Buongiorno!^^
In questo periodo sto giocando a One Piece: Pirate Warriors 4 e quindi sto ricevendo una nuova infarinatura generale del mondo di One Piece.
Già fan superficiale del franchise fin da piccolo, quando andavo alle elementari avevo lo zaino dalla prima serie che ora è stato intascato dai miei genitori per le camminate in montagna. Poi crescendo mi sono appassionato all’anime, con la saga di Thriller Bark come preferita e l’unica guardata per intero (bella saga, viene anche introdotto Brook!). Ogni tanto ho comprato qualche numero del manga, aggiungendo che recentemente i miei genitori mi hanno regalato i primi numeri del manga di One Piece! Ora ho un bellissimo poster attaccato in camera mia, quella ufficiale nella mia terra natia. Per concludere, ho giocato e completato One Piece: Pirate Warriors 3 e sto completando One Piece: Pirate Warriors 4.
Conosco abbastanza l’universo di One Piece.

Una riflessione formatasi nella mia mente recentemente è che sono pochi a gestire le sorti di quel mondo, non perché esista una vera e propria aristocrazia ma perché sono pochi gli individui in grado di emergere.
Non sto parlando di opere come Dragonball, il tipico Shonen, dove c’è un unico protagonista con la sua élite di combattenti e l’élite nemica.
Qui veramente solo un certo tipo di persone può essere utile alla Storia.
Basti pensare ai Frutti del Diavolo: frutti magici che donano particolari abilità ai fortunati che li inghiottiscono. Oppure ai Giganti o a uomini e donne imponenti, esseri altissimi e forti in grado di gestire interi eserciti da soli.
Ora trasliamo questi due concetti su coloro che sono potenti: chi rimane fuori? Tutti gli Ammiragli della Marina sono uomini alti, sopra la media, e hanno mangiato il Frutto del Diavolo. Solo uno dei 7 Imperatori Pirati non ha mangiato un Frutto del Diavolo e 3 di loro sono persone enormi, sopra la media. Luffy stesso, assieme alla maggior parte della sua ciurma e alla Peggiore delle Generazioni, è un mangiatore di Frutto del Diavolo.
Quindi, quanto è veramente meritocratico il world-building di One Piece?

Per chi conosce bene l’opera, è vero: esistono pure gli spadaccini, i cecchini e i combattenti. E soprattutto i vari tipi di Ambizione.
L’Ambizione sicuramente è il power-up più universale e variegato, è legato alla forza di volontà dell’utilizzatore e quindi può essere appreso da chiunque. Esistono 3 tipi di Ambizione: Percezione, Armature e Re conquistatore.
Alla fine, però, l’Ambizione del Re conquistatore è quella più rara e dimostra ancora una volta quanto l’aristocrazia dei poteri di One Piece sia circoscritta. Perché? Perché in una battaglia essa può essere la più utile, permettendo all’utilizzatore di far svenire tutte le persone attorno a lui con la sua sola presenza!
Quindi, che senso ha introdurre interi eserciti, guerre, se alla fine tutto si riduce alle battaglie epiche delle leggende greche, o cinesi, o giapponesi? Al White Knight che sconfigge il dragone perché è lui il prescelto?
Da notare che in One Piece ormai tutti i nemici più potenti sono sempre possessori del potere di un Frutto del Diavolo o appartenevano a una razza diversa a quella umana. Da notare anche che Luffy spesso veniva sottovalutato non per la sua giovane età ma per la sua altezza, per la sua umanità.
Ma allora, perché ci affascinano così tanto queste opere dove non può essere l’uomo comune, pur allenandosi duramente con la politica o le capacità fisiche, a dominare la situazione? Almeno in opere come Dragonball la prestanza fisica significava veramente qualcosa… Qui conta solo la botta di culo, per genetica o evento fortunato.
Desideriamo veramente così tanto un salvatore o un eroe/dittatore che ci guidi?
