altri pochi titoli sono riusciti a fare. Non credo lo finirò completo mai più. La parte della trivella è troppo frustrante e soprattutto obbligatoria.
A essere sincero Batman: Arkham Knight è stata una delusione, il peggiore della saga. Mi aspettavo così tanto, per poi ritrovarmi con un openworld che ricostruisce gli oggetti che la Batmobile distrugge, comandi da rivisitare e il nuovo arcinememico dimenticabile.

Voi lo avete giocato?

La mia recensione di Batman: Arkham Asylum: clicca qui.

La mia recensione di Batman: Arkham City: clicca qui.

La mia recensione di Batman: Arkham Origins: clicca qui.

Batman: Arkham Origins

Batman: Arkham Origins è un videogioco sviluppato da Warner Bros. Games Montréal basato sul supereroe dei fumetti della DC Comics Batman; si tratta del prequel della trilogia principale della saga videoludica di Batman: Arkham.

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Boss:
Killer Croc: il primo boss del gioco, è molto facile da battere perché basta capire la tattica anche se alla fine credo sia là che il prologo finisce: la lotta contro l’uomo mutato insegna come sconfiggere i nemici più resistenti con il pestaggio e finita la prova si viene a sapere degli assassini e si è pronti a viaggiare per la città.
Electrocutioner: non se veramente sia da considerare un boss perché è veramente semplice ma ci lascia anche d’altra parte un’arma tra le più importanti!
Deathstroke: secondo me è uno dei boss più difficili e nella modalità Storia+ praticamente impossibile da battere per la precisione assoluta che bisogna mantenere per parare i suoi colpi; boss importante, ci lascia un’altra arma molto versatile nelle Cacce da predatore invisibile e per gli spostamenti. Cosa interessante è che mi ha ricordato lo scontro con Ra’s Al Ghul di Batman Arkham City per la sequenza che di colpi che si attiva dopo un tot di energia persa.
Copperhead: assassina contorsionista e avvelenatrice, dovremo affrontarla nell’acciaieria Sionis. Facile, è importante per la trama ed è divertente da affrontare grazie alle continue contorsioni. Inoltre, i momenti di allucinazioni ricordano la malattia di Arkham City, anche se siamo inseguiti da un’ombra inquietante in questo capitolo.
Bane: prima volta che affrontiamo Bane. Per affrontarlo basta stordirlo tre volte, picchiarlo e prepararsi a scansarlo all’ultimo minuto più volte a sequenza, per non essere travolti. Più che per la battaglia, è importante per un evento parallelo al prossimo boss, che motiverà maggiormente Batman nella sua crociata.
Firefly: uno degli assassini incaricati di uccidere Batman e piromane folle, decide di prendere in ostaggio un intero ponte per assicurarsi le attenzioni del supereroe emergente. Quindi, una lunga battaglia contro gli scagnozzi è assicurata grazie a bombe nascoste in quattro punti, stanze in cui darsi alla caccia più sfrenata e reti elettrificate per velocizzare il pestaggio: di certo, non annoia. Inoltre, Firegly con il suo fuoco pur essendo facilissimo è molto intrigante e la devastazione di un posto tanto di passaggio in quel gioco è a dir poco sconcertante!
Bane: se la mente del crimine è Joker, Bane è sicuramente il male che più si è diffuso nella trama e nelle vicende private di Batman. Affrontabile a Blackgate per salvare il commissario Gordon dalla sedia elettrica, è qui che il vero Crociato di Gotham dà il meglio di sé grazie a un importante dilemma morale. Dilemma che lo porterà dalla rissa simile alla precedente bossfight a una caccia dove preda e predatore non capiamo chi siano nei corridoi della prigione. Molto ansimevola (mio neologismo credo).

Commenti vari scritti durante il gameplay:
– in una cella della prima prigione c’è un omaggio all’Uomo Calendario;
-i video sono lunghi e interessanti, ma molti di loro non si possono saltare anche se si muore;
-lo jet è figo ma ogni volta si impianta xD;
-dopo la morte si carica troppo lentamente;
-il mondo del Cappelaio Matto mi ha ricordato quello dello Spaventapasseri di Batman Arkham Asylum;
-molte volte attacco i nemici e il gioco deve ancora caricarli???
-Bane è ipocrita: dice di combattere da uomo e poi si droga per essere più forte;
-se un colpo si avvicina ai nemici senza colpirli non si ritraggono come invece in Batman Arkham City.

Commento generale:
Questo capitolo è molto bello ma non eccelso quanto i predecessori. Dico ciò perché la trama è bella e lunga ma non ha portato novità, le lotte sono le stesse di Batman Arkham City, i boss sono tutti fisici e dopo la prima volta non impegnativi, le armi troppo selezionate e poi loro: i bug! I bug o come cavolo si chiamano sono estenuanti, ti obbligano a fare ciò che vuole tu faccia il gioco, fanno comparire i nemici in ritardo, certe volte devo rifare le lotte (anche quelle dei boss) perché si blocca o non mi fa interrogare i tizi; una situazione veramente disagiante soprattutto perché lo ho comprato anni dopo il rilascio per PC e sapevo che per PS aveva gli stessi problemi non curati. Comunque, un pregio del gioco è l’ambientazione bella e dettagliata, anche se secondo me hanno invecchiato troppo la città e ringiovanito troppo Gordon; peccato che i bug blocchino pure i colori trasformando i lampioni in luce gialla o i capelli del maggiordomo in rossi, gialli e bianchi in pochi istanti.

Commento finale:
Lo consiglio perché ovviamente è bello, ma non è perfetto: preferisco il capitolo precedente anche perché le sfide di Batman per sbloccare armi sono troppo impegnative e ciò è esemplare per tutto il gameplay.