10 film con i morti viventi

Buongiorno! Aspettando i risultati degli esami, oggi torno a parlare di cinema horror e non solo: 10 film con i morti viventi! Che siano infetti, risorti o zombi, i morti viventi fanno parte del nostro immaginario collettivo, riuscendo a declinare le vicende non solo nel genere dell’orrore puro, ma anche nell’azione e nella commedia! Buona lettura.^^

Hellboy (2004) & Hellboy (2019). Non sono un amante del remake ma se c’è qualcosa che unisce i due titoli sono proprio i morti viventi! Tuttavia, se nel classico moderno il ragazzone rosso sveglia un morto per avere informazioni, nel nuovo i morti viventi si rialzano per attaccare i protagonisti! Sempre molto diametralmente opposte le due pellicole!

Resident Evil: Welcome to Raccoon City. Io sono uno dei pochi che non hanno apprezzato il reboot della saga cinematografica. Un film scostante, piuttosto ovvio nella trama, con un cast di fighi e bone che si ritrovano a dare vita a personaggi pietosi. L’unica nota positiva è l’evoluzione della mutazione, che rende i cittadini sempre più deviati e aggressivi, fino alla creazione degli iconici zombi; stupende pure le scenografie, solo perché sono fedeli ai videogiochi.

Demoni. Film italiano, l’unico della lista, diretto da Lamberto Bava e con il Darione tra gli sceneggiatori. Diciamocelo, non è un capolavoro ma non è nemmeno ai livelli di certi film soprastanti. Il suo lavoro lo fa, l’assedio dei non morti (conosciuti come Demoni metacinematografici nel film) è claustrofobico e i mostri al pari di un make-up pietosetto fanno la loro figura. Ci sono momenti cringe, come la trasformazione della ragazza nel condotto nell’aria, ma è un bel zombie-movie.

Fido. Adorabile pellicola fantascientifica, dove in una realtà cittadina del passato i non morti diventano gli animali domestici e i lavoratori schiavi dei cittadini vivi. Il dramma del film è che a causa di un fungo chi muore, non rimane morto e quindi i personaggi in un certo senso sono impossibilitati a elaborare il lutto. Ad aggiungere carne al fuoco c’è il dettaglio che Fido, il non morto che fa da animaletto al bambino protagonista, inizia a sentire emozioni e sentimenti umani: ora i non morti rimarranno trattati come animali aggressivi o ci sarà un’evoluzione dei rapporti?

La morte ti fa bella. Classico fantasy di Zemeckis con Meryl Streep, Goldie Hawn e Bruce Willis e con una comparsata della magnetica Isabella Rossellini. Faida tra due dive, un uomo conteso e la magia dell’immortalità che impone trucchi estetici mastodontici! Una bella commedia nera, che unisce fantasy e black humour in modo semplice ed efficace.

The Void. Passiamo di palo in frasca: questo è un film di orrore lovecfratiano, dove un gruppo di persone in un ospedale si ritrova prima assediata e poi aggredita da mostri indicibili. Ansiogeno e orrorifico, con effetti speciali artigianali e CGI che ho amato, per me è un film da recuperare se vi piace il genere. Finisce con una chiara citazione a un cult di Lucio Fulci.

I morti non muoiono. Cast importante, ironia pungente, metacinema e nonsense: una commedia simpatica che riprende il tema della resurrezione dei morti adattandola ai giorni nostri. Amato il personaggio di Tilda Swinton e la sua teatrale uscita di scena, brava Selena Gomez che fa solo una comparsata dopo che era stata tanto annunciata nella campagna marketing. Un film che sfotte lo spettatore e lo fa con classe.

World War Z. Il titolo è geniale: in inglese le due Guerre Mondiali sono nominate rispettivamente WWI e WWII; questa allora è la Guerra Mondiale contro gli Zombie! Come al solito non sono zombie (lo zombie è legato alla cultura Voodoo) ma sono infetti di un morbo simile alla rabbia, con una spiegazione parascientifica che ho apprezzato nella sua accuratezza narrativa. Brad Pitt qui è bravo e in parte, la produzione non fa l’errore di ambientare una minaccia mondiale solo in America ma sceglie di girare moltissime scene in giro per il mondo e di celebrare anche le realtà scientifiche e militari di altre Nazioni. Un bel film, non lo riguarderò mai più, ma un bel film da scoprire.

Wendell & Wild. Interessante pellicola d’animazione su Netflix, ha come tema centrale l’elaborazione del lutto. Parla di una bambina orfana dotata di poteri paranormali che in cambio di poter parlare un’ultima volta con i suoi genitori fa un patto con due piccoli demoni. Ovviamente, alla fine i genitori (e non solo loro) torneranno come non morti, ma non morti buoni, che vivono come se non fossero mai morti. La stop motion è fatta benissimo, i colori sono sgargianti e la storia è molto bella, se amate il genere è molto bello.

