VISIONI SENTIERI SELVAGGI: Susanna!

Questo film lo vidi anni fa, e all’epoca mi sentii terribilmente orgoglioso di stare guardando e apprezzare un film risalente al 1938. Ironico, visto che ora guardo roba che coincide con la nascita del cinema e mi sono sorbito Nascita di una Nazione. Beh, oggi mi sono rivisto Susanna!, per chi non lo avesse capito.

Che dire di Susanna!? Ha tempi comici stupendi, due attori protagonisti affiatati ed esilaranti, una sceneggiatura ben studiata e una regia semplice ma adatta al racconto. E poi Susanna indossa sempre abiti stupendi, eh.
Hawks confeziona quindi una storia di fraintendimenti e momenti comici, basati sia sulla situazione inverosimile o imbarazzante che viene a crearsi sia su dialoghi sferzanti e assurdi. A riguardo, come non citare la scena in cui mezzo cast finisce in prigione perché tutti pensano che tutti siano a letto a dormire?

E poi il micione è il leopardo più bellino della storia del cinema. Che gattone!

Cary Grant e Katharine Hepburn interpretano due persone intelligenti ma incredibilmente disattente, che insieme non fanno altro che combinare casini. Cary Grant interpreta uno zoologo e curatore di un museo alla ricerca del suo osso di dinosauro, bell’uomo ma che si ritrova a sposare una frigida in pratica perché non esce mai. Katharine Hepburn invece è un’ereditiera e la nipote della donna che dovrebbe sovvenzionare il museo, e ha un leopardo da accudire. Inutile dire che i due, da quando si incontrano, non si lasciano più anche per colpa delle innocenti trame architettate dalla ragazza (e che finiscono pure male, mai un successo).

Parliamo invece di cose interessanti.

Il prof ha usato Susanna! per parlare dell’introduzione dei personaggi principali, in particolare parlando dell’interesse amoroso del protagonista. Lo spettatore, anche a livello inconscio, capisce benissimo che l’iniziale fidanzata non può essere il vero amore per diversi motivi: ha i capelli raccolti, veste di scuro, è chiaramente frigida ed è interessata a lui solo per il lato cerebrale. Dall’altra parte la Hepburn è presentata mentre gioca a golf, vestita di scuro, capelli al vento, solare ed espansiva: la donna ideale, eh!
Poi vabbeh, ha parlato anche dell’establishing shot e dei primi secondi che rivelano un sacco, ma è roba minore.

E voi? Cosa ne pensate di questa perla della commedia americana?

Consiglio 5 film: Raiplay

Buongiorno! Con il rinnovo del contratto di lavoro fino alla fine di luglio, oggi vi saluto festante con una nuova Top5 del mese appena trascorso; nel titolo c’è Raiplay perché è lì che ho reperito quattro dei cinque film che sto per consigliarvi! Buona lettura.^^

Io quando ho finito il turno di lavoro a mezzanotte

Ladies in black. Deliziosa commedia australiana di formazione, è ambientata in Australia alla fine degli anni ’50 e parla del primo lavoro di una ragazzina presso il reparto vestiti di un centro commerciale. Sarò stato fuori target, ma vedere il primo atto del film mi ha commosso molto perché mi sono rivisto in lei anche se lei è donna, ha tipo 5 anni meno di me e ha colleghi molto più simpatici. Poi anche gli altri personaggi sono approfonditi, con la trama che pone l’accento maggiormente sulla vita di altre tre donne, tutte sue colleghe più mature.

In fabric. Presentato come un trhiller, lo definirei più un dramma a tinte gotiche. Dalla narrazione spiazzante per il twist a metà film, pone l’accento sulla condizione dei dipendenti sfruttati dai datori di lavoro. Inoltre, c’è la storia di questo vestito rosso maledetto, che porta con sé una scia di morte. Come colpo finale allo spettatore, la situazione nel negozio di moda in cui il vestito viene acquistato è… weird, vedere per capire. Grande montaggio e regia molto ispirata, con particolare attenzione allo sdoppiamento della persona attraverso specchi e superfici riflettenti.

Un gelido inverno. Drammone tutto americano che ha lanciato Jennifer Lawrence donandole la prima nomination all’Oscar, è un film veramente bello. Con una fotografia tristissima, una trama ancora peggio e rapporti interpersonali legati da sangue e onore, unito alla totale mancanza della tecnologia in un’America moderna ma povera, il film mi ha ricordato un western sotto mentite spoglie. Sarà che questi paesini sperduti tra le colline mi ricordano i villaggi di frontiera in cui i fattori difendono la proprietà a suon di fucilate?

