Buon compleanno Stephen King!

Buongiorno, come ho scoperto da lidi più aggiornati dei miei, oggi è il compleanno di uno dei grandi scrittori del nostro tempo: Stephen King!

Quindi, per omaggiarlo e anche per portare un pelino d’acqua al mio mulino (ricordiamoci che non è l’unico a compiere gli anni oggi) ho deciso di pubblicare anche io un recap su tutti i post pubblicati su di lui finora; tutti con un piccolo commento che introduce ai post!

Cominciamo con…

I post su It:

It, il romanzo! Mi ricordo che impiegai mesi a leggerlo e a tratti ero pure infastidito dalle mille mila descrizioni di personaggi che morivano la pagina dopo! Ma è un grande libro.

It, la miniserie televisiva. Personalmente la preferisco ai due remake perché riesce a trasmettere una migliore dei personaggi e a creare l’orrore più sulla corruzione della cittadina e piccoli dettagli piuttosto che con mille jumpscares.

– It, il remake . Carino, secondo me con la tecnologia attuale avrebbero potuto puntare più sull’orrore che sul terrore con un clown che spunta urlando come un pazzo; sarebbe potuto essere meglio ma il lavoro lo porta a casa alla fine.

– It, il sequel del remake. Questo film invece è ingiustificabile, non è fedele al libro e rende il primo capitolo inutile: che serve aver mostrato le avventure dei ragazzi nel primo film se poi tornano a mostrarli in questo, con gli elementi da ricordare girati apposta qui??

– Il confronto tra It e Il colore venuto dallo spazio, in cui rifletto sulle similitudini che accomunano due celebri autori, l’uno ispirazione dell’altro.

I post su Pet Sematary:

Pet Sematary, il libro. Bellissimo libro sul lutto e la perdita; il tutto però all’epoca lo trovai leggermente morboso: infatti, la narrazione sembra soffermarsi in maniera crudele sul dolore della povera famiglia protagonista

Pet Sematary, le trasposizioni cinematografiche. Breve post in cui parlo delle due versioni; com’è facile intuire preferisco di gran lunga quella più vecchia, mentre il remake è brutto forte.

Pet Sematary, la prima trasposizione. Bellissimo film che mi ha colpito per come sono riusciti a mostrare l’ombra sinistra del cimitero vivente e di come siano facilmente riconoscibili gli esseri rianimati.

Inoltre, sul mio blog ho pure condiviso una bellissima recensione di The Shining mentre ho citato It innumerevoli volte nelle mie liste (troppe da riportare tutte). Pur avendo letto anche Carrie, il romanzo manca sul mio e mi dispiaccio enormemente di ciò; ma mi dispiacerà ancora di più se non mi farete gli auguri di buon compleanno.^^

Ciao, ci vediamo il 24! Secondo voi ho trattato Stephen King abbastanza sul mio piccolo blog o mi mancano titoli importanti?

Da che film è tratto questo bel gattone?

Pet Sematary 1989

 

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Due luci gialle negli occhi è il Demonio è servito

Pet Sematary è una trasposizione di un romanzo che parla di lutto e morte, dove la morte è la padrona che schiaccia con il suo peso una povera famigliola; il tutto trasposto sotto la forma di un demone che ha nel suo potere gli abitanti di una cittadina, spinti a portare nel suo cimitero i morti e quindi a nutrire l’entità della loro tristezza. Secondo me, il film riesce a regalare allo spettatore questa sensazione di mistero e oppressione fisica ed emotiva.

Pet Sematary vanta un’ambientazione ricca di mistero grazie alla casa vicino ai boschi e una riuscita famiglia amorevole con i suoi alti e bassi: grazie alle musiche e a pochi effetti speciali è molto facile inoltrarsi all’interno del film ed empatizzare con i Creed. I personaggi sono molto fedeli al romanzo, con Jud che viene presentato salvando il piccolo Gage dalla strada, Norma è molto bene rimpiazzata dalla domestica Missi (che introduce anche il lato religioso della vicenda), Ellie viene mostrata dormire con il gatto nel letto dimostrando il suo forte legame e nulla, la famiglia è mostrata legata pur con pessimi suoceri. Inoltre, il film pur discostando parecchio dagli avvenimenti del libro riesce a portare il messaggio di lutto; ecco qui le differenze maggiori:
-hanno sostituito Norma con Missi;
-la frase sulla durezza del cuore maschile la dice Pascow prima di morire;
-la maggior parte degli avvenimenti avviene di giorno e non di notte;
-il bambino muore al picnic e non nel giardino di casa.

