La guerra dei mondi

Buongiorno, oggi desidero condividere con voi una riflessione o due riguardo al film La guerra dei mondi.

Ieri ho guardato dopo l’attività con gli Esploratori buona parte del film, ovviamente non è la prima volta che me lo guardo, e sono rimasto veramente colpito. Di La guerra dei mondi mi hanno colpito essenzialmente due elementi: la famiglia e il continuo senso di claustrofobia dovuta alla continua esposizione al pericolo.

Il protagonista è un padre single e divorziato, interpretato da Tom Cruise, che ha in custodia i due figli (il maggiore rompipalle e una bravissima Dakota Fanning); i tre devono scappare verso la salvezza quando l’America viene attaccata da aliena capaci di uccidere e di cibarsi di centinaia di uomini. L’arco narrativo di Ray, il nome del padre, lo vede avvicinarsi sempre di più ai figli anteponendo la propria salvezza e il loro amore verso di lui alla propria salvezza.

Fin dalle prime scene vediamo come il rapporto genitore-figli sia molto teso: il maggiore non lo sopporta e non lo ascolta, la piccolina nei momenti di tensione si rifugia nelle braccia del fratello e non del papino al suo fianco. Tuttavia, quando i figli capiscono la portata della minaccia aliena e del poco che comprendono, iniziano ad ascoltare il padre che dal canto suo arriva a minacciare una folla e rischiare il linciaggio per salvarli.

La scena finale, quando arrivano finalmente a casa della ex-moglie e la famiglia si riunisce, è molto commovente.

Il senso di claustrofobia, invece, inizia verso la seconda metà del film: all’inizio capiamo che ci sono gli alieni, vediamo come sono in grado di compiere stragi, ma è solo dal battello che comprendiamo che è impossibile sfuggirgli! Da quel momento, gli attacchi si fanno sempre più serrati, il terrore è sempre più mostrato nella popolazione e i danni sono sempre più ingenti. E’ da quel punto che gli alieni sono mostrati nutrirsi degli essersi umani, lasciando poi carcasse che tingono la terra e il cielo di rosso.

Da un punto di vista visivo e degli effetti speciali e di CGI, il film mi è piaciuto molto.

Credo che la scena più spaventosa sia quella nel seminterrato, quando la vedetta arriva; e qualche ora dopo gli alieni; e di nuovo un’altra vedetta. Sono scene come questa che mostrano la vera claustrofobia e il vero pericolo: infatti, sono assediati e perfino nel sonno vengono cacciati.

Comunque, la sceneggiatura è molto accattivante e ti spinge a proseguire la visione per capire se almeno lui sopravvivrà in un mondo in cui perfino le milizie vengono incenerite in un soffio; e poi per scorgere quali altri orrori Spielberg si sarà inventato.

Per concludere, io vi consiglio la visione di La guerra dei mondi, ci sono molte pagine (tra cui quella omonima di Wikipedia) e recensione che spiegano i dettagli più succulenti e i tecnicismi per cui questo film riesce a prendere l’attenzione dello spettatore. Io dico solo che per me varie scene confermano la metafora del Nazismo da parte del film!

Ciaone e alla prossima!