Aliens: gli Xenomorfi sono insetti giganti!

Buongiorno! Recentemente mi sono visto Aliens – Scontro finale, il sequel di Alien diretto da James Cameron e mi sono gasato parecchio! Ammetto di averlo visto in italiano, ma uno scifi con termini astrusi va visto doppiato o non capisco manco quello che dicono! Inoltre, ci sono interessantissime nuove informazioni sugli Xenomorfi e la loro ecologia!

Verranno anche fuori dalle fottute pareti, ma i Facehuggers sono la cosa peggiore del film!!

Nel film viene utilizzata una metafora (o meglio un paragone) per descrivere gli Xenomorfi: secondo i Marines, essi sono insetti giganti! E, presupponendo che la maggior parte delle specie parassitoidi fa parte di quella classe di invertebrati, il paragone è legittimo.

Mamma Xenomorfa è mostrata come la Regina del nido, simile a un maschio ma con un’enorme struttura secernente le uova attaccata al ventre. La fisicità scelta è quella delle Regine di famiglie quali le formiche o le termiti, entrambe famiglie di insetti.

Il nido degli Xenomorfi inoltre assomiglia come idea ai nidi delle vespe e delle api: una struttura naturale secreta dagli Xenomorfi sulla base di oggetti già presenti nel luogo. Un labirinto organico che però non si discosta dalle sfere appese agli alberi o dagli alveoli sulle pareti delle case. Anzi, i nidi delle vespe sono l’esempio migliore, per come è presentato il nido degli Xenomorfi.

Poi vabbeh, il parassitoidismo degli Xenomorfi è molto più predatorio: di solito, le specie predate sono lasciate a se stesse, nell’attesa della schiusa delle uova, mentre in Aliens esse vengono catturate per essere esposte ai Facehugger quando le uova si schiudono. Più che ad Alien questa caratteristica mi ha fatto pensare a Crociera nell’infinito, dove c’era l’alieno che rapiva le vittime per inserire in esse le uova.

E siamo alla fine. Qui non parlo del film, ma di ecologia fantascientifica! Potrei fare una nota mettendo in dubbio la capacità di Ripley di utilizzare con facilità tecnologie progredite di decenni da quando lei era ‘viva’, ma lascio perdere. Ciaone e alla prossima!

Crociera nell’Infinito vs Alien: parliamo di parassitoidismo

Buongiorno! Oggi torniamo a parlare di fantascienza, anche se è un argomento che se mi conoscete non apprezzo molto.
Ho appena finito di leggere Crociera nell’Infinito, di cui potete leggere la mia opinione nell’altro blog, e come molti mi avevano suggerito mi è venuto un pensiero lampante: questo classico del scifi deve aver ispirato gli sceneggiatori di Alien!

Il libro parla di una spedizione scientifica verso una lontana galassia, una specie di Odissea se vogliamo. Il libro è strutturato su 4 racconti preesistenti, dei quattro mi interessa il terzo: Ixtl. E in particolare questo passaggio:

“[…] L’uomo si dibatteva ancora, ma Ixtl non ci fece caso, perché sapeva che cosa stava per accadere. Dopo qualche minuto, infatti, la vittima si distese e i muscoli le s’irrigidirono. Il cervello dell’uomo rimaneva lucido, per cui poteva sentire la paralisi avanzare nel corpo. Nel frattempo, il mostro lo teneva fermo, aspettando che la reazione chimica fosse compiuta. L’uomo finì per non muoversi più. Rimase a terra, rigido, gli occhi spalancati, la fronte bagnata di un sudore freddo.
Nello spazio di qualche ora, le uova si sarebbero schiuse nello stomaco dei due uomini e minuscoli embrioni di Ixtl si sarebbero svegliati, sarebbero nati, poi si sarebbero sviluppati, nutrondosi dell’organismo che li ospitava.
Soddisfatto, Ixtl si preparò a lasciare la stiva per andarsi a cercare un altro uomo da ridurre a guul. […]”

Ora, per rinfrescarvi la memoria, vi ricordo la definizione che fornisce il dizionario Treccani dell’organismo parassitoide: “[…] Il parassitoide è il p. che uccide l’ospite alla fine del proprio ciclo di sviluppo, che si compie all’interno dell’ospite stesso. […]”

Per chi conosce il franchise di Alien e/o ha letto il mio articolo precedente sull’argomento, le similitudini sono fin troppe per essere considerate coincidenze! Ma la mia è solo una riflessione, anche per tornare a parlare di ecologia nel mio blog. Ciao!

