I miei film natalizi 2022-2023

Buongiorno! Oggi torno a parlare di cinema con la lista delle mie visioni natalizie nel periodo dal primo dicembre 2022 al 6 febbraio 2023, perché come si sa l’Epifania tutte le porte si porta via! A parte due compleanni in famiglia, uno dei quali non potrò festeggiare con il festeggiato perché sarò già a Roma. RIP. Comunque, oggi condivido la lista dei miei 12 film natalizi, condita con qualche nota veloce d’insieme e con una riflessione conclusiva. Buona lettura.^^

I miei film natalizi 2022-2023:
Falling for Christmas
Un Natale pieno di Grazia
Un castello per Natale
La cena di Natale
Una poltrona per due
Miracolo nella 34^ strada (remake)
Mamma, ho riperso l’aereo
When darkness falls
New in town
Sotto il segno del Natale
Conciati per le feste
Natale in affitto

Quest’anno la stagione natalizia è stata particolarmente povera. Avendo passato gran parte di Dicembre a Roma mi sono salvato dai gusti più o meno discutibili dei miei genitori e quindi mi sono diviso tra Netflix e il cinema (passando ogni tanto per il drive della scuola per le visioni accademiche).
Devo dire che i primi 3 film della lista li devo allo Zinefilo, con il suo format delle multi-recensioni di film natalizi; e il suo articolo conteneva i tre film, tutti comodamente su Netflix. E quindi perché non guardarli?
La lista dei film brutti, comunque, è lunga. Alla fine i film di serie B su Netflix sono stati molto migliori dei film di serie A a fine lista, quindi stendiamo un velo pietoso. Un film natalizio secondo me non può basarsi solo sul Natale come concetto da fanatici ma deve avere qualcosa di sfondo su cui basare la trama: amore, sesso, lavoro, critica sociale, mistero, narrazione per bambini; beh, i migliori film della lista contengono almeno una di queste caratteristiche e riescono ad appassionare.

I migliori 5 film natalizi 2022-2023:
– Una poltrona per due
– When darkness falls
– New in town
– Un castello per Natale
– Falling for Christmas

Riflessione di fine post:

Conciati per le feste, Natale in affitto e Miracolo nella 34^ strada solo per citarne alcuni raccontano una storia assai inquietante: la completa associazione americana del Natale al consumismo. Non sono ipocrita o incoerente, so benissimo che anche in Italia fare regali, mostrare decorazioni e Babbo Natale sono parti integranti del Natale ma gli americani sono proprio su un altro livello!
Questi film associano completamente Natale allo sfarzo, alla festa, e molte volte in questi film la realtà cristiana non è nemmeno presente. Non possiamo nemmeno affermare che siano film con protagonisti buddisti, o musulmani od ebrei; no, sono film di bianchi cristiani per bianchi cristiani. E quindi Cristo dove sta? Agli americani piace mostrare le decorazioni, queste ville addobbate (e qui torniamo alla riflessione che scrissi mesi fa per The Middle) e luci che potrebbero illuminare da sole un paesino di montagna nostrano.
Cosa impariamo dagli americani? Come al solito, solo che spendere i soldi per fare bella figura è importante.

Dei film in lista, solo 4 citano la Chiesa: New in town, Mamma, ho riperso l’aereo, When darkness falls e Natale in affitto (per uno dei momenti più cringey e meno cristiani della lista di film natalizi intera). Io stesso non sono particolarmente della Chiesa cattolica positiva ma da qui a scindere completamente i due concetti è un passo enorme! Soprattutto sapendo chi ha prodotto questi film e il target di riferimento. Assurdo.

E voi? Conoscete qualcuno di questi film? E cosa ne pensate della mia riflessione?

Dettaglio delle scaglie di ghiaccio del lago

Cozy Little Christmas: buon Natale!

Buongiorno e buon Natale a tutti! Grande giorno di festa e gioia, da passare in famiglia!

Per festeggiare, oggi condivido con voi una canzone di Katy Perry: Cozy Little Christmas! Pur risalendo al 2018, poco dopo il suo bistrattatissimo album Witness, la canzone è da poco tornata alla ribalta perché in America ha finalmente ricevuto la certificazione Platino per il milione di copie vendute!
Quale migliore modo di celebrare sia la canzone sia il Natale? Anzi, a essere sincero sono sorpreso di non averla già condivisa sul blog!