Comunque, come ho già detto il film è molto fedele al libro e questi sono i punti invece di estrema fedeltà anche se tradotti diversamente:
-i legami familiare e con i suoceri rispecchiano quelli nel libro, mostrando molta drammaticità perché a Louis si aggiunge anche la colpa che gli dà il suocero;
-la presenza costante dei tir;
-come Louis viene guidato alla coscienza spirituale di cosa realmente sia il Cimitero in sogno è molto onirico ed è come me lo ero immaginato leggendo il libro;
-come vengono scoperti i cadaveri è estremamente drammatico e esaspera quasi la crudeltà del demone!
-il Cimitero è il vero protagonista e infatti il film inizia con una sua inquadratura accompagnata da una musica corale e spettrale;
-ogni volta che lo vedevo, pensavo: Povero piccolo Church!!

Insomma, un bel film, ho adorato le musiche e come sono riusciti ad arrangiare le immagini del testo. La paura viene con l’immedesimazione in questo strano mistero, quando vediamo le ferite di Louis dopo la camminata o la prima volta di Church redivive, è un film di atmosfera.
Lo sapevi che Stephen King ne è sceneggiatore? Ma soprattutto, oltre a quanto bello sia il film, diciamolo in coro: MA POVERO PICCOLO CHURCH!

Ciao e alla prossima!

Pet Sematary: le sue trasposizioni in breve

 

Ciaone a tutti!

Dato che di recente ho letto il romanzo Pet Sematary di Stephen King, mi sono guardato anche le due trasposizioni che sono state tratte da esso: quella del 1989 e quella più recente del 2019. Quindi, qui voglio condividere con voi i miei pensieri e le mie riflessioni riguardo a queste tre opere; ovviamente con spoiler.

Pet Sematary: il libro di Stephen King

Letto durante gli esami universitari mi è piaciuto molto per diverse ragioni. La prima è la scrittura semplice e colloquiale con cui la storia viene narrata, con stile mai troppo lungo o dettagliato ma invece abbastanza d’impatto per le emozioni e i colpi dell’orrore a cui la famiglia Creed è sottoposta. La seconda è come tratta le vicende: al posto di scadere nell’orrore immediato, il libro ci presenta prima la famiglia e i suoi oscuri segreti, quanto la situazione di Louis con i suoceri sia precaria e l’amicizia tra il protagonista e Jud, quasi un secondo padre per lui. Inoltre, se dovessi descrivere questo libro direi che al suo centro non ha la morte ma invece i temi del lutto e del senso di colpa, i veri cardini grazie a cui girano tutti gli avvenimenti.

Pet Sematary: il film di Mary Lambert

Se il libro fosse stato visivo, molte sequenze del film avrebbero combaciato con esso. Il film della Lambert è estremamente fedele al testo di cui porta il nome, riesce a ricreare la tensione e la paura verso l’oscuro grazie a musiche quasi gotiche e cori inquietanti, l’ambiente mostrato è quasi sempre cittadino e l’orrore viene mostrato tranne che alla fine sempre nei giardini o nei boschi. I pochi cambiamenti che sono stati apportati (si può notare per esempio la sparizione di Norma a favore di Missi, tutti i fatti importanti che accadono con ancora luce solare e alcuni eventi sono abbastanza condensati) di certo non distruggono il messaggio del libro ma invece secondo me riescono a tradurlo a livello visivo: molto bello come hanno reso il cimitero dei MicMac, il gatto Church è bellissimo e gli occhi fosforescenti sono un bel modo per mostrarne la natura e il trucco di Pascow morto anche se artigianale lo trovo abbastanza inquietante. Ecco, un bel film che mostra fin dalle prime inquadrature il male oltre la barriera di legno mentre Pascow, promosso a guida spirituale della famiglia, cerca qualunque modo per avvertire i Creed del pericolo che stanno correndo! Quale pericolo? L’orribile bambino demoniaco con la sua risatina da pazzo omicida!