VISIONI SENTIERI SELVAGGI: Neptune Frost

Buongiorno! Raramente parlo dei cineforum della scuola perché finiscono sempre dopo le 11 di sera e ovviamente dopo devo tornare a casa (se non mi fermo a bere qualcosa in compagnia); a quelle ore non ho molta voglia di articolare pensieri più o meno coerenti al computer. Tuttavia, questo film è veramente interessante e quindi vorrei rifletterci sopra. Qualcuno lo ha visto?

Neptune Frost è un film del 2021 che fa parte della corrente dell’Afrofuturismo: da quello che ho capito, è l’ondata di cinema black che cerca di riappropriarsi della propria identità culturale sfociando anche nei generi tipicamente ‘bianchi’.
Con un cast esclusivamente nero parla di una storia di ribellione e cybercose, che non ho pienamente capito. La prima parte sembra incentrata sull’identità di genere e sul tema del viaggio; la seconda parte è un trippone assurdo che mischia l’Internet alle tematiche dittatoriali.

La mia interpretazione è che i personaggi rappresentino i dati dell’Internet che noi usiamo senza sapere. Vogliono ribellarsi per far sentire la loro voce ma alla fine il bug viene ‘curato’ e muoiono quasi tutti. Boh.

Per me più che per la trama il film va visto per la messa in scena: è un musical che unisce il cyberpunk (?) alla storia e all’arte africana. Il trucco e le canzoni sono stratosferici e riescono a creare una dimensione altra. Della sceneggiatura non dico nulla perché non ho capito un cazzo. Belli anche alcuni costumi, molto originali, anche questi tra la moda africana e il futurismo.

E voi? Lo conoscevate? Forse amando il scifi più di me potreste pure apprezzarlo e soprattutto capirlo… Ciaone!

VISIONI SENTIERI SELVAGGI: 2001 Odissea nello spazio

Ok, non è propriamente una visione accademica della serie che eravamo obbligati alla visione. Comunque, dopo averlo sentito tanto nominare e pure collegato al montaggio connotativo sovietico, non posso di certo lasciarmelo scappare quando al cinema lo proiettano. Vero??

Questo è uno dei grandi cult del cinema moderno (anche se anche gli anni ’60 iniziano a non essere più tanto moderni per la storia del cinema eh), di Kubrick. L’ho visto, la mia parte preferita rimane la prima con le scimmie; data anche l’ora tarda, la giornata stancante e i rumori spaziali che trovavo incredibilmente rilassanti, non posso affermare di aver prestato all’ultimo segmento (diciamo dal monolite di Giove in poi). Comunque una bellissima esperienza.

Credo che il reparto che mi abbia colpito maggiormente, per una volta, sia stato quello sonoro. Intanto, le musiche tematiche dei monoliti sono tra le più inquietanti; poi la reazione che hanno le scimmie, noi che per minuti interi siamo impossibilitati alla vista di ciò che loro stanno guardando e temendo, stupenda. E poi il monolite stesso di per sé è inquietante parecchio, con quelle riprese dal basso verso l’alto come se fosse quasi un dio pensante. E poi di tutt’altra natura sono le sequenze di musica classica, con le hostess che sembrano muoversi come ballerine a tempo di danza. Ma a parte queste due parti, il reparto dei suoni più frequente è quello ambientale, con i rumorini e i suoni dello spazio. Molto rilassante.

