Tutte le feste Tag

Buongiorno! Oggi finalmente torno con una tag molto carina, rielaborazione da quella condivisa nel blog amico Arcadia lo scaffale sulla Laguna qualche mese fa. Essendo appena passata Pasqua, mi sembra il periodo ideale: domande su opere letterarie, cinematografie o videoludiche a tema feste! Beh, dopo le spiegazioni iniziamo con la domande!

1. NATALE – una raccolta di racconti
Come non citare il bellissimo Il dominatore delle tenebre, che ha dato vita a una delle mie tag più amate dalla community? E che mi ha fatto fare una figuraccia, visto che nel banner avevo scritto Lovercraft al posto di Lovecraft!

2. EPIFANIA– un’opera con protagonista una o più streghe
Charmed è la risposta più ovvia, ma non la sola! Bewicthed, per esempio, è una sitcom celebre oppure Harry Potter è uno dei franchise cinematografici più amati di sempre in tale ambito. Chi scegliere? Vabbeh, le Charmed-Ones vincono sempre!

3. SANVALENTINO- un romanzo o un film con una bella storia d’amore
Non leggo molti romance e non posso nemmeno citare sempre e solo Il gladiatore (e no, non ha nulla a che fare col classico di Ridley Scott). Vado per il film The Holiday, commedia romantica natalizia che è un classicone nella mia famiglia! Cameron Diaz è la più simpatica, ma è il personaggio di Kate Winslet quello con cui si lega.

4. HALLOWEEN- un libro con la copertina nera
Boooh, diciamo un Dylan Dog?

5. 1MAGGIO- un libro o un videogioco che non hai finito
Per entrambi ho la risposta pronta: Moby Dick e Tomb Raider: Anniversary. Il primo l’ho droppato dopo poche pagine perché erano muri di testo in inglese, ed ero sempre sul dizionario perché il lessico era troppo specifico. Il secondo l’ho sfanculato alla fine, i comandi non erano abbastanza precisi per le ultime e frustranti sezioni di platforming.

6. FERRAGOSTO- un libro o un videogioco da completare tutto d’un fiato
Non so, credo che per me le letture più veloci siano i thriller. Avete presente quelli con il caso da risolvere, il/la detective o collaborante con la polizia che indaga? Ecco, quelli me li divoro in pochi giorni, impegni permettendo. Per i videogiochi, Batman Arkham: Asylum e City presentano trame molto dense e un gameplay trascinante, si completano molto facilmente e non annoiano mai.

7. PASQUA- un’opera con la narrazione sorprendente
Cito un qualunque film della mia lista di Film che ti fottono il cervello. Là roba per sorprendersi ce n’è. Comunque, anche la carriera di Dario Argento è sorprendente: passare dai cult anni 70′ a decenni di film al meglio mediocri è iconico.

8. CAPODANNO- un romanzo, un videogioco e un film che sono i capostipiti di una saga
Romanzo: Starcrossed, il mio grande amore del liceo. Videogioco: The Ultimate Doom. Film: lo Spider-Man di Raimi.

9. ONOMASTICO (JOLLY) – Un libro, un film e un videogioco in prima persona
Il libro è Hunger Games, durante la saga ci sono alcune riflessioni esilaranti; come quando Katniss capisce che perfino Peeta alla fine la vede come una stronza manipolatrice. Il film potrebbe essere il fallimentare Amsterdam, ma Le follie dell’Imperatore è molto meglio! E il videogioco… Scelgo il FPS Metro: Exodus, con i suoi terrificanti ragni enormi!

E siamo arrivati alla fine della tag. Molto semplice, concede libertà e una vasta gamma di titoli citabili. E voi? La continuerete nel vostro blog o preferite rispondere nei commenti? Ciao e alla prossima!^^



Le mie ultime partite a Doom: The Ultimate Doom e Doom2!

Buongiorno! Oggi torno a parlare di videogiochi e di Doom con le mie ultime mie partite: ho vinto la run di The Ultimate Doom a difficoltà Hurt me plenty, mentre su Doom2 ho provato la difficoltà Hey, not too rough. Due successoni!