Tutto può accadere a Brodway. Scoppiettante commedia con cast stellare che mi ha fatto ridere di gusto. Scoperta più che altro perché cercavo un film con Jennifer Aniston, è da vedere perché ha tempi comici perfetti, una trama semplice ma gestita bene con una narratrice onnisciente (la storia è un flashback) e continui commenti sui fatti avvenuti. Interessante anche come sia portato il tema del maschilismo, interpretato non da un uomo ma dal personaggio della nostra Jennifer! Io lo consiglio caldamente, è pure metateatro!

Notting Hill. Grande commedia inglese, ne ho parlato qui. Ovviamente non poteva mancare nella top5!

Qual è l’unico film che non ho guardato su Raiplay?

Ecco, siamo arrivati alla conclusione dell’articolo. Mi spiace solo che il post in cui annunciavo la mia laurea sia stato letto da pochi, ma sono contento del traguardo in sé. Ciaone e alla prossima!

I WeirDO: quando la quarantena fa parte della tua natura

I WeirDO è una pellicola taiwanese diretta da Liao Ming-Yi e uscita nelle sale cinematografiche italiane nel 2021; essa non è caratterizzata da un solo genere cinematografico, ma si ispira nella prima parte della narrazione alle rom-com mentre nella seconda parte ai grandi drammi di coppia.

Trama:

Un ragazzo e una ragazza. Lui, Po-ching interpretato da Austin Lin, soffre di un disturbo ossessivo-compulsivo che lo obbliga a lavarsi continuamente le mani. Lei, Ching incarnata da Nikki Hsieh, soffre di un disturbo ossessivo-compulsivo che la obbliga a coprirsi dalla testa ai piedi come se fosse in corso una guerra batteriologica. Per la società sono degli outsider, per il destino sono due anime gemelle che prima o poi devono incontrarsi. E, infatti, s’incontrano, dando vita a un bizzarro e complicato cortocircuito sentimentale…

Recensione:

I WeirDO è un film frizzante, astuto e ben studiato. Sa giocare bene con lo spettatore e sfrutta molto bene le manie dei protagonisti quasi come se esse stesse facciano parte del loro carattere e siano in grado di rappresentare da sole i personaggi: se nella prima parte sono simpatiche pulsioni incontrollabili che danno vita a stravaganti situazioni, nella seconda queste manie diventano difetti, caratteristiche da nascondere e stigmatizzare perché invalidanti a una vita chiamabile tale.

La condizione stessa dei protagonisti, entrambi affetti da microfobia, è fonte di numerose riflessioni e aiuta il pubblico ad avvicinarsi alla loro situazione: come loro sono costretti dalla loro fobia a rifuggire le folle e a proteggersi con guanti, mascherina e mantella, noi persone reali siamo costretti a causa del Covid e della situazione attuale globale a imitarli proteggendoci come meglio possiamo. Se da un lato è divertente vedere questi due sempre in mantelline e chini muoversi tra le strade o gli scaffali dei negozi, dall’altra questa stessa visione è dolorosamente simile alla nostra stessa condizione! E non perché si ha paura dei germi.

Inoltre, il finale espone chiaramente allo spettatore che non è importante chi sia nella coppia a cambiare ma che se il cambiamento non è seguito da un adattamento alle nuove esigenze, la coppia nonostante la fiducia reciproca e l’amore condiviso è destinata a sfaldarsi. Un messaggio universale racchiuso in una pellicola solo all’apparenza leggera ma con temi universali che la arricchiscono e la rendono importante, anche per le molte coppie costrette sotto allo stesso tetto per colpa del Coronavirus.

 I WeirDO è un film che colpisce lo spettatore anche per la narrazione  e le scelte con cui è stato pensato: sono continue le rotture della quarta parete con il protagonista attuale che dialoga con lo spettatore, informandolo delle sue decisioni e spiegandogli le motivazioni; a un certo punto è evidente un cambio di rotta degli eventi e di caratterizzazione dei personaggi che può lasciare basiti; ma anche la regia che propone sempre inquadrature originale atte ad evidenziare lo stato d’animo dei personaggi e la loro solitudine verso il resto del mondo.

Insomma, I WeirDO è un’ottima pellicola che gioca con lo spettatore e lo fa virtuosamente, dall’alto del suo progresso tecnologico: infatti, è stata girata con iPhone XS! Un ottimo esordio, per un regista che fino ad adesso aveva lavorato principalmente su cortometraggi.