La storia è molto criptica, ovviamente la sequenza delle scimmie la conoscevo già perché l’avevo studiata a scuola. Pur aspettandomi che la scena dell’osso fosse presentata ben prima, guardando poi queste lente panoramiche, quadri naturali da contemplare, forse avrei preferito allora ritardare ulteriormete il momento evolutivo a favore di una maggiore sequenza di vita e di pericoli. Anche non si capisce perché le scimmie si scoprano improvvisamente carnivore, non era forse meglio mostrarle mentre si difendevano dai predatori (presentati all’inizio e mai più comparsi)?

Interessante invece la terza sequenza, quella di Hal. Secondo me, il computer ha sbagliato proprio per quello che afferma lui: il suo errore è stato colpa dell’uomo, ma l’uomo che ha sbagliato è incarnato dal computer stesso. In pratica, secondo me avendogli programmato una memoria ed emozioni lo hanno reso in grado di sbagliare, perché lo hanno reso simile ad un uomo. E come un essere vivente poi ovviamente cerca di salvare la propria coscienza da quelli che ormai considera nemici.

Per concludere, 2001 Odissea nello spazio è un film estremamente moderno e futurista, secondo me ha pure predetto tecnologie che sarebbero diventate attuali: la videochiamata, per fare un esempio. Poi tutta la questione delle astronavi, delle diverse superfici per camminare ovunque, è tutto molto affascinante.

E voi? Cosa mi dite di questo cult? Ironico che ieri nel pomeriggio avessi guardato Life, un film sempre fantascientifico che riprende un po’ le tematiche di Alien. Ciao!

Racconto derivativo: Una scatola molto strana

Si trattava di una specie di scatola color bronzo, lunga non più di mezzo metro e alta e larga circa trenta centimetri. La superficie sembrava incisa con una serie di motivi geometrici, ma osservandoli più da vicino si intuiva che erano in realtà ingranaggi o altre componenti meccaniche. Non presentava un coperchio o anche solo un qualche indizio della presenza di cerniere, perciò non sembrava fosse stata pensata per aprirsi, ma su di uno dei lati erano presenti una serie di piccoli pulsanti colorati che parevano una serratura, oppure una tastiera di controllo. Appoggiandovi un orecchio, si riusciva a sentire un ticchettio metallico provenire dall’interno.

Cosa poteva essere? Arthur non aveva mai visto niente di simile. Era anziano, ma nella sua lunga vita non aveva mai incontrato nulla di simile. L’aveva trovata nel magazzino abbandonato, al largo di Londra; una volta quel posto era il capannone di una grande ditta di lampade ad olio, ma l’inondazione del 1812 aveva completamente allagato la pianura, trasformandola in una palude inabitabile. Perfino attraversarla era difficile, se non impossibile!

Aveva raggiunto il magazzino a bordo della sua bicicletta a vapore, un marchingegno che univa la salubrità dell’attività ginnica -indispensabile per il suo cuore- alla comodità del volo: la catena mossa dai pedali della bici alzava e abbassava la leva per l’immissione del vapore nella camera, la cui pressione sbatteva le ali di metallo applicate alla bici. La sua bici volante a vapore con un piccolo cestino per collezionare i suoi tesori. Era troppo povero per comprarsi quei gingilli tanto utili, quindi quando poteva si divertiva a prenderli dagli edifici in rovina, da coloro tanto sciagurati da lasciarli in giro.

Comunque, dentro all’edificio di alluminio non aveva trovato solo quella strana scatola di bronzo, ma tante altre cose. Piccoli robot a molla che aiutavano con la spinta giusta i lavoratori a trasportare i carichi più leggeri. Un sistema di illuminazione basato sul mulino, reso inutilizzabile dall’inondazione. Grandi bracci meccanici a vapore per l’inscatolamento delle lampade ad olio. E tante altre diavolerie.

Ad Arthur quel posto era piaciuto tantissimo.

Certo, la palude non era attraversabile a piedi o in barca per le radici e i tronchi caduti e le sanguisughe giganti non rendevano di certo più facile il transito, ma con una bella bici volante (o una mongolfiera a vapore, se fosse riuscito a metterci le mani sopra) era possibile raggiungere quel posto così simpatico seppur in rovina.