The Ultimate Doom, Hurt me plenty:

Quando ho deciso di provare questa difficoltà, non mi ero reso conto che Hurt me plenty era la seconda più difficile del titolo (non conto Nightmare che è per lesionisti, fa risorgere i nemici).
Oramai conosco abbastanza bene le mappe di The Ultimate Doom e quindi pian piano sto scoprendo com’è il videogioco aumentando la difficoltà: infatti, i Doom classici con l’aumentare della difficoltà non solo aumentavano i danni ma pure i nemici e la loro quantità che avresti trovato nelle varie mappe.
Inizio a giocare e… Era difficile!
In pratica, ero sempre assalito, mi trovavo di fronte a vere orde di nemici e in più di un’occasione se non avessi salvato mi sarei ritrovato a dover rifare da capo l’intera mappa! Ciononostante, per i primi tre episodi i livelli erano fattibili, mentre il quarto era rotto: mai salvato così tanto come nel quarto episodio, mai morto così tanto!
Mappe più difficili?
E1M5 (Phobos Lab)
E4M1 (Hell Beneath)
E4M2 (Perfect Hatred)
E4M6 (Against Thee Wickedly)

Ma è stata una bella esperienza! Se vi ho confuso parlando di episodi, livelli e mappe, vi lascio su questo link il mio articolo più preciso sul videogioco.^^

Doom2, Hey, not too rough:

La mia esperienza con Doom2 non è cambiata: sono più bravo a battere i nemici e a studiare l’ambiente, ma continuo a perdermi nelle mappe. A differenza di The Ultimate Doom, Doom2 è un labirinto di palazzetti e corridoi; e per rendere il tutto più distraente, ci sono pure le trappole ambientali.
A me l’alta varietà di nemici poi non è che garbi moltissimo, tra l’altro.
In pratica passo i minuti a girovagare, con nemici facili da uccidere ma senza capire dove andare. E ovviamente se per miracolo becco l’uscita, col cavolo che torno indietro per prendere colpi e vita eh!
Boh, forse sono incapace io, ma avrei reso le mappe meno labirintiche o almeno con meno palazzetti da esplorare.

E voi? Avete giocato a questi titoli? Oppure ho parlato arabo tutto il tempo?

Fobo e Deimo: quando l’Amore si unisce alla Guerra

Se vi cito Fobo e Deimo, voi a cosa pensate? A nulla? Ok. E se vi dicessi Φόβος e Δεῖμος? Sì, sono letteralmente Paura e Terrore, i bei figli di Afrodite e Ares!

Nella mitologia classica:

Fobo e Deimo sono stati citati da due soli autori: Esiodo e il mitico Omero.
Esiodo, nel suo poema Teogonia, afferma che Fobo e Deimo «agitano le folte schiere degli uomini nella guerra paurosa con Ares distruttore di città».
Omero invece li cita spesso nell‘Iliade dove accompagnano il padre sul campo di battaglia. Inoltre, Fobo è raffigurato sullo scudo di Agamennone accanto alla Gorgone (associazione interessante tra l’altro, Medusa è legata al rimorso).

Entrambi gli autori concordano che siano figli di Afrodite e Ares, dell’atto sessuale e dell’atto dell’uccisione. Figli degli istinti animali residui nell’uomo, se vogliamo.

Nella cultura moderna: Doom!

Eh già! Sono riuscito a collegare il videoludico franchise horror alla mitologia classica! Ma come? Premesso che Doom fa indubbi riferimenti alla mitologia cristiana e alla Bibbia, gli autori di Doom hanno ambientato i primi due episodi di The Ultimate Doom sulle due reali lune di Marte: Fobos e Deimos!
Sì: il marine deve affrontare uno degli orrori più grandi che hanno minacciato l’umanità su lune che prendono il nome da divinità che incarnano esse stesse questi orrori! Geniale, no?

E voi? Conoscevate questi figli di Afrodite? Che idea vi siete fatti della dea dai mille figli? Meglio lei o Echidna?
Ma soprattutto, finalmente sono tornato a parlare di mitologia! Grande ritorno.^^

I videogiochi di oggi sono inutilmente complessi

Buonasera! Oggi torno a parlare di videogiochi con una riflessione che ogni tanto cito nei commenti: la complessità dei videogiochi di oggi, che comporta spesso alla legnosità dei comandi.

PREMESSA

Io sono cresciuto in una famiglia che non ha mai speso particolarmente per il lato videoludico della vita, la PlayStation era una possibilità a cui avevo accesso solo a casa di amici. Per anni ho sempre avuto dei bei videogiochi semplici, credo mai coetanei della generazione di console dell’epoca.

Prima un CD per colorare disegni Disney, poi un altro con una serie di minigiochi. Nel vecchio computer mi ricordo che avevamo installato 3 videogiochi: una serie di Flipper (di cui mia mamma era una fiera fan), Ken’s Labyrinth (un clone di Doom ma più cruelty-free) e il primo Prince of Persia; per farvi capire di quale PC sto parlando, per farli andare dovevo copiare i codici su quelle schermate criptiche di codici.