Testo:

Everybody’s in a hurry, in a flurry
Shopping ‘til they’re droppin’ in the snow
Kids are cryin’, dogs are barkin’
Catching up with folks we barely know
Sure it’s madness, but it’s magic
As soon as you hang up the mistletoe
‘Cause you’re the reason for the season
No, we don’t need to keep up with the Jones

Our love is something priceless

I don’t need diamonds, no sparkly things (no, oh, oh, oh, oh)
‘Cause you can’t buy this a-feeling (no, oh, oh, oh, oh)
Nothing lights my fire or wraps me up, baby, like you do
Just want a cozy, a cozy little Christmas here with you

So, Mr. Santa (Mr. Santa)
Take the day off (take the day off)
Get a massage (get a massage)
‘Cause we’ve got this one all under control
A little whiskey (a little whiskey)
We’re getting frisky (ooh!)
And slow dancing to Nat King Cole
No, we ain’t stressin’ (we ain’t stressin’)
Just caressin’ (mm-hmm)
Warming up our popsicle toes
Nothing’s missin’ (nothing’s missin’)
‘Cause you’re a blessin’ (‘cause you’re the blessin’)
Yet, you’re the only one I’m wishing for
Our love is something priceless

I don’t need diamonds, no sparkly things (No, oh, oh, oh, oh)
‘Cause you can’t buy this a-feeling (No, oh, oh, oh, oh)
Nothing lights my fire or wraps me up, baby, like you do
Just want a cozy, a cozy little Christmas here with you

I don’t need anything
Take back all the Cartier, and the Tiffany’s and the Chanel
Well, can I keep that Chanel? Please?

No, no, no, no
I don’t need diamonds, no sparkly things (No, oh, oh, oh, oh)
‘Cause you can’t buy this a-feeling (No, oh, oh, oh, oh)
Nothing lights my fire or wraps me up, baby, like you do
Just want a cozy, a cozy little Christmas here with you

Just you and me, under a tree
(Fa la la la la la la la, la la la la la la la la la la)
A cozy little Christmas here with you

La canzone è molto bella e parla di un Natale tranquillo, all’insegna dell’amore e della famiglia: non abbiamo bisogno di oggetti costosi o vacanze costose, ma solo della sensazione di essere amati!
Il video poi è una piccola perla. Katy Perry alle sue pose da pin up che l’hanno resa celebre nella sua era Teenage Dream; e a metà video cita pure Dita Von Teese con il celebre numero di burlesque nel bicchiere da champagne, questa volta tramutato in un bicchierone di latte fresco dentro al quale Katy sguazza in allegria. Ma il vero punto forte del video è la stop-motion e come utilizza i pupazzetti!

Cozy Little Christmas è la canzone perfetta per questi tempi, e la certificazione dimostra che pian piano anche questa sta diventando un piccolo classico in America!

E voi? Conoscevate già questa canzone? Cosa fate oggi e domani?

Sapevate che Katy Perry aveva già cantato un’opera sulle vacanze (natalizie)? Trovate il mio post a riguardo a questo link, era lo speciale di Natale di qualche anno fa! Ciao!

Fiaba originale: La simpatica vecchina dei boschi

In un inverno freddo e innevato molto indietro nel tempo, una ragazza dalle guance tutte rosse e il nasino gelato si era persa di notte nelle grandi foreste di pini e abeti bianchi a nord della sua città, Letitia, e temendo di morire assiderata cercava di riscaldarsi stringendosi sulle spalle la sua mantella scarlatta. La neve però continuava a scendere e già le arrivava fino al calcagno, minacciando di superare lo stivale in pelle di alce e bagnare le calde calze verdi e arancioni: se non avesse trovato un riparo in fretta, non avrebbe di certo superato la nottata! Almeno la dolce luna le indicava il cammino, illuminando il soffice pavimento bianco su cui lei poteva così posare al sicuro i piedi, almeno quando i sinistri e scheletrici pilastri neri non la oscuravano. Infreddolita, con gli occhi arrossati e il naso sempre gocciolante, alla bella Anna dalle trecce ramate quasi non parve vero quando in lontananza vide il rossore del fuoco crepitante dentro a una grande casa nel mezzo della foresta.

Anna corse a bussare entusiasta, con i suoi lunghi respiri intervallati da grandi nubi. Quando vide un’arzilla vecchietta aprirle la porta, Anna non poté non sorridere di lieto sollievo e la ringraziò quando la donna la invitò a restare per la notte, proprio quando ormai i lupi in lontananza stavano iniziando a farsi sentire.