Ma era tardi, ora, l’orologio a pendolo suonava le nove di sera. Arthur coprì con un telo il suo tesoro appena trovato e lo lasciò vicino al letto, con gli altri recuperati negli anni. Si rimise il braccio meccanico, una banda di metallo resa mobile con una serie di ingranaggi all’altezza della spalla, del gomito e del polso, e scese: sua figlia aveva preparato la zuppa di carote e lui moriva dalla fame!

Fonte originale: qui

10 film con gli alieni invasori

Buongiorno e ben tornati nel mio piccolo angolo di relax! Dopo aver confrontato nell’articolo precedente le due pellicole di Hellboy rispettivamente dal 2004 e dal 2019, oggi torno con una lista a tema alieni! Avviso che potrebbero esserci vaghi spoiler, ma cercherò di contenermi. ^^

1) Alieni in soffitta. Si parte con un classico della mia infanzia con Ashley Tisdale, ancora adesso abbiamo il suo DVD in libreria ma non lo guardiamo mai. E’ un film carino di buone intenzioni, il titolo dice tutto; ma va bene per una serata in famiglia.

2) La cosa da un altro mondo. Cult a tema del ’51 guerra fredda a cui si è ispirato Carpenter per il suo La cosa, lo trovate comodamente tra gli horror di Raiplay. Il film è molto bello e la tensione è palpabile, con l’alieno che assomiglia tantissimo allo stereotipo del russo: un armadio biondo e violento, che minaccia di distruggere prima la base americana e poi la Terra!

3) Scary Movie 3. Questa saga ha regalato delle autentiche perle, almeno nel primo e nel secondo capitolo. Qui iniziava a cedere di qualità (sempre usata la comicità demenziale comunque, vi avviso) ma le parodie funzionano e vedere gli alieni che pisciano (?) dal dito è esilarante mentre Anna Faris non delude mai.

4) La guerra dei mondi. Film un po’ bistrattato e considerato quasi un’opera minore di Spierlberg, è una bellissima metafora del Nazismo. Se volete, ne ho parlato sul blog in questo articolo.

5) Mars attacks. Perla di Tim Burton, lo adoro e me lo riguardo sempre con piacere: riesce con facilità ad unire il scifi alla comicità pur mantenendo diversi momenti inquietanti. Poi il cast corale è stupendo, ma in tutto è proprio bellino.

6) Captive state. Film particolare in questa lista per un semplice motivo: l’invasione c’è già stata e per tutta la narrazione è in atto una ribellione. Ora non ho grandi ricordi, ma gli alieni era inquietanti forti. Da quello che sento in giro però non deve essere molto apprezzato come film.

7) Ender’s game. Film bellissimo con Asa Butterfield protagonista ed Harrison Ford suo mentore. Deve aver floppato malissimo perché proviene da una saga letteraria. Comunque il tutto si basa sulle strategie mentali per risolvere prima la formazione e poi la battaglia, con interessanti scene oniriche mentre dorme. Molto carino, se non lo conoscete (ma non è un titolo che si riguarda).

8) Chicken little. Film d’animazione che vidi al cinema da piccolo, mi ricordo solo che ho un trauma. Il cielo si spacca ed escono gli alieni. Terrore, mai più guardato di nuovo.

9) Mostri contro alieni. Altro film d’infanzia, questo è molto carino. Ora crescendo credo sia una parodia dei film di mostri anni ’50; da piccolo invece mi piaceva vedere questi mostri muoversi contro le orde aliene, con la ragazza alle prese con i proprio problemi. Molto consigliato se avete bambini.

10) Moonfall. Titolo più recente della lista diretto da Roland Emmerich. A me è piaciuto e devo ammettere che gli alieni (o per meglio dire, l’alieno) sono inquietanti forti! Io consiglio la visione del film, è il tipico film per staccare la spina e ha tutte le features di un perfetto disaster movies: Terra in pericolo, tsunami, terremoti ma senza scene di nudo – anzi, il personaggio con più pelle al vento in tutto il film è IL protagonista.