Pet Sematary: il film di Kölsch e Widmyer 

Se il libro fosse stato rispettato, forse il film sarebbe stato decente; se il film si fosse intitolato in un altro modo, forse non mi sarei incazzato così tanto. Boh, chissà quale delle due è la più probabile. Comunque, la storia non c’entra nulla con quella del romanzo: nel romanzo chi torna in vita è dannato perché contro natura, nel film chi torna indietro si vuole creare la bella famiglia zombi; molte frasi come quella del cuore maschile più duro sono messe in una miscela di cui non si capisce ‘na ceppa completamente decontestualizzate (e poi sentire prima la storia del cimitero demoniaco e poi la cosa del cuore come spiegazione di esso, mica ci ho capito il nesso logico), ha scelto di riproporre scene a caso che sembravano completamente scollegate le une dalle altre e infine, dulcis in fundo (tamen non in fundo), Ellie muore al posto del fratellino. Oltre al fatto che è inutile riprendere male la morte di Gage dal libro senza motivo apparente visto che nel film come un idiota inizia così a correre verso il camion per poi fare il colpone di scena uccidendo invece la ragazza: si sapeva fin dai trailer che era lei a morire! Che colpo di scena è? E poi era ovvio che era lei per cui dovevamo disperarci, a un certo punto mi ero pure dimenticato che in famiglia ci fosse anche Gage, tutte le inquadrature erano su di lei! Insomma, un film che schifo allo stesso livello de Il libro della Jungla della Disney, per farvi capire, perché ha totalmente stravolto i temi su cui si basa l’opera che avrebbe dovuto ritrarre e non dà una nuova visione artistica ma solo pure commercio e perdita di tempo.

Pet Sematary: il commento finale

Il libro di Stephen King secondo me è stato ritratto meglio nella versione del 1989 perché sono riusciti a ricreare le atmosfere senza però eccedere troppo. Adoro le loro cose artigianali che lasciano lo spettatore lentamente immergersi nella visione, soprattutto perché qui gli attori sono capaci di farci empatizzare nei loro confronti! Per me l’opera recente non regge il confronto: il primo sarà invecchiato male, ma il secondo non farà a tempo a invecchiare che nessuno se lo ricorderà.

pet sematary

Pet Sematary

Buongiorno, oggi voglio parlare della mia terza lettura kinghiana: Pet Sematary, che ho percepito come un dramma familiare che sfortunatamente è scaduto nell’orrore. Una lettura molto bella e scorrevole, lo consiglio.^^

pet sematary

Trama:

Il dottor Louis Creed ha appena accettato l’incarico di direttore sanitario dell’Università del Maine, e con un certo entusiasmo: posizione di prestigio, magnifica villa di campagna dove Eileen e Gage, i suoi bambini, possono crescere tranquilli, vicini gentili e generosi in una cittadina idilliaca lontana dal caos metropolitano. Persino Winston Churchill, detto Church, il loro pigro e inseparabile gattone, sembra subito godere dei vantaggi della nuova situazione. Ben presto, però, la serena esistenza dei Creed viene sconvolta da una serie di episodi inquietanti.

Commento:

Questo mi è stato consigliato caldamente da chiunque apprezzi lo scrittore Stephen King anche se sono stato avvertito di leggerlo a piccole dosi per gli argomenti trattati al suo interno: morte, lutto familiare e in minima parte moralità etica. Ciononostante, finiti gli esami me lo sono spolpato velocemente nel tempo libero.

Articolato in tre parti,  più l’epilogo, questo romanzo sembra trattare tre storie diverse per temi e ritmi per ciascuna: prima si ha la famigliola felice e la costruzione della tragedia, quindi la tragedia si scatena sulla famiglia distruggendone il felice equilibrio per poi concludersi nell’ultima parte. La scrittura è sempre molto colloquiale, lo stile è informale, certe volte il narratore onnisciente sembra leggere dentro l’animo dei suoi personaggi e da ciò deriva una lettura profondamente immersiva, anche se nella parte del lutto familiare quasi morbosa.

I personaggi sono tutti delineati con le loro funzioni all’interno del racconto anche se alla fine l’unico a cui mi sia veramente affezionato è Church: micione affettuoso prima ed essere certe volte in cerca di affetto dopo, è la vera vittima della faccenda; veramente, gli ho voluto bene e mi si è spezzato il cuore quando tutti lo trattavano male soprattutto perché lui non ha colpe e in ogni caso era rimasto fedele alla famiglia fino alla fine! Povero piccolo Church, altro che Gage! Della prima parte la voce narrante più interessante ovviamente è Louis mentre nella seconda è il dolore di Rachel, anche se molte volte viene messo in secondo piano.

Secondo me l’ambientazione è fatta molto bene, riusciamo a vedere molto bene i boschi in cui i personaggi sono immersi, sia che siano quelli spettrali governati da fuochi sinistri e gigantesche figure demoniache sia quelli umani come l’aperta ostilità di Irwin verso Louis che sicuramente ha appesantito ulteriormente gli animi. Molto bella la descrizione della casa di Jud verso la fine del terzo grande capitolo del libro, veramente inquietante!

Insomma, un bel libro facile da leggere e che dà tanto. Consigliatissimo anche se avrei tolto la parte del cimitero demoniaco e lo avrei un dramma in toto.