La casa era molto accogliente ma al tempo stesso soffocante, con grandi tappeti e tendaggi pesanti che risparmiavano dal freddo che permeava l’ambiente esterno ma che davano quasi un’idea di claustrofobia. Grande e scura, a illuminare l’ambiente del salotto c’era solo un camino acceso dall’altra parte della stanza nel quale un bel fuocherello crepitava donando il suo calore alla povera Anna che con le sue guance tutte rosse e il pallore della pelle sembrava più morta che viva. In centro al salotto c’erano un tavolino e alcune dure sedie attorno ad esso; su di una sedia si sedette l’anziana signora e sull’altra si sedette la ragazza sotto cortese richiesta dell’ospite.

Quando Anna si fu seduta, l’arzilla vecchina agilmente si rialzò e le tolse gentilmente la mantellina rossa; quindi la appese sull’appendiabiti ricavati da un bel palco di corna posto a fianco della porta, dietro alla ragazza. Soddisfatta, si sedette e sorrise alla ospite.

«Ma dimmi, cosa ci fa una così deliziosa ragazza tutta sola nella foresta?», chiese gentilmente la vecchia.

Anna scosse la testa ritraendosi contro lo schienale della sedia, si portò le mani a coprirsi il viso e pianse.

«Su, non piangere cara. Se non te la senti, ne parleremo più tardi…»

«No, tranquilla, sto bene. È che… Tre giorni fa era penetrato nella foresta il mio promesso sposo per cercare legna da ardere, ma non è più tornato. Sa, ho questa sensazione: penso gli sia capitato qualcosa!»

L’anziana signora le si avvicinò e strinse le proprie grinzose mani attorno a quelle morbide e giovani di Anna, sussurrandole «Tranquilla, sono sicura che il tuo promesso sposo ha solo avuto un contrattempo. Facciamo così, rimani qui almeno per cena in attesa che la nevicata finisca e poi potrai decidere se restare per la notte o tornare a casa tua. So esattamente in che direzione è Letitia, non manca tanto!»; quindi, la vecchia si alzò e si diresse in una sala attigua al salotto, finora invisibile a causa della porta chiusa nella penombra della casa e vi stette per lunghi minuti. Anna sbatté le palpebre pesanti: come aveva fatto a non notarla? Era pure delimitata da due grandi vasi, dai quali usciva una qualche fragranza odorosa molto forte; lavanda forse. Un buon profumo che rasserenava la situazione. Quando tornò dalla giovane, la vecchia sorrideva con un gran sorriso reso minaccioso dalla luce del fuoco, luce che accentuava ogni singola ruga e il lungo naso adunco. «Bene, ho acceso il fuoco, tra poco metterò il pentolone sul fuoco per la cena. Resti per cena, presumo: la neve scende ancora. Nel frattempo, vuoi che ti racconti una fiaba?»

Anna alla domanda della donna si sorprese, ma pensando di non avere nient’altro di meglio da fare acconsentì. Quindi cominciò a giocherellare con le trecce mentre ascoltava la narratrice.

«Tanto tempo fa, in una casupola di contadini viveva il piccolo Nanni con i suoi fratelli e sorelle e i genitori. Nanni era un discolo, un bambino capriccioso e viziato che non ascoltava mai nessuno, combinava solo marachelle e non passava un giorno che non li facesse dannare. Un giorno la mamma era così disperata che invocò l’Uomo Nero, un oscuro figuro nero dalla cima dei capelli fino alle dita dei piedi; perfino i bulbi oculari e i denti e la lingua erano tutti neri. Lo presentò al figlio e gli disse che se non si fosse comportato bene almeno fino a Natale, l’Uomo Nero se lo sarebbe preso e portato via per sempre; Nanni pianse per molte ore quando quel terribile figuro lo guardò leccandosi le labbra perché una sola cosa non era nera dell’Uomo Nero: il sangue fresco che gli colava dalla bocca! Così Nanni fece il bravo bambino e ubbidì ai genitori per molti mesi, ma ai primi fiocchi di neve le cattive abitudini tornarono a governarlo. Non voleva più aiutare la mamma a pulire la casa o il babbo con le mucche; voleva solo giocare con le sorelline e i fratellini, molte volte rompendo i vasi e liberando le galline dal pollaio. Fu due giorni prima di Natale, nella notte, che l’Uomo Nero mantenne la sua promessa: furtivo entrò nella cameretta del bambino, lo chiuse in un grande sacco e se lo portò dentro al proprio castello nel cuore della foresta più fitta e spaventosa. Lì con due enormi aghi gli cavò gli occhi, con una lunga pinza gli strappò la lingua e con un tagliente coltello da macello gli tagliò via dal corpo tutta la carne; tutto ciò accadde mentre Nanni era ancora vivo, almeno all’inizio ovviamente. Così, poi, l’Uomo Nero poté banchettare con le carni del discolo la sera di Natale e poté addobbare il proprio Albero natalizio con il teschio e le ossicine, mentre la calma e l’amore regnava nella famiglia del discolo Nanni, che per magia lo aveva dimenticato. Fine.»