E siamo giunti alla fine dell’articolo, vi sono piaciuti i consigli? Ne conoscete qualcuno? Questa comunque è la seconda parte della lista sui film con i morti viventi, la prima parte la potete trovare cliccando su questo link. Ora è tutto e vi saluto, ciao!

I migliori film di Agosto

Buongiorno e buon primo Settembre! Per quando leggerete questo post avrò appena sostenuto il primo esame scritto provato da casa e ci sarà da ridere. Come al solito, oggi vi auguro un felice e vi aggiorno sui cinque film più interessanti che ho guardato durante Agosto.

Prima di continuare, vi ricordo che ho un profilo Instagram che si chiama austindove_blog98 mentre la pagina Facebook in cui parlo con poche parole dei film visti e avviso dei miei post è questa qui: L’angolo della Colomba.

Fateci un salto se vi va.^^

Tornando alle cose importanti, ecco i cinque film che ho scelto per questa semplice lista! Tra di essi si nasconde anche una recente visione al cinema mentre altri sono più vicini alla mia data di nascita.

  • Hot Fuzz. Film parodia del genere prima giallo e quindi azione, è una brillante narrazione di un poliziotto che viene spostato in periferia da Londra per colpa dei troppi meriti sul lavoro; nella tranquilla periferia iniziano a esserci delle morti ma nessuno gli crede! Con un ritmo di narrazione e inquadrature ansiogeno, una serie di colpi di scena e uno splatter comico, questo è sicuramente un film da vedere assolutamente!
  • Emma. Nuova trasposizione del capolavoro della Austen, di cui ho letto solo P&P, l’ho adorata perché è chiaro il punto femminile: grande cura nei vestiti, il corpo mostrato è sempre quello maschile mentre quelli femminili sono più puri, ci sono grandi composizioni floreali e cura nei dettagli, molti palazzi hanno colori a pastelli molto chiari o rosa. Il tutto è molto geometrico, è una gioia per gli occhi; i costumi sono eccezionali. I personaggi più caratterizzati sono quelli femminili grazie a una grande espressività delle attrici e un grande lavoro sulle posture e l’andamento durante gli spostamenti. Bellissimo, davvero.
  • Space Jam. Grande classico in tecnica mista, da una parte i Looney Tunes, dall’altra grandi attori e atleti, tutti insieme per una splendida commedia citata pure ironicamente dalla grande Katy Perry. Che dire? Molto bello e motivazionale, è grandioso come siano riusciti in quegli anni a rendere così bene la miscela tra finto e vero, un po’ come Chi ha incastrato Roger Rabbit? ha fatto.
  • La maschera di ferro. Grande film in costume che ho adorato, adoro quando ci sono abiti d’epoca con tanti dettagli, le pietre incastonate, i merletti, le elaborate acconciature e le grandi gonne di pizzo. Poi la trama era veramente carina, il colpo di scena di D’Artagnan mi ha colpito tantissimo e ha spiegato la sua caratterizzazione, mi è solo dispiaciuto per Filippo alla fine…
  • Moglie a sorpresa. Esilarante commedia con Steve Martin e Goldie Hawn nei panni di due che, dopo una serie di eventi, si fingono sposati lei per campare e lui per riconquistare una vecchia fiamma. Goldie è stata fenomenale, una figa assurda in certe scene e porta sullo schermo una donna sognatrice e maestra di bugie che crea attorno a sé un castello di carte che pian piano ingloba anche il personaggio di Steve. Molto interessante che, alla fine, una delle tante bugie raccontate da Goldie su come si sono conosciute sia veramente il significato del film e di come finirà la vicenda!

Ecco, questi sono i miei cinque film di Agosto! Voi cosa avete guardato di bello?^^

la maschera di ferro gif

Il Club delle prime mogli

 Il Club delle prime mogli

Il Club delle prime mogli (o The First Wives Club, se preferisci in italiano) è un’esilarante commedia con protagoniste tre ottime Bette Midler, Diane Keaton e Goldie Hawn nel ruolo di tre donne soppiantate per amanti più giovani dai loro mariti.

Trama:

Allora, ai lontani tempi del college, c’erano quattro amiche con un futuro radioso e tanti sogni davanti a sè. Nel presente, però, una di loro si è suicidata perché lasciata dal marito per una più bella e giovane dopo che la poveretta gli aveva concesso le proprie risorse per fare carriera e gli anni migliori per stargli accanto. Al suo funerale, le altre tre si ritrovano e si scoprono nella stessa situazione; e nel nome della loro povera amica decidono di fondare il Club delle prime mogli, per superare i loro ex e andare avanti con le loro vite!

Commento:

Io adoro Il Club delle prime mogli, per me uno di quei film sicuri per ridere; anche perché la storia, pur essendo al femminile, è universale e mi ritrovo sempre nel loro percorso di rinascita.

Il Club delle prime mogli fin dall’inizio concentra il suo focus sulle donne e su come devono essere, utilizzando nei titoli di testa una grafica simile a quelle usate negli anni ’50, quando le donne normalmente stavano a casa ed erano poche le lavoratrici; in queste grafiche sono mostrate donne indipendenti, lavoratrici e di successo.

