Sono giorni che sto subendo su FB una blacklash di gente limitata che vuole solo rompere i coglioni. Perché? Perché ho osato affermare (o commentare, vista la piattaforma) che la cantante (manco attrice) scelta per il ruolo è nera e i capelli rossi le stanno bene come la parrucca rossa sta bene a Nicki Minaj o a Cardi B.
Apriti cielo, gli stronzi sono arrivati.
Il mio punto di vista non parte dal razzismo ma casomai dall’essere un conservatore: Ariel è un marchio mondiale che tra poco compirà 30 anni, se non li ha già compiuti, comunque è dagli anni ’90. Ariel ha un’iconografia precisa: il rosso e il verde, rispettivamente dei capelli e della coda da pesce; poi che la modella fosse Alyssa Milano e che è bianca cambia poco.
Ma Ariel è passata alla storia come la scema che si è fatta quasi ammazzare per amore, una caucasica dai capelli rossi. Se andate a Disneyland, ne trovate a decine di Ariel bianche e con i capelli rossi, una identica all’altra.
Erano altri tempi, per una volta la Disney rispettava in minima parte la fonte letteraria ed è venuta fuori una sirenetta per bianchi.
Ora però non capisco perché stravolgere l’iconografia per un live action. Ricordandoci che raramente i live action sono stati successi strabilianti o picchi di critica. Anzi, i più recenti, quelli meno fedeli ai cartoni, quelli fatti per seguire le mode e i cambiamenti sociali, sono i peggiori.
Sono stanco di essere accusato su FB di essere prima misogino e poi razzista per le mie opinioni, che spiego sempre con calma e precisione. Da gente che offende e campa le peggio cose in aria, senza alcun esempio o ragionamento a supporto. Sono stufo che più persone vadano da me in massa per criticare quello che era un messaggio stupido e veloce, una semplice opinione scritta di getto.
Vogliono una principessa nera? Cerchino di favorire i registi di produzioni più piccole o di approvare i pochi cambiamenti che la Disney cerca di attuare (pur essendo non proprio favorevole alla creatività Disney degli ultimi tempi).
Perché stravolgere un personaggio vecchio, nato in altri tempi e come unica argomentazione dire che pure i neri possono avere i capelli rossi?
Allora rendiamo Elena di Troia un uomo, o il misogino e donnaiolo James Bond una donna, tanto…
Non ho sentito grandi clamori di approvazione per Achille nero. Dov’erano tutti i sostenitori quando la serie era in onda? Non era stata cancellata subito dopo proprio perché nessuno se la cagava?
Boh, sono stronzo io o so’ stronzi quelli. Io sono stanco comunque. Mi informo, leggo saggistica, sono intenzionato a studiare cinema proprio per discutere e avere ragione.
Perché io in questa discussione gli esempi li ho portati.
Eccome se li ho portati.
Mulan è rimasta cinese, non l’hanno fatta bianca o nera o celeste, e ha floppato lo stesso. Belle è identica al cartone. Idem Cenerentola, solo ancora più scema e svampita (oltre che aver copiato il film con Drew Barrymore). Aladdino ha la principessa che canta cose femministe e poi si lascia catturare senza batter ciglio. Il Re Leone non si sa bene se è un remake d’animazione o un live action.
E dal lato Classici Disney?
Frozen ha principesse bianche, Encanto non ha principesse. L’unica principessa nera è quella di La principessa e il Ranocchio, che lo è diventata tramite matrimonio.
Boh. Mi sa che tutti vogliono sta cantante solo perché è famosa ed è la beniamina di Beyonce. A me sembra solo marketing: finito il film, ai parchi rimarrà la Ariel bianca e nessuno ne parlerà più.