Mentre l’anziana donna concluso il racconto era scoppiata in una sonora risata, la giovane Anna la guardò mortificata; sapeva benissimo che le fiabe avevano una morale e servivano a insegnare ai bambini di comportarsi bene, ma quella era terribile! Quindi per cortesia sorrise brevemente all’anziana ospite e per non pensarci si alzò e si avvicinò al fuoco, per guardarlo crepitare e riscaldarsi bene.

«Senti…», le fece la vecchia mentre si alzava e si dirigeva in cucina, «Ora il fuoco sarà pronto, ci metto sopra il pentolone per far bollire l’acqua. Perché quando torno non mi canti una bella canzone natalizia? Ormai mancano pochi giorni a Natale e visto che nevica ancora potresti allietarci gli spiriti. Che ne dici?»

Anna non ebbe il tempo di rispondere, perché la sua ospite era già sparita dietro alla porta della cucina prontamente richiusa. Invece, curiosò sul ripiano sopra al camino e notò una serie di piccoli oggettini di vario valore: qualche ossicino levigato, uno o due anelli, un coltello da caccia e alcuni borselli in cuoio. Ne stava per aprire uno quando la donna tornò e le chiese di cantare; lei allora si sistemò il vestito di lana verde e scelse una bella canzone che parlava di due innamorati separati:

«Dove vai, dove vai?

Neanche tu ciò lo sai

Dove vai, dove vai,

io ti aspetterò qui per sempre!

Natale è alle porte, i regali sono fatti.

Natale è alle porte, le vivande sono pronte.

Manchi solo tu, manchi solo tu,

Dove sei? Perché non qui con me?

Dove vai, dove vai?

Neanche tu ciò lo sai

Dove vai, dove vai,

io ti aspetterò qui per sempre!

La neve scende già, Natale si farà

Ma che dico mai, senza di te non lo è.

Manchi solo tu, manchi solo tu.

Dove sei? Perché non qui con me!

Dove vai, dove vai?

Neanche tu ciò lo sai

Dove vai, dove vai,

io ti aspetterò qui per sempre!

Io ti manco sì lo so, ma non sei qui però!

Tu mi manchi questo sì, ma perché non sei qui!

Un Natale, senza di te, io ti penso,

Arriva presto per me!

Natale è alle porte, i regali sono fatti.

Natale è alle porte, le vivande sono pronte.

Manchi solo tu, manchi solo tu:

Natale per me sei solo tu!»

Anna aveva cantato dolcemente, con una voce celestiale, perché pensava al suo Alfredo smarrito da giorni nelle foreste e di cui non aveva più sentito notizie. Quando l’anziana donna proruppe in un plauso per l’esibizione, la ragazza prese le balze che contornavano il lembo con il quale il vestito verde finiva e si protrasse in un inchino soddisfatto ma malinconico: le si era nuovamente dipinto il sorriso sul bel volto, anche se gli occhi erano tornati lucidi. Quindi tornò a sedersi e respirò lentamente, per quietarsi.

«Hai una voce stupenda, devi essere molto dolce!», le fece la vecchia offrendole una tazza di tè, che si era portata dalla cucina.

Anna arrossì, bevendo a piccoli sorsi la calda bevanda. «Dovrebbe sentire mia sorella, lei canta nel coro di Letitia. Sembra un angelo! Quindi… Manca molto alla cena? Inizio ad avere un leggero appetito.»

L’anziana sorrise e ribatté che mancava pochissimo, ma che nel frattempo le serviva una mano per portare cinque casse molto pesanti dalla cantina al salotto; «La cantina si trova dopo una scala dalla mia camera da letto. Lo so, chi ha progettato questa casa non doveva essere un gran architetto!», aggiunse ridendo. Anna accettò timidamente e le due scesero a prenderle; ci misero un po’, soprattutto perché le cinque casse erano effettivamente molto pesanti perfino per Anna, una fanciulla nel fiore degli anni. Ma riuscirono a portarle in salotto, dove le voleva la vecchia.

