Pokémon Y è un videogioco per Nintendo 3DS uscito in Europa nel 2013, il primo a cui ho giocato sulla console.

Questo capitolo del franchise Pokémon ha una storia molto triste per me: dopo la prima run su console, mesi dopo, assieme ad altri titoli di esclusiva 3DS, Pokémon Y non veniva più letto dalla console… Infatti, questa partita l’ho giocata su emulatore durante il mio viaggio a Roma qualche settimana fa.
Questa ovviamente non è una guida o una recensione tecnica perché il web ne è pieno: invece, voglio raccontare le mie impressioni, i miei ricordi e dare un commento generalmente dettagliato riguardo a Pokémon Y.
TRAMA
Pokémon Y narra le vicende di un ragazzino alle prese con il suo primo Pokémon nella regione di Kalos. Con i suoi troppi amici inizia un viaggio per sfidare le Palestre Pokémon con il sogni di diventare il Campione della regione, sogno ostacolato dal misterioso Team Plasma, che lavora nell’ombra per consegnare all’umanità un’utopia voluta da nessuno.
Com’è possibile notare, la trama non è particolarmente originale anche se propone un interessante spunto di riflessione sul bene comune e sulle perdite accettabili in nome di esso. Purtroppo, la narrazione è inficiata da un’enormità preoccupante di dialoghi (che dopo un po’ stancano) mentre le sequenze animate scarseggiano. Non aiuta nemmeno che il leggendario di tutto compaia solo per portare a compimento i piani del Team Plasma per poi finire catturato dal protagonista!

COM’è LA REGIONE DI KALOS?
Pokémon Y vanta una regione visivamente molto bella, si vede che certe angolazioni della camera hanno la sola funzione di offrire un bellissimo quadro dai colori tranquilli e dai tratti curati. Come non citare a tal proposito la visione panoramica dal ponte del primo percorso? O l’angolazione che mostra la spirale della Torre Maestra?
Ecco, parliamo della Torre Maestra. Essa è uno dei migliori esempi di come Pokémon Y sia riuscito a dare all’immagine un significato preciso a livello di trama: la Torre Maestra è il luogo in cui il protagonista viene introdotta alla Megaevoluzione e infatti, come la Megaevoluzione si basa sul concetto della genetica, la Torre è costruita seguendo una grandissima spirale, le sue piastrelle decorative disegnano una serie di spirali lungo l’ascesa verso il suo apice e la statua che decora l’atrio raffigura proprio un Lucario Megaevoluto. La Torre Maestra è proprio l’esempio perfetto della cura con cui gli edifici sono stati progettati e realizzati.
Purtroppo, se gli edifici nel loro complesso sono molto curati (con grande risalto anche delle introduzioni alle sale della Lega), i paesaggi e gli interni invece nel dettaglio lasciano molto a desiderare. Molte volte un occhio attento può notare il riutilizzo di elementi usati in precedenza in percorsi o luoghi diversi (come i cespugli da cui possono comparire i Pokémon selvatici) o la generale semplificazione dei percorsi in stretti corridoi con pochi elementi ai lati. Ciò non mi piace molto perché questo titolo punta moltissimo sul lato visivo ed è pure il primo ad abbandonare la pixel art; ma allora perché non caratterizza le città e i luoghi con un colore preciso (come in Pokémon Giallo) o offre una cromatura diversa per ogni percorso lungo e largo da esplorare spendendoci molto tempo nel mentre (come succede in Pokémon Smeraldo)?
Mi sembra sia un peccato perché la sensazione che ho avuto è che nei punti prestabiliti come panoramici (si riconoscono per il cambio spontaneo della camera) e per gli edifici importanti la cura sia stata alta mentre per i percorsi e i palazzi minori abbiano puntato sulla produzione in scala.

E i suoi Pokémon?
Pokémon Y a differenza della quinta generazione offre una vasta scelta di Pokémon provenienti da tutti i precedenti capitoli (ovviamente con un risalto a Kanto e Johto). Quindi si varia dal tipico Pikachu al più particolare Gligar passando ovviamente per i tre starter di prima generazione -che sia mai che possano mancare!-arrivando pure alla possibilità di poterne sceglierne uno aggiungendolo allo starter di Kalos.
Inoltre, oltre ai Pokémon dei capitoli precedenti, sono presenti quelli introdotti per Pokémon Y e devo dire che, a parte qualcuno cringetto, l’impressione generale è che sono veramente belli; il mio starter preferito è Fennekin, apprezzo la sua linea evolutiva che si poggia alla figura dello stregone.
Anche se per alcuni Pokémon hanno aggiunto nuovi modi di evoluzione (capovolgere la console o un alto livello di giocosità) il mio parere è che la percentuale di nuovi Pokémon è troppo bassa e che si vada a spremere il cuore dei fan riproponendo i Pokémon più amati di ogni generazione; non aiuta nemmeno il fatto che alcuni Pokémon del nuovo tipo Folletto siano veramente brutti.
Il gameplay è difficile o facile?
Giocare a Pokémon Y è stato molto facile, sia in questa run sia in quella che provai nel mio nintendo 3DS. La quantità di allenatori nelle Palestre, nei percorsi e nelle organizzazioni criminali è la più alta rispetto ad ogni altro capitolo della saga. Inoltre, la quantità di punti esperienza rilasciati dai Pokémon sconfitti è vasta, quanto basta per far salire il livello del Pokémon a fine di ogni battaglia, come media.
Come se ciò non bastasse, a semplificare il gameplay ci sono vari fattori: i continui suggerimenti degli NPC, le Megaevoluzioni, le MT riutilizzabili, il Condivisore Esperienza che distribuisce l’esperienza non solo al Pokémon che ha lottato e al detentore dello strumento ma anche a tutti gli altri, la sempre costante presenza e densità di Centri Pokémon e dottori in giro nella regione e sui percorsi. Insomma, anche i giocatori alle prime armi possono riuscire a scegliersi i Pokémon che più gli piacciono e riuscire a battere la Lega con estrema facilità.
Sì, la Lega si batte con estrema facilità, certe volte sono più difficili i Capopalestra (soprattutto quello del tipo roccia) e il che è tutto dire. La Campionessa, poi, l’ho battuta praticamente con soli due Pokémon e uno battendo in una sola mossa la Megaevoluzione del Gardevoir nemico! Imbarazzante…
MA QUINDI CONSIGLIO POKéMON Y?
Sì, lo consiglio. Però avviso che è più un’esperienza grafica che un gioco di alta strategia, non può raggiungere picchi di difficoltà come i più famosi giochi di prima generazione o Pokémon Bianco ma ha una trama carina anche se lineare e il tema del Team Plasma fa riflettere molto. Inoltre, mi sono piaciute molto la prima e la sesta Palestra, la musica dei Capopalestra è bella e coinvolgente e l’evento della fabbrica delle Pokéball è interessante! Quindi provatelo, ciao!^^
