I migliori film visti a Gennaio

Buongiorno! Mi scuso se negli ultimi due giorni sono leggermente sparito ma ieri ho avuto il mio primo esame Selvaggio, un tema per Prodotti! Infatti, mentre scrivevo alle 19 di sera avevo addosso una stanchezza infinita dalla giornata e i dolori alla schiena dalla palestra del giorno prima. Comunque, quisquilie a parte, oggi inizia Febbraio e quindi ecco qui con la Top5! Quattro film sono già approdati sul blog, mentre il quinto è una piccola perla francese! Buona lettura.^^

Cantando sotto la pioggia. Cento, anzi, mille volte meglio di Babylon: un musical fresco, intelligente e originale! Una canzone iconica e un manifesto che spiega perfettamente il passaggio dal muto al sonoro, un Gene Kelly bravissimo e un Donald O’Connor con le molle ai piedi. Ma poi la storia stessa è veramente bellina, con l’odiosa biondona dalla voce stridula (Jean Hagen) giustamente nominata all’Oscar.

Susanna!. Screwball comedy con Katherine Hepburn e Cary Grant, stupenda sceneggiatura per una commedia divertente e irriverente! Adorato il film, mentre Scandalo a Filadelfia l’ho trovato molto più ingarbugliato.

Le crime est notre affaire. Scovata per caso su Netflix mentre scartavo film su film cercando qualcosa di decente da guardare, questa è una perla francese del cinema investigativo che fonde Agatha Christie alla commedia familiare. Catherine Frot è la protagonista, il film riprende ammorbidendo i tratti della storia Istantanea di un delitto: chi vede il delitto sul treno opposto è l’anziana zia della protagonista e Catherine si finge vedova (anche se è sposata con un commissario, che non crede alla zia) e si fa assumere nella tenuta come governante per indagare per conto suo; a complicare le cose ci sono i tre aitanti figli del proprietario terriero, di cui uno si dimostra molto interessato a lei!

Il gabinetto del dottor Caligari. Suvvia, chi a Visioni Sentieri Selvaggi non si sarebbe aspettato di trovare questo film nella lista? La mia reaction era troppo entusiastica! E che altro dire? L’espressionismo riesce a rendere la messa in scena così contorta da farla sentire quasi onirica, una visione veramente stravolgente! Da guardare!

Gli uomini preferiscono le bionde. Me lo sono rivisto per un compito di mestieri: scegliere una star maschio o femmina, guardarla in un film e riflettere sull’interpretazione e parlarne in classe; alla fine ho fatto tutto, scegliendo Marilyn Monroe e il film in questione, ma in classe lui non ne ha fatto parola preferendo invece discutere dell’intervista che ci aveva mostrato la settimana scorsa a Monica Vitti. Anche qui, che dire? L’ho citato così spesso nelle varie Top5 e liste tematiche che non aggiungo altro, se non che prossimamente potreste trovarlo come articolo singolo del blog!

E siamo giunti alla fine! I prossimi esami sono il 6 e l’8, per cui aspettatevi mie sparizioni in quel periodo. Ma voi, come state? E quali sono i vostri film del mese?

E si torna con l’ansia da esami 🙂

VISIONI SENTIERI SELVAGGI: Cantando sotto la pioggia

Che dire? Se non fosse al 50% tiptap rasenterebbe la perfezione!

Oggi ho visto Cantando sotto la pioggia, purtroppo la versione italiana ma con le canzoni originali, e l’ho adorato!

Il film è un grandissimo omaggio al cinema degli anni ’20 (e chi ha letto Amore di mamma sa bene quanto io apprezzi quella moda).
Inizia con un red carpet sul quale vengono annunciati gli attori che sfilano; all’inizio, non capendo bene in che anno esatto era ambientato non capivo la moltitudine di ammiratori, ma poi capendo che era nel 1927 ho intuito che lo star-system era bello che avviato.
Poi c’è Lina, la primadonna del mio cuore interpretata da una superba Jean Hagen, che nasconde a tutti la sua voce. Ha una voce leggermente di merda, ma tanto siamo nel cinema muto! Chissenefrega!
E infine nella scena iniziale c’è una bellissima sequenza con un narratore inaffidabile, durante la quale Kelly e O’Connor ci regalano performances straordinarie.

Il film è ambientato durante il cambiamento epocale: Il cantante di Jazz è il film del momento e tutti si devono adeguare! E Lina è fregata, lol. Il 1927 è stato un anno duro, Viale del tramonto ne racconta bene le conseguenze.

Gene Kelly e Donald O’Connor interpretano spesso numeri che mi hanno ricordato moltissimo quelli di Buster Keaton, una comicità molto più fisica e mirabolante di quella di Chaplin.
E la discussione che Don Lockwood e Kathy Selden hanno a inizio film mi ha ricordato i pregiudizi di cui ho letto sui libri di storia, per i quali il cinema era un posto disdicevole e gli attori, citando lei, facevano le orge. Non che le facciano anche ora, vedendo il caso Kevin Spacey. Ironico, comunque, che alla fine lei faccia carriera nel cinema, una volta che quest’ultimo diventa sonoro.

A parte qualche balletto di troppo, la volete sapere una chicca? Non so se qualcuno lo ha notato, ma la Disney ha citato letteralmente il plot point finale del film: la scena in cui la povera Lina fa la figura di merda più colossale della storia del cinema (roba che Milli Vanilli levatevi) a favore di Kathy. In pratica, succede la stessa cosa alla fine di A Cinderella Story: Once Upon a Song, anche se Lucy Hale è un pelino meno brava a cantare.

Un capolavoro, ho adorato il film e mi sono esaltato. Forse la rappresentazione dell’idea di Don per il film era lunga, tanto lunga, ma conteneva anche la sequenza di ballo migliore almeno secondo i miei gusti di buon intenditore. E voi? Lo conoscete? O volete mentirmi?

PS: ma quanto è bella la scena di Beautiful Girl Montage? Se solo avessi avuto una versione di maggiore qualità del film avrei fatto tutta una serie di screenshots!!