Anna dunque soddisfatta del lavoro si sedette, evidentemente affaticata mentre l’arzilla vecchietta sorrideva sempre più arzilla.

«Wow!», mormorò Anna sentendosi la fronte come per capire se avesse la febbre, «Sono proprio stanca… Mi sta venendo una stanchezza, un sonno, incredibile. Devono essere le casse. Lei, lei non è stanca signora?»

L’anziana donna le si avvicinò e si sedette sulla sedia accanto a quella della ragazza. La stava osservando.

Anna non capiva, quindi si ripeté: «Lei non è stanca, signora? Forse ho la febbre, o forse sono solo stanca, tutto questo calore dopo il gelo della foresta. No?»

La donna ora aveva uno sguardo mortificato, rabbioso, severo. Lentamente si alzò incurvandosi minacciosa verso Anna e le tirò uno schiaffo in pieno volto: «Piccola ingrata. Ti ho salvata, ti ho aperto la porta di casa mia, ti ho riscaldata e perfino intrattenuta. E tu non mi hai nemmeno mai chiesto come mi chiamassi. Una piccola serpe, come tutti gli altri. Una maiala, una scrofa. E da scrofa sarai trattata: bollita nel mio pentolone!»

Anna, che all’inizio non capiva, dal terrore raccolse tutte le forze e spinse via la donna facendola sbattere contro il tavolino. Prontamente si avventò verso la porta principale della casa dalla quale era entrata ma la scoprì chiusa a chiave (quando era stata chiusa?) e vedendo minacciosa la sconosciuta che le si avvicinava, barcollando si diresse verso la cucina. Sempre più stanca e tremante.

Non lo avesse mai fatto.

Quella cucina era il luogo degli orrori della casa! Appese alle pareti su ganci da macellaio stavano gambe umane secche e rigide, sulle mensole lungo il muro a destra si trovavano numerosi strumenti di tortura e cucina intrisi di sangue essiccato, le tendine delle finestre erano in pelle umana mentre sul tavolo c’era un cadavere con le interiora esposte e i polmoni rimossi e il viso scorticato! «Alfredo, no!», urlò Anna riconoscendo i capelli corvini e ricci e la pelle olivastra del proprio promesso sposo. Isterica, si voltò alla propria sinistra e indietreggiò urlando: l’ultima cosa che vide prima di perdere i sensi fu l’enorme calderone al centro della sala nel quale l’acqua ribolliva minacciando di bagnare l’immenso falò ai piedi di esso; la strega la raggiunse e le sussurrò «Fossi in te morrei ora nel sonno, dicono non sia piacevole essere bolliti vivi!» per poi scoppiare a ridere crudelmente.

Così, a Letitia la giornata di Natale non fu segnata dalle risa gioiose dei bambini che pattinavano sul lago ghiacciato o dai deliziosi profumi uscenti dai salotti addobbati a festa per il cenone in famiglia. No, altre due persone erano scomparse nel fitto bosco e un velo di terrore e malfidenza era calato sulla cittadina. Solo nel bosco innevato sinistre risate risuonavano, mentre un’arzilla vecchina si preparava il proprio Presepe personale, unico nel suo genere: una moltitudine di bambole, bambolotti e bamboline a cui erano stati cuciti i visi strappati ai cadaveri degli sciagurati che erano andati a farle visita; e quell’anno finalmente l’arzilla vecchina aveva pure trovato la Maria perfetta!

Buon Natale, amici miei, state solo attenti alle foreste e alle vecchine ospitali o loro staranno attente a voi! Buon Natale e felice anno nuovo!

Buon Natale!

Buon Natale!

Buon Natale e spero passiate una bellissima giornata all’insegna della felicità e dei festeggiamenti, del calore e delle profumate pietanze! Nel mio piccolo blog, per festeggiare, ho deciso di condividere come ogni anno una nuova canzone con cui sono in fissa, questa volta delle Little Mix: One I’ve Been Missing!