E con questo concludo l’articolo. Sono ancora alla ricerca di un impiego e la fase “SONODISPERATOENESSUNOMIVUOLE” è ancora in corso; ma almeno il corso di scrittura creativa domani torna con le ultime lezioni rimanenti. Una gioia. Ciaone!^^

Le grandi produzioni hanno gli alieni cattivi, e poi c’è lei 💙

Solo, a true Star Wars story?

Solo: A Star Wars Story, è un film di fantascienza del 2018 diretto da Ron Howard.

Trama:
Han Solo è un ragazzo di strada che per inseguire il suo sogno di diventare un pilota fugge dalla sua padrona che lo ha cresciuto per tenerlo come ladro perdendo però il suo grande amore. Dopo uno sbalzo di alcuni anni inizia il suo viaggio nel crimine insieme a un contrabbandiere fuggendo dall’Impero Galattico e facendo colpi su colpi e creando la sua leggenda.

Cast principale:
Alden Ehrenreich: Han Solo
Woody Harrelson: Tobias Beckett
Emilia Clarke: Qi’ra
Donald Glover: Lando Calrissian
Thandie Newton: Val Beckett
Phoebe Waller-Bridge: L3-37
Joonas Suotamo: Chewbecca

Commento generale:
Questo film non mi è piaciuto molto: lo ho trovato lontano dalla cultura del film e per la prima parte ho pensato che sarebbe potuto benissimo essere un film ambientato ai giorni nostri, mentre nella seconda ci sono personaggi che ho trovato antipatici e sequenze le quali senza una musica che faccia salire l’adrenalina sarebbero abbastanza noiose.
I personaggi non sono memorabili, gli unici che mi sono rimasti impressi sono Qi’ra per le sue estreme bellezza e fascino e Tobias Beckett per il carattere forte; tuttavia questi mi piacciono non perché fanno scelte memorabili o hanno battute o costumi iconici ma solo perché ho apprezzato gli attori che ci stanno dietro.
I paesaggi non mi sono piaciuti, i primi come ho già detto erano banalissimi, solo la matrona criminale si salva. Della seconda parte ho rimosso praticamente tutto, tranne la scena del polpo e la scena finale.

Ora posto difetti e qualità del film in pieno spoiler:
-Pregi: polipo gigante, ci sono rimasto male quando muore; Qi’ra; il twist dei mercenari.
-Difetti: la prima scena dell’inseguimento sembra un inseguimento stradale in salsa fantascientifica con tanto di idranti e tir; la scena della guerra è una scena di guerra di trincea banalissima; il droide L3 anche se molti lo apprezzano era antipatico e troppo umano, mai come finora; il coassio non è mai stato citato prima in tutta la saga; la forza, elemento distintivo della saga, dov’è??; molte scene senza la musica che pompa sarebbero noiosissime.

Rimandi
Han vs Chewbecca=Luke vs Mostrone nel VI.
Scena caveau=scena Morte Nera nel IV.

Temi:
Schiavitù
Libertà
Doppiogiochismo e lealtà come anche fede

Surrogates

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Questo film mi è piaciuto molto soprattutto perché fa riflettere, aiuta lo spettatore a chiedersi cosa vorrebbe essere, cosa sia meglio fare in un mondo dove è possibile nascondere i propri difetti e sfoggiare la versione migliore di sé; riguardo a ciò, ho apprezzato la scelta degli attori, tutti incredibilmente belli ma freddi: un Bruce Willis con i capelli ma con tanto fondotinta, una Rosamund Pike glaciale e un mondo di modelli che vivono le vite di ciascuno di noi. Inoltre, la scelta di fare vivere le giornate da un robot e quindi proiettandoci in una realtà migliore di quella attuale mi ha portato alla mente film di fantascienza quali Matrix e Avatar, in cui ciò espande le possibilità degli utenti; qui, invece, adibito alla vita di tutti i giorni anche se più sicuro alla fine questa passività viene vista negativamente e forse, anche se mi piacerebbe vivere la versione che ritengo perfetta di me e poterla modificare con l’evoluzione della mia personalità e dei miei gusti, mi spaventerebbe perdere la possibilità di vivere liberamente e chissà, forse si finirebbe come in Matrix!

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Realtà

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