Approfondimenti:

Se ti è piaciuta l’idea di vedere un film interamente girato con un telefono cellulare, non perdere anche uno dei primi video musicali girati allo stesso modo: Look at her now della cantante Selena Gomez e diretto da Sophie Muller.

Dieci film su Jane Austen

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Buongiorno a tutti!

Durante questi mesi ho letto e commentato Orgoglio e Pregiudizio e da quel punto mi sono interessato alle rappresentazioni in costume, arrivando a guardare diverse trasposizioni cinematografiche dei libri di Jane Austen. Quindi, in questa lista troverete film che narrano i suoi specchi di realtà letteraria oppure di strutture che si sono ispirate a quelle della libreria dell’autrice.  Ecco la lista!

La miniserie di Orgoglio e Pregiudizio

Orgoglio e Pregiudizio, (2005)

Alla ricerca di Jane

Persuasione, (2007)

Ragione e sentimento, (2008)

Emma, (1996)

Ragazze a Beverly Hills

Jane-Il ritratto di una donna contro

Amore e Inganni, (2016)

Il diario di Bridget Jones

 

Questa è la mia lista, cosa ne pensate? Avete forse visto alcuni di questi film? Per ora la mia trasposizione preferita è Amore e Inganni, mentre il film con la struttura derivata più bello è sicuramente Bridget Jones; Jane invece è un ritratto su pellicola su una giovane Jane Austen in procinto di divenire una celebre scrittrice. Li conoscevate tutti? Vi piacciono i film in costume? A me sì!**

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True lies: 5 motivi per vederlo

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Che dire?

Cult, capolavoro, perfezione nel genere azione!!!!

Motivo numero uno: Arnold Schwarzenegger
Arnold qui interpreta un uomo che si divide tra una carriera nello spionaggio e i tentativi di mostrare un’apparenza normale per non destare problemi alla propria famiglia. Tuttavia, questa scelta lo pone davanti a una moglie annoiata e a un possibile rivale in amore. L’attore riesce a contenere la sua forza per la prima parte del film mentre nella seconda, dall’accampamento in poi, i suoi muscoli si muovono senza tregua e con un’agilità inaspettata in uno dei grandi film d’azione americani.

Motivo numero due: Jamie Lee Curtis.
Jamie qui dà una prova di recitazione formidabile: passa dalla donna borghese annoiata e corteggiata alla spia in ascesa. Stupenda la scena della camera d’hotel, dove vediamo la donna interpretare una spogliarellista, mostrando un lato che nemmeno il marito sospettava. E i tempi comici sono perfetti, come quando nella fuga dall’accampamento nemico fa cadere la mitraglietta dalle scale. 

Motivo numero tre: la scena dell’assalto terroristico.
Di qualche anno precedente all’assalto alle Torri Gemelle, qui vediamo Arnold, che abbraccia la poetica del tipico eroe Americano, salvare la figlia e sconfiggere il terrorista. Una scena ricca di adrenalina dove alla fine è l’America a trionfare.

Motivo numero quattro: l’ironica doppia vita del donnaiolo.
In True Lies avviene una meta-narrazione: mentre Arnold nasconde alla moglie di essere una spia con la facciata dell’impiegato, Jamie viene corteggiata da un venditore di auto che si finge una spia! Questo tema percorre l’intera narrazione, fino alla conclusione del film con un ribaltamento delle dinamiche.

Motivo numero cinque: un mix di commedia e azione delizioso.
Se non l’avete ancora capito, True Lies è un perfetto mix tra commedia sentimentale e azione spionistica: Jamie e Arnold insieme lavorano benissimo, così come con il comprimario Tom Arnold. Al netto di una rappresentazione stereotipata dei terroristi, il film pur durando più di 2 ore intrattiene benissimo!

Commentino veloce:
Ciò che mi ha colpito maggiormente del film è sicuramente il gioco delle parti e delle apparenze: infatti, il protagonista indossa una maschera per ogni parte della sua giornata, arrivando a mentire alla sua stessa moglie, anche lei indossa più di una maschera.
Le sequenze d’azione sono favolose e fanno assomigliare il film a una fiaba col bollino rosso, in cui l’eroe è inarrestabile nel proteggere la famiglia e la patria. Uno degli elementi che mi ha comunque tenuto incollato allo schermo è sicuramente stata l’onnipresente ironia, che certe volte mi ha fatto pensare fosse anche una stessa parodia dei film d’azione.

Bellobellobello!!