Con il passare degli anni ci siamo trasferiti al PC sotto alle scale (l’altro ha resistito per qualche altro anno) e là ho passato l’infanzia a guardare mio papà giocare Doom2, mentre io provavo principalmente i giochi Harry Potter.
La mia prima console è stata un NintendoDS, per cui potete capire quanto fosse semplice nelle interazioni. Anche anni dopo, con il mio PC personale, ho sempre scelto titoli belli da vedere ma senza troppe cose complicate.

Potete capire quanto io sia legato alle cose immediate, senza legnosità varie anche a costo di una grafica e una giocabilità più semplice.

RIFLESSIONE

Con la mia PS4 sto provando tutte quelle saghe di cui ho tanto sentito parlare: l’ultimo capitolo di Batman: Arkham, Doom, Marvel’s Spider-Man, God of War, One Piece: Pirate Warriors e ora Assassin’s Creed: Origins.

Ma una domanda spesso mi viene spontanea: se non lo sai fare, perché me lo proponi?

Peter che si blocca sotto a un porticato non capendo cosa sia aria e cosa sia muro. Peter che non schiva i colpi perché alcuni sono troppi per il gioco da segnalare. Kratos che non capisce la direzione verso cui saltare. Kratos che viene colpito anche se schivo. Bayek che sale sul cammello al posto di frugare nelle giare. I nemici che vedono la Batmobile anche quando dovrebbe essere coperta. La telecamera che va a farsi benedire, questo in molti titoli. E molto altro.

Sulla mia fidata PS4 i titoli che rigioco più spesso sono quelli di Doom. Perché? Semplicemente perché nella loro semplicità sono meno legnosi, non si irrigidiscono in azioni superflue, non hanno sette azioni diverse per lo stesso tasto! The Ultimate Doom è un bel gioco in pixel art, Doom2016 ha come unica interazione il tasto R3 del joystick.

Per anni gli utenti hanno comprato i videogiochi più semplici e per i tempi odierni obsoleti. Io stesso trovavo lo Snake nel Nokia di mia mamma una delle cose più divertenti (e manco ci giocavo spesso, mia mamma era contraria). E ora? Escono titoli che occupano un fottio di memoria, hanno mille features diverse e la metà delle volte diventano snervanti.
Io non credo che rigiocherò God of War, mentre Pokémon Platino l’ho rigiocato numerose volte!

CONCLUSIONI E SALUTI

Non capisco. E’ veramente necessario avere mille cose diverse per un videogioco? Sono io all’antica? Sono il primo a dire “Wow, sembra di vedere un quadro o un film!” ma se poi muoio perché non mi prende i comandi… Che senso ha?
Boh, ditemi la vostra se siete videogiocatori di qualsiasi tipo (va bene pure il Solitario eh). Un saluto e a dopodomani.^^

The Ultimate Doom: hey, not too rough!

Buongiorno a tutti, vi saluto dal mio letto di dolore con un mal di schiena incredibile: lunedì e mercoledì ho fatto due doppi turni che mi hanno stroncato; lunedì ho lavorato quasi 9 ore quando di contratto ne ho solo 4, ma almeno sono pagate come supplementari.

Oggi, dopo aver discusso di un episodio di Charmed a tema The Sandman, torno a parlare di horror e di videogiochi con The Ultimate Doom!
Questa volta, però, in una nuova ottica avendo provato la difficoltà Hey, not too rough. Un nuovo grado di difficoltà, per veri appassionati.

Introduzione mirabolante a parte (chi gioca a Doom si sarà fatto una grossa risata), Hey, not too rough è la seconda difficoltà più facile, quella che scegli quando inizi a prendere confidenza.
Ma il dettaglio interessante è che The Ultimate Doom, un po’ come Batman: Arkham City, è un videogioco che all’aumentare della difficoltà aumenta il numero di nemici presenti nei vari livelli; e quindi il gameplay è totalmente diverso ogni volta che si decide di cambiare.

Giocare a The Ultimate Doom con questo grado di difficoltà nei primi tre episodi (ricordo ai lettori che il videogioco in questione è suddiviso in 4 episodi contenenti ciascuno 9 livelli) non sono quasi mai morto, mentre le infamate sono arrivate con il quarto episodio. Livelli difficili e snervanti. Ma ce l’ho fatta.

Come gameplay non ho notato subito grandi diversità se non in due casi.
Nell’ultima mappa del primo episodio, dove vengono introdotti i Baroni dell’Inferno, nell’area di inizio ci sono i Pinky Demon.
E ile sfere di fuoco degli Imp sono più veloci, ma in generale i danni sono maggiorati e le munizioni che riforniscono risultano decisamente inferiori.

