La sceneggiatura

Introduzione:

La sceneggiatura è una descrizione più o meno precisa, coerente, sistematica, di una serie di eventi, personaggi e dialoghi connessi in qualche modo fra loro. Possiamo considerare la sceneggiatura come un processo di elaborazione del racconto cinematografico che passa attraverso diversi stadi che vanno dall’idea di partenza alla sceneggiatura vera e propria.

Quali sono questi stadi? In ordine sono: il soggetto, il trattamento scalettato e infine la stesura della vera e propria sceneggiatura, molte volte accompagnata dalla creazione dello storyboard.

Quindi, potremmo dire che il cinema nasce da un racconto, proprio come un libro.

E quindi come la trama dei libri, la sceneggiatura ci appare e si svela nei nostri sogni?

Inoltre, la sceneggiatura è un lavoro di squadra. Personalmente, ho vissuto l’esperienza di collaborare con altri ragazzi nella stesura della sceneggiatura seguendo tutti i passi sopraelencati, grazie a una scuola di sceneggiatura, durante uno stage estivo di una settimana; qui parlo dell’esperienza, che consiglio anche solo per vedere il cinema con occhi diversi.

Il personaggio:

Elemento chiave di ogni sceneggiatura è il proprio personaggio protagonista, non può esistere film o romanzo senza un protagonista; nel cinema, inoltre, questa figura è rappresentata da una sola persona, che sia umana o figurata, e sono le sue azioni a dirigere il film.

Il personaggio protagonista è caratterizzato da tre elementi:

  • il FATAL FLOW, cioè il proprio punto debole, il suo tallone d’Achille e il tasto dolente che ne caratterizza l’indole o il fisico;
  • il NEED, cioè il bisogno che vive per sopravvivere, un obiettivo necessario per sopravvivere come nutrirsi, sentirsi amato e tutti gli altri diritti dell’umanità;
  • il DESIRE è il desiderio o l’ambizione, cioè una meta da raggiungere.

Il personaggio protagonista, inoltre, è caratterizzato da un conflitto interno, che lo divide tra uno dei tre elementi sopraelencati; il conflitto può essere sia esteriore sia interiore. Per esempio, in Indiana Jones e i predatori dell’Arca perduta, il conflitto esteriore potrebbe essere la ricerca di questa fantomatica Arca mentre quello interiore potrebbe essere la battaglia con la propria avidità innata come uomo ma che non dovrebbe avere in quanto archeologo.

Gli altri personaggi, invece, si dividono tra suoi alleati, alleati dell’antagonista e personaggi di servizio (servono da connessione durante la narrazione della trama). Ovviamente, il focus di maturazione deve essere posto sul protagonista o il film ha sbagliato a focalizzare lo svolgimento degli eventi.

La struttura di un film:

La narrazione del film si basa sul Climax, che rappresenta il percorso narrativo della pellicola. L’introduzione del protagonista avviene nel Set Up, mentre il vero snodo della trama avviene al PS1 (il punto di minimo) a circa un quarto della durata; a metà c’è il PM, accadimento che svela qualcosa o pone il protagonista in grado di affrontare la sfida o l’ostacolo; quindi, per la successiva mezz’ora i fatti procedono fino al secondo punto di minimo PS2 e la svolta verso la risoluzione finale (P). Alla fine, ci sono il CL1 e il CL2, che sono le risoluzioni del conflitto su vari livelli.

Questa struttura, come avrete capito, è resa per un film di due ore, ma alla fine può essere sviluppata anche proporzionalmente ad altre durate.

Il finale può essere: 

  • chiuso negativo, spesso usato nei film di denuncia;
  • finale aperto;
  • finale chiuso positivo, tipico delle commedie.
Abbiamo finito. Ciaone e alla prossima!^^

PS: Ora vi lascio alcuni link che potrebbero interessarvi.

Testimonianza del corso di sceneggiatura che ho frequentato presso Sentieri Selvaggi: qui

Testimonianza del corso di critica cinematografica che ho frequentato presso Sentieri Selvaggi: qui

Il racconto che ho scritto ispirato al corso di sceneggiatura: qui