Perché ho smesso di seguire Supernatural

Buonasera! Oggi torno a parlare di serie televisive con Supernatural, una serie TV fantasy che mischia le indagini tipiche del poliziesco al soprannaturale a tinte leggermente horror teen.

Indovina qual è il mio preferito tra Dean e Sam!

Mi sono approcciato a Supernatural dopo mesi di titubanze legate al lato horror della serie: fino a quel momento avevo sempre guardato serie fantasy molto family friendly! Invece, Supernatural è caratterizzata da colori molto desaturati, un linguaggio forte e a tratti scurrile e una certa tendenza verso il brivido e il sangue; di certo non uno spettacolo adatto ai bambini!

Lo davano sul canale 49, due episodi a serata e con le repliche il pomeriggio successivo e con il primo episodio della serata successiva; inutile dire che tra una pubblicità e l’altra alla fine avevo iniziato a spiluccare qualcosa fino a provare a dare una possibilità alla serie.

Ciò che mi è piaciuto della serie:

Supernatural mi aveva preso perché i protagonisti, di bella presenza e capaci di sorreggere da soli gli episodi, sono ben caratterizzati e la loro storia rappresenta la trama passata, presente e futura di Supernatural. Anzi, come viene spesso affermato durante la narrazione in modo metacinematografico: loro stessi sono Supernatural!

Sam e Dean sono due fratelli che cacciano le presenze demoniache e mostruose malevoli nel mondo, due cacciatori che collaborano con le autorità locali per risolvere i casi di omicidi sospettati di essere paranormali. Dean è il fratello maggiore, quello più duro e fisico, mentre Sam è il fratellino tenero e simpatico, spesso soprannominato il Gigante Gentile per via della sua altezza ma anche per la simpatia che trasmette, è quello più cerebrale e scaltro. Durante la serie il loro rapporto matura molto.

L’elemento soprannaturale è sicuramente il più affascinante e vincente di Supernatual: prendono a piene mani dalle mitologie e dalle credenze di tutto il mondo, ricontestualizzandole un po’ come fece Rick Riordan con Percy Jackson. Supernatural è in grado di creare una propria mitologia ramificata e raramente contraddittoria, capace di tessere i propri fili lungo tutte le stagioni!

Un altro elemento vincente è l’elemento citazionistico: sono tantissimi i riferimenti ad opere e persone realmente esistenti, c’è spesso il metacinema e la metaletteratura e le riletture dei fenomeni letterari o religiosi sono all’ordine dell’episodio. Molto interessante per gli appassionati di cultura generale!

Ma allora cosa mi ha fatto smettere?

La ripetitività degli argomenti. All’inizio, come altre serie fantasy (per esempio Charmed), c’era il mostro della puntata e quindi le ambientazioni come i personaggi raramente si ripetevano. Poi sono stati introdotti i demoni e la loro gerarchia sociale, infine gli angeli.

Solo che poi le serie iniziavano ad avere una deriva leggermente trash in alcuni punti, troppo in caciara, e la storia si concentrava troppo sugli angeli, il Marchio di Caino e tutto il resto dimenticandosi degli altri mostri. Era noioso. Sentivo che ormai avevano finito gli argomenti oppure avevano rallentato il ritmo di troppo, la voglia era passata perché ormai vedevo sempre le stesse scene in luoghi diversi.

E ho smesso.

Tuttavia, consiglio di guardare le prime 10 stagioni, sono molto belle e Sam rimarrà sempre nel mio cuore!