Tornando alle mie morti, posso affermare con soddisfazione di essere morto per la prima volta solo alla fine del secondo episodio, alla Torre di Babele contro il Cyberdemon. Quindi, durante il primo e il terzo episodio non sono mai morto.

Il discorso cambia con il quarto episodio, ritenuto da tutti il più infame per la presenza di lava in abbondanza e ondate cattivissime di nemici. Infatti, soprattutto durante la terza mappa (Sever the Wicked) e la sesta mappa (Against Thee Wickedly) sono morto svariate volte, anche a causa del Cyberdemon presente in entrambe le mappe.

Ecco, si potrebbe dire che il Cyberdemon sia la costante delle mie morti: è presente in tutte le mappe in cui sono schiattato più spesso!

E siamo giunti alla fine dell’articolo. Per quando uscirà spero di non fare il terzo doppio turno della settimana, ma non lo so. E voi? Cambiate spesso la difficoltà ai videogiochi? Preferite una sfida totalizzante o un passatempo molto tranquillo?
Io da quel che vedo sono più per il tranquillo, ma giocando sempre agli stessi titoli ogni tanto provo ad alzare il grado di difficoltà.

Ciaoo!^^

Doom a confronto: The Ultimate vs 2016

Buongiorno a tutti! Oggi torno a parlare di videogiochi horror e lo faccio tornando a uno dei franchise più ospitati sul blog negli ultimi tempi: Doom! Infatti, metto a confronto il cult del ’95 con il capitolo del 2016!

Atmosfere e combattimento

I due videogiochi sono diametralmente opposti nella natura e nella fruizione, possiamo dire che gli unici legami siano i mostri e la natura First Person Shooter.

The Ultimate Doom è un titolo esplorativo basato sul key-hunting e la soluzione di intricati labirinti, combattendo nel frattempo contro diversi nemici; l’atmosfera che si crea è molto calma, è possibile riconoscere e prepararsi all’assalto nella nuova area da esplorare attraverso il riconoscimento del verso dei nemici e lo studio della mappa è indispensabile per capire i segreti e trovare l’uscita.

Doom 2016 invece è un gioco d’azione molto più splatter, non è il Doomguy che va ad affrontare i nemici sparsi nel livello ma sono i nemici che lo assalgono in numerose orde, con l’intento di non farlo avanzare. Qui la trama è molto più preponderante e quindi i livelli assumono una continuità che limita di molto la differenziazione delle mappe. L’atmosfera generale è sicuramente più soffocante, dove il terrore dell’ignoto è sostituito dall’orrore della violenza.

Mostri

The Ultimate Doom, assieme a Doom 2, è il padre di quasi tutti i mostri più famosi del franchise per cui Doom 2016 contiene tutti i demoni apparsi nel primo capitolo e quasi tutti quelli del secondo con l’eccezione dell’Aracnotron.

The Ultimate Doom ha una relativamente bassa diversità di mostri e sinceramente lo preferisco per questa caratteristica: semplice, senza troppe sorprese e basato sull’esplorazione di mappe capibili. Il mostro che preferisco di questo capitolo è sicuramente il Cacodemone, sempre piaciuta la sua figura piena di colore e facile da vedere.

Doom 2016 come ho accennato ha una leggerissima sovrappopolazione e diversità di demoni rispetto al capostipite e ciò è gestito benissimo: i mostri vengono introdotti man mano creando una bella costruzione della difficoltà; alla fine, soprattutto per il Pinky Demon, ci sono quasi dei miniboss a fine livello oltre ai Boss convenzionali. Demone preferito di questa versione? Il Mancubus.

Armi e potenziamenti

Tra i due titoli, a parte qualche differenza (per esempio, la doppietta), le armi sono rimaste pressoché identiche; sono cambiate le caratteristiche.

In The Ultimate Doom le armi comprendono la pistola di partenza, il fucile a colpo singolo ottimo per mirare, la mitragliatrice per colpi veloci, il lanciarazzi, la motosega per i nemici più stupidi e le due armi al plasma: il Plasmagun e il Big Fuckin’ Gun! Sono armi semplici adatte a uno stile di gioco calmo ed esplorativo, dove è più facile essere sorpresi a morte dai nemici che non riuscire a reggere l’orda. I potenziamenti seguono questo ragionamento: l’invisibilità rende parzialmente invisibili, poi c’è l’imbattibilità, il berserk che aumenta la forza dei pugni e i potenziamenti per la vita e l’armatura.

