Ho pensato che alla fine gli animali domestici sono quelli che ci stanno accanto incondizionatamente e quindi ho scritto questo breve testo su Dylan, il mio cane e me.
Torno a casa… Sono stravolto: ore passate a scuola, pochissimo relax e poi subito a tennis.
Arrivo davanti alla porta di casa, inserisco la chiave nella toppa e giro… entro, finalmente, e mi tolgo dalle spalle la sacca.
Che stanco!
Mi tolgo la giacca e le scarpe, accendo la tv e guardo la squadra della scientifica di Las Vegas intenta a risolvere complicati crimini, nella serie di “CSI, Scena del crimine”.
So che oltre la porta del soggiorno, oltre il corridoio, oltre una porta aperta mia sorella è seduta alla scrivania a studiare. Non vale la pena salutarla…
So che i miei genitori sono via: papà a cantare nel suo coro, mamma alla sua riunione mensile dei medici…
Ma so anche che non sono solo nella stanza… So che c` è lui…
Lo chiamo… e lo chiamo ancora… e alla fine arriva… Lo sento mentre cammina verso di me, felice di vedermi dopo tante ore di assenza… I suoi occhi marroni mi scrutano nel profondo… I suoi peli neri risplendono creando mille sfumature, illuminati dalla lampada… Arriva, e appoggia la testa sulla mia gamba… E io allungo la mano per accarezzare lui e quel suo pelo di velluto.
Lui è con me e mi farà compagnia mentre mi riposo. C`è da anni… E ci sarà per sempre…
Dylan, il mio cane, creatura dolce e comprensiva.