Il Club delle prime mogli inizia con un prologo che mostra quattro amiche, radiose e con un radiante futuro di fronte a loro, scattarsi la foto per la loro laurea e celebrandola scambiandosi delle collane di perle. La seconda scena mostra una di queste intelligenti donne buttarsi giù dal suo palazzo, perché lasciata sola dal marito a cui aveva dedicato la vita per l’amante più giovane; è al suo funerale che Annie (Diane Keaton), Elise (Goldie Hawn) e Brenda (Bette Midler) si ritrovano: infatti, erano loro le altre tre amiche del college e tutte stanno vivendo al momento infelicità matrimoniali.

Le tre protagoniste:

La forza de Il Club delle prime mogli sta proprio nelle sue tre protagoniste. Sono tre donne che si sentono vecchie, incapaci di reagire e succubi dei loro mariti, tutti ormai stanchi di loro e pronti a cercare lidi più puliti e splendenti in cui navigare. Tuttavia, loro tre insieme riescono a trovare la forza di reagire, perché insieme sono complementari.

  • Annie è l’eterna indecisa, una nevrotica con problemi di rabbia repressa, oppressa da una madre che non la capisce e la colpevolizza per la fine del matrimonio e un marito irresponsabile capace di piantarla per la loro terapeuta di coppia; le sue uniche gioie sono la figlia e la madre autoritaria, oltre a un cagnetto che non viene mai mostrato.
  • Brenda invece ha seri problemi di autostima dovuti all’età e al proprio corpo, ciò è mostrato anche perché in casa sul frigo tiene appese le foto di molte donne brutte ma considerate belle in altre culture, come per il caso di Anis el-Doleh. Aggressiva e sarcastica, molte volte cerca inutilmente di tranquilizzare il figlio riguardo alla loro situazione anche se con scarsi risultati.
  • Elise invece è la diva caduta, una donna che teme di invecchiare perché afferma che sennò potrebbe fare solo film come A spasso con Daisy e quindi si riempie di botox e beve come una spugna. L’apice del suo declino viene mostrato quando, a casa sola, si accascia ubriaca sullo stipite della porta in cui tiene i suoi ritratti (a sinistra popart e a destra in stile Madame X) con essi che la incorniciano: qui viene mostrato che come diva è grande ma ormai non riesce più a essere quella di un tempo, anzi ne è sconfitta.

La narrazione:

Il Club delle prime mogli è narrato come un flashback dalla narratrice onnisciente Annie e quindi è anche condito da una serie di considerazioni postume ai fatti.

Pur presentando una trama estremamente lineare, Il Club delle prime mogli riesce a destreggiarsi tra le storie non solo delle sue tre protagoniste, ma pure tra la nuova fidanzata del marito di Brenda (interpretata da una leggera Sarah Jessica Parker) e una rampante pluridivorziata amica di Elise, interpretata da una fascinosa e sferzante Maggie Smith.

La narrazione è sempre legata al genere della commedia, con una curva che classicamente parte dal fallimento del matrimonio, sale verso il senso di maturazione personale e finisce con le loro vite realizzate come volevano grazie alle loro capacità mai veramente sopite. Tuttavia, ci sono evidenti viraggi sia al dramma (il suicidio iniziale e l’elaborazione del lutto, il momento dello sfogo della rabbia delle tre, la loro situazione sentimentale) sia alla comicità (l’esilarante scena dell’ascensore esterno, il personaggio di Maggie Smith).

Citazioni e cultura pop:

In Il Club delle prime mogli viene citato un mondo appartenente alla cultura popolare, variando dai film agli attori, da celebrità a diverse opere d’arte. Ecco qui la lista di quelli che ho notato io!

  1. Tina Turner
  2. Porcellana Ming
  3. Sean Connery
  4. Tiffany
  5. Shelly Winters
  6. Mission Impossible
  7. Gun & Roses
  8. Jackie O
  9. Yellow submarine
  10. Van Gogh
  11. Anis el-Doleh
  12. La popart di Andy Warhol
  13. Madame X
  14. L’Oscar
  15. Il Golden Glob
  16. Claudia Schiffer
  17. Il cesso d’oro

Citazioni dal film:

  • There are just three ages in Hollywood: babe, district attorney and Driving Miss Daisy
  • Social climbers on the rise
  • Don’t get mad, get everything

Considerazioni finali:

Ovviamente consiglio la visione di Il Club delle prime mogli, con leggerezza ma sempre con riguardo tratta di temi importanti; mostra come sia difficile uscire dalle dipendenze, che siano emotive (come Annie) o da sostanze (Elise quando smette di ubriacarsi inizia a fumare come una matta), ma comunque lo fa con un sorriso: è una commedia che fa riflettere, che spingerà sicuramente lo spettatore a cercare di andare avanti al meglio delle proprie possibilità! Bellissimo, mette sempre il sorriso.^^

il club delle prime mogli gif