Come avrete capito, Doom 2016 è molto più caciarone e d’azione e ciò si nota sia nelle armi sia nei potenziamenti. Ci sono più armi, che fanno molti più danni e devastano i corpi nemici; e poi i potenziamenti sono maggiormente rivolti allo sterminio dei nemici che alla sopravvivenza del giocatore! Le innovazioni più particolari sono sicuramente il Cannone Gauss (un’arma capace di sventrare numerosi nemici in un colpo solo) e la motosega, ora non più un’arma semplice ma una one hit KO che taglia i mostri a pezzi.

Impegno emotivo e difficoltà

Doom 2016 è un videogioco che unisce l’azione al gore ed è molto stancante, anche perché a differenza dei primi videogiochi è caratterizzato da pochi livelli ma molto lunghi (e non credo ci sia il salvataggio per interromperli a metà o non me ne sono mai accorto). In Doom 2016 il giocatore vede gente veramente grossa e cattiva corrergli addosso per spaccargli il collo, e nemici da tutti i lati; il videogioco è pensato per indurre il giocatore a non stare mai fermo e tranquillo. Oltre a ciò, i Boss sono sempre a fine livello rendendo quelle battaglie anche frustranti, perché arrivato finalmente a fronteggiarli personalmente sono sempre troppo stanco.

The Ultimate Doom, invece, è un’esperienza cumulativa di quasi 40 livelli sicuramente più piccoli e più gestibili, con nemici che il giocatore va ad affrontare. Poi trovo le musiche sempre molto rilassanti da ascoltare. La difficoltà è minore forse perché essendoci meno nemici il giocatore riesce ad adeguarsi e ambientarsi molto meglio. Ecco, forse solo i livelli del quarto capitolo sono infami, ma per il resto l’ho sempre preferito.

Conclusioni

The Ultimate Doom e Doom 2016 sono entrambi videogiochi che offrono tantissimo al giocatore, il primo in pixel art e l’altro con la grafica tipica dei tempi più recenti. Secondo me si adattano perfettamente a due spiriti di approccio diversi; per esempio, Doom 2016 è utile per scaricare lo stress e urlare contro il demone di turno mentre lo strappi in più pezzi, è molto catartico.

E voi quale preferite? Vi ricordo che ho trattato i due titoli nel blog e qui sotto vi lascio i link agli articoli, ora vi saluto e vi dico solo questo: forse da maggio inizio a lavorare. Ciaone a tutti e alla prossima!^^

La mia opinione su Doom 2016, qui.

La mia opinione su The Ultimate Doom, qui.

La mia tag a tema, qui.

DOOM_20210504141554

The Ultimate Doom: nuova run

Buongiorno!
Oggi torno con The Ultimate Doom! Un breve articolo per celebrare questo grande gioco!
Recentemente ho terminato la seconda run completa del titolo sempre a difficoltà irrisorie per esplorarlo bene. E devo ammettere che anche questa partita si è rivelata ricca di tensione e divertimento!
I miei episodi preferiti sono il primo perché ha i demoni più facili da sconfiggere e il terzo perché… Beh, l’Inferno ha ambientazioni veramente originali e oniriche!
Devo ammettere che nel quarto e ultimo episodio ho avuto problemi a muovermi sulle passerelle: il ‘salto’ a velocità normale non raggiungeva la piattaforma desiderata! E se balzavo il livello perdevo l’armatura e le armi accumulate fino a quel momento! Per fortuna il Gruppo FB a tema (Doom Italia) mi ha saputo aiutare prontamente e ho concluso con successo la run!

Se volete sapere approfonditamente cosa penso del videogioco, cliccate sul reblog e andrete all’articolo! Ciao e alla prossima!^^

Il Blog di Tony

The Ultimate Doom è un videogioco First Person Shooter uscito nel 1995 nei negozi, di genere horror tra la fantascienza e il fantastico religioso.

Trama (dalla Wiki di Doom):

Il giocatore indossa i panni di un marine spaziale, deportato suMarteper aver assalito un superiore che gli aveva ordinato di sparare su civili disarmati. Nei libri dedicati aDoomsi fa riferimento a “Flynn Taggart”, e più in generale viene indicato con il termineDoomguy(letteralmente “tizio di Doom”). Costretto a lavorare per laUnion Aerospace Corporation, il protagonista viene inviato ad indagare su un terribile incidente avvenuto in esperimenti militari sul teletrasporto tra le due lunePhoboseDeimos: orde di mostri hanno cominciato ad uscire dai portali di teletrasporto, e il satellite Deimos è sparito. Il personale residente su Phobos, inoltre, è stato trucidato o trasformato inzombie. Una volta arrivato alla base su Phobos il giocatore è lasciato all’esterno per mantenere le comunicazioni con Marte…

View original post 808 altre parole

Rigiocando Doom2016

Buongiorno!

Oggi ho splendide novità da condividere: ho superato l’esame di inglese e ho iniziato la progettazione per la scrittura della tesi! Il prof mi ha fornito i testi base e tesi di argomento simile alla mia per capire come schematizzare il tutto, mentre mi ha indicato quali calcoli svolgere quando avrò tutti i dati a mia disposizione.

Sono elettrizzato! Finalmente la fine del tunnel inizia a mostrarsi!

Comunque, non ho scritto questo post solo come blog personale: oggi torniamo a parlare di videogiochi!

Ho deciso di tornare a parlare di Doom2016 perché recentemente l’ho rigiocato, ma a difficoltà maggiore della precedente: Fatemi male, che equivale a difficoltà normale.

Rigiocare a Doom2016 conoscendo i livelli mi ha permesso di esplorare molto meglio le varie mappe e gestire le orde di nemici. Ma credo che il miglior gioco l’ho svolto con le scelte strategiche: quali modifiche applicare per prime alle armi e come gestire i potenziamenti armatura/armi/vita durante il gameplay.

Secondo me i livelli a difficoltà Fatemi male più difficili sono due: la Fonderia e Argent D’Nur! La Fonderia perché è uno dei livelli iniziali e quindi con poche armi è arduo superare i soldati posseduti & gli Hell Knights; Argent D’Nur perché è l’ultimo livello e il gioco ti fa affrontare qualunque mostro a sua disposizione.

E i boss? Credo che l’ordine di difficoltà non sia cambiato: i più facili sono i Guardiani (forse per il numero di volte a cui ho rigiocato il loro livello), poi il Mastermind (il boss finale) e infine quel terribile CyberDemon (il primo boss tra l’altro)! So che tutti dicono che il CD sia il più facile, ma a me il suo schema di gioco proprio non entra in testa!

Invece, anche per chi inizia ora a giocare, ora desidero condividere con voi le modifiche alle armi più utili per un gioco semplice e antistress:

  • Fucile a pompa: bombe a grappolo;
  • Fucile al plasma: bomba stordente;
  • Lanciarazzi: raffica ricercante;
  • Cannone Gauss: modalità assedio;
  • Mitragliatrice: mai usata.

E per giunta, con questa run ho appurato di essere effettivamente migliorato perché sono riuscito a concluderla morendo pochissimo (perlopiù morti ambientali, porca vacca) pur giocandola a difficoltà maggiore di quanto precedentemente provato e ho pure sbloccato alcune Rune mai sbloccate prima!

E voi? Vi capita mai di rigiocare a videogiochi conclusi in precedenza? A me sì, sono una persona molto ripetitiva; al computer giocavo un sacco alla saga di Batman Arkham e One Piece Pirate Warriors 3, per non parlare dei Pokémon eternamente rigiocati su Nintendo!

THE DOOM SLAYER’S COLLECTION TAG

Buongiorno! Ormai Halloween si avvicina sempre più e quindi oggi propongo un post a tema orrorifico, ma anche videoludico: una tag su Doom, sul cofanetto che comprai qualche mese fa contenente i primi quattro videogiochi della saga escluso però il 64.

Questa tag è molto semplice: userò i titoli dei quattro capitoli più alcune caratteristiche di ciascuno, per dare anche una facile descrizione della mia esperienza di videogiocatore usando come risposte fonti non solo i videogiochi. Ovviamente, chi vorrà potrà rispondere alle domande nei commenti del mio blog o nel proprio blog.^^

Cominciamo dalle domande:

  1. Doom Slayer Collection, la prima raccolta importante di cui ti ricordi
  2. The Ultimate Doom, il primo capitolo di una saga iconica che ami
  3. Doom 2, un videogioco che colleghi a tuo padre
  4. Doom 3, un videogioco che colleghi a tua sorella
  5. Doom 2016, un acquisto indotto dai consigli ricevuti
  6. Torre di Babele, un videogioco o un film di cui hai tanto sentito parlare prima di provarlo
  7. Torre Argent, l’opera che hai amato ma che ha un dettaglio che odi
  8. Pinky Demon, il nemico più difficile da sconfiggere ma non boss
  9. Rune, il libro di cui ha volutamente saltato pagine durante la lettura
  10. La terra dei giganti, il videogioco in cui vi siete persi
  11. Cybermancubus, un’aggiunta al franchise divenuta iconica e che ami
  12. Cyberdemon, il boss o villain più iconico
  13. Spider Mastermind, il boss o villain più bistrattato nel franchise
  14. I corridoi di Marte, il film o videogioco che ti ha trasmesso più ansia
  15. Doom Slayer, il personaggio protagonista più temerario e misterioso

Quindi, proviamo a dare qualche risposta:

1. Doom Slayer Collection. Su questo vado sul sicuro: Nightmare, il cofanetto con tutta la saga originale completa da primo al settimo, esclusi il cross-over e il remake. Questa saga mi ha dato tanto e pure col blog si è prodigata, regalando alcuni miei commenti sui film il cui apprezzamento mi ha incoraggiato a proseguire con la mia passione per il cinema.

2. The Ultimate Doom. La mia nascita, potrei dire, ma non sono cotanto vanesio. Allora rispondo con Harry Potter e la pietra filosofale: all’epoca ero in fissa anche se ormai la saga & l’autrice omo-transfobica mi sono leggermente scaduti.

3. Doom 2. Beh, qui mi sono bruciato la risposta; io mi ricordo i pomeriggi passati a guardarlo giocare a Doom 2, fino a farmi venire il mal di testa. Ora direi gli scacchi, anche se quelli analogici e quindi non elettronici.

4. Doom 3. Idem, ma per fortuna mia sorella gioca ancora e quindi direi un qualsivoglia gioco horror o azione/avventura, anche se ogni tanto noto nel suo schermo schermate che variano in molti generi.

5. Doom 2016. Le carte di Yu-Gi-Oh; ci giocavano i miei amici e quindi iniziai anche io. Ora non li sento più e non uso più nemmeno le carte.

6. Torre di Babele. Un qualsiasi film con la splendida Marylin Monroe, ecco diciamo Gli uomini preferiscono le bionde o Quando la moglie è in vacanza o Come sposare un milionario.

7. Torre Argent. Spoilerando la mia futura recensione, Spider-Man, il videogioco per PS4 uscito di recente: molto bello ma la telecamera spesso va dove vuole (in angolazioni di ambienti stretti) e i movimenti sono legnosi soprattutto quando ci si muove sui tetti.

8. Pinky Demon. Gli spettri in Pokémon Mistery Dungeon Esploratori del Cielo, quando attaccano dai muri solo alcune mosse possono ferirli e quindi possono essere incredibilmente fastidiosi.

9. Rune. Ez, quel gran mattone de Il signore degli anelli; porca zozza, già mi so’ sorbito 1000 pagine per arrivare alla fusione dell’unico anello, ora altre 500 per liberare la Contea? STICAZZI!

10. La terra dei giganti. Alcune mappe di Doom 2 erano infami forte quindi dico una di quelle.

11. Cybermancubus. Vale Jason per Venerdì 13? Dopo un film si parla già di franchise?

12. Cyberdemon. Dracula in ogni sua forma, tranne quella di Dario Argento, oppure un qualsiasi villain dalla trilogia di Sam Raimi di Spiderman.

13. Spider Mastermind. Giovanni, in Pokémon Giallo: lui si è dato un gran da fare per mettere in piedi l’organizzazione, stava per raggiungere i suoi scopi e poi un moccioso di dieci anni gli manda all’aria i piani; e lui poi da gran signori ci permette pure di sfidarlo per la Lega! Poveretto.

14. I corridoi di Marte. Shining: chi conosce sa, chi non conosce è un ignorante.

15. Doom Slayer. Michael Myers non nei singoli film ma giustamente nell’intera saga originale (dal primo al sesto senza capitoli ignorati dal canone, tranne ovviamente il terzo) perché è il protagonista, il simbolo, della saga e di lui sappiamo veramente poco.

Eccoci alla fine, da quanto era che non pubblicavo una tag? Troppo tempo. Sperando che vi piaccia e che riusciate a captare tutti i vari riferimenti che ho fatto ai quattro Doom Games, vi saluto. Come al solito, qui sotto trovate qualche link interessante ai miei post. Ciane e alla prossima!^^

Recensione di The Ultimate Doom: qui

Recensione di Doom 2: qui

Recensione di Doom 3: qui

Recensione di Doom 2016: qui

Commento di Pokémon Giallo: qui

Commento di Nightmare: qui

Sentitevi liberi di partecipare. Ciaone e alla prossima!^^

10 film con i morti viventi

Buongiorno!

Oggi torniamo all’elemento orrorifico con una lista contenente 10 titoli con i morti viventi, chiamati anche modernamente zombie. Questa lista come le altre è stata decisa dal mio pubblico tramite un sondaggio sul mio profilo austindove_blog98, per cui se non mi seguite là, fatelo presto.^^

Quindi, bando alle ciance: prima vi lascio un piccolo approfondimento sulla figura del morto vivente tratto dall’interessante guida ai film horror che ogni tanto uso come fonte, e poi alla lista effettiva!

[…] Ma il ritorno dei morti è forse ancora peggiore. E’ quasi il culmine dell’orrore. Il rianimarsi di un corpo e l’orribile miracolo necessario perché questo avvenga implicherebbero, infatti, la fine del mondo così come lo conosciamo. […] Molti film sui morti viventi non sono interessati né alla scienza né alla magia né alle cause che potrebbero portare il nostro universo verso la distruzione. Virus, macchie solari, rifiuti tossici: i motivi per cui i morti rivivono nelle pellicole più recenti sono intercambiabili e spesso liquidati in una sola battuta. Sono il sangue, le interiora e il terrore a guidare il racconto. […] Sono film che violano i corpi allegramente e in cui le persone sono fatte a pezzi come è fatta a pezzi la normalità. Nulla è sacro e non c’è alcun dio. […] Ci spingono a confrontarci con il nostro lato peggiore: ci mostrano il disfacimento di orribili zombi e quello di una società che si nutre di se stessa, convinta che i film sugli zombi cannibali siano solo intrattenimento…

Questa introduzione all’argomento secondo me ci fornisce numerosi spunti di riflessione ed esplicita come molte volte sono questi film ad avere le migliori tematiche politiche e sociali, come dimostrano i cult di Romero. Tuttavia, i film che ho raccolto io non sempre mostrano questo orrore ma invece stravolgono la simbologia del mostro per mostrare qualcosa di nuovo e poetico, mentre in altri la mattanza è assicurata!

L’alba dei morti dementi. Iniziamo con il botto! La trilogia del cornetto è un trio di film diretti da Edgar Wright e interpretati da Nick Frost e Simon Pegg e questo è il primo: una black comedy con molte situazioni surreali, molto sangue e un’invasione di non morti senza alcuna ragione ma mortifera. Io ovviamente ve lo consiglio, a una certa mentre uno moriva sono scoppiato a ridere, LOL.

Hotel Transylvania. Simpatico film d’animazione che riprende la mitologia gotica, ne ho parlato qui.

Nightmare before Christmas. Cult d’animazione, grande ospite del mio blog anche senza un suo articolo dedicato. Non è facile identificare gli zombi, ma sicuramente i protagonisti sono dei non morti e quindi rientrano perfettamente nella lista, come il 98% degli abitanti di Halloween!

Benvenuti a Zombieland. Vabbeh, il nome del film dice tutto. Commedia splatter d’azione, vede un gruppo di giovani (tra cui la mia adorata Abigail Breslin) in un mondo post-apocalisse e la narrazione li vede sopravvivere creando uno sbandato nucleo famigliare. Veramente carino come film.^^

Vita da vampiro. Incentrato sui vampiri, fanno un cameo anche altri mostri del mondo gotico; ne ho parlato qui.

Zombies-La vendetta degli innocenti. Tripudio di sangue, filmetto di serie B ma che ho apprezzato per ambientazione e svolgimento. Qui a vendicarsi sono i bambini morti in miniera decenni prima e, cosa che mi è piaciuta, uccidono tutti tranne i parenti; ha parti inquietanti ma ovviamente, avendo capito che la protagonista casualmente è imparentata con una bambina-zombi, la tensione cala perché sai che la risparmieranno.

Doom. Non c’è molto da dire, è il brutto film con The Rock. Invece, vi piacerebbe un confronto tra il film e i videogiochi?

Resident Evil. Questa è la celebre saga con Milla Jovovich, il primo era molto bello e pur cambiano l’ambientazione del videogioco rispecchiava la claustrofobia e i mostruosi esperimenti iconici della saga.

Zombie contro zombie. Capolavoro giapponese che unisce l’orrore al metacinema, non posso dire altro se non di guardarlo per non farmi scappare spoiler!

Trilogia di Resident Evil. Stupenda trilogia di film d’animazione digitale, la stessa usata nelle cutscene dei videogiochi, questa è sviluppata dalla Capcom (l’azienda di produzione dei videogiochi) ed è pensata come continuazione ed espansione delle trame dei videogiochi. Il più bello dei tre è il secondo, Damnation, perché mette veramente ansia e ha tematiche politiche molto interessanti. Ovviamente, non hanno niente a che fare con i live-action.

Ecco, siamo arrivati alla fine della lista. Conoscevate tutti i film citati? Siete rimasti sorprese dalle mie scelte? Purtroppo i capisaldi mi mancano (è difficile vedere un horror in casa mia) ma pian piano sto recuperando tutto.^^

Ciao e alla prossima!^^

Compagno di scrittura 🙂