(To the one I’ve been missing)
(To the one I’ve been missing)

I’m sorry I ain’t been around
But you’ve been on my mind a million times
I’ll make it up to you now
We’ll wrap the presents
And put up the tree together
Be together
Baby, there’s no better gift
And now that I have you here
Is when I feel it the most

‘Cause I’ve been gone so long
But I kept holding on
‘Cause I need to show you
Just how much I love you this Christmas
Is it the lights in your eyes?
They’ve never shone so bright
I’ve waited all year to be near
To the one I’ve been missing
This Christmas

(To the one I’ve been missing)
(To the one I’ve been missing)
To the one I’ve been missing
(To the one I’ve been missing)
(To the one I’ve been missing)

I feel too lonely to sleep
Boy, when you’re on the wrong side of the world
Now with the snow at our feet
We’ll sit by the fire
And we’ll set the scene together
Dream together
Baby, there’s no better gift
Now that I have you here
That’s when I feel it the most

‘Cause I’ve been gone so long
But I kept holding on
‘Cause I need to show you
Just how much I love you this Christmas
Is it the lights in your eyes?
They’ve never shone so bright
I’ve waited all year to be near
To the one I’ve been missing
This Christmas

(To the one I’ve been missing)
This Christmas
(To the one I’ve been missing)
To the one I’ve been missing
(To the one I’ve been missing)
This Christmas
(To the one I’ve been missing)

To the one I’ve been missing
(To the one I’ve been missing)
This Christmas
(To the one I’ve been missing)
To the one

To the one I’ve been missing

Questa canzone mi piace molto e il video, che non è quello ufficiale ma un economico vertical video, mostra ciò che adoro delle Little Mix: la loro simpatia, la loro spontaneità e il non divinizzarsi nei video anche se famose. Un bel video per sorridere e passare in allegria il Natale!

E con questa colonna sonora, voglio condividere con voi le mie risposte al Tag a cui sono stato citato ieri. Adoro rispondere ai Tag! Questo è il Link del mio citatore, adesso ricopio la consegna, le domande e mi preparo a rivelare il mio Natale ideale.

Regole della tag:

Gioiosamente saccheggiate dal post originale, ecco come funziona questa tag!

1- Elencare tutti gli elementi del nostro Natale ideale, in base ai vari macroargomenti forniti;
2- Avvisare Moz dell’eventuale post realizzato, contattandolo in privato o lasciando un commento a
https://mikimoz.blogspot.com/2019/12/natale-ideale.html
3- taggare altri cinque bloggers.

Ed ecco le mie risposte:

  • Colonna sonora.

Non sono propriamente un tipo che abbina la propria vita a una colonna sonora, credo che rispondo usando le mie solite risposte standard: musica pop e le soundtracks dei videogiochi e dei film di cui usufruirò durante le vacanze. Comunque, vorrei citare cinque canzoni natalizie che mi piacciono in questo periodo: Every Day is a Holyday, Cozy Little Christmas, One I’ve Been Missing, la sempreverde All I Want for Christmas is You  e la canonica Jingle Bells.

  • Mood.

Dalla notte di Natale, tra il 24 e il 25 per intenderci, sarò tornato dal calcetto di distretto e sarò molto irascibile e lunatico in relazione alla mia stanchezza. Quindi, visto che dicembre sarà abbastanza impegnato, vorrei passare la giornata in tranquillità, studiando poco e rilassandomi come conviene fare in vacanza.

  • Luogo.

Per me Natale significa famiglia, mi piacerebbe passarlo a casa con i miei senza fare nulla e venire riverito per il solo fatto di esistere. Copertina e stare sul divano a guardare un film. Casa mia va benissimo, con i termosifoni a palla.

  • Viaggio.

Non si viaggia, l’ho detto prima eh! Comunque, se proprio dovessi scegliere un luogo andrei al caldo: Sicilia, isole hawaiane o Hollywood. Ma in ogni caso resto a casa con la copertina e le cose che mi piacciono, i viaggi sono stancanti e valgono la pena solo se poi ci sto almeno una settimana o anche tre.

  • Programmi TV:

Thank you, next.

  • Serie TV:

Charmed rimarrà sempre nel mio cuore, non a caso nel blog ci ho pure dedicato una sottocategoria! Poi ci sono i Simpson, Friends e La vita secondo Jim. Non lo vedo bene guardare polizieschi nel periodo natalizio ideale, ma rifarmi gli occhi con Queer as Folk potrebbe essere una bellissima idea! Basta che siano cose allegre.

  • Cartoons.

Certo che questa tag è veramente tanto specifica! Citerei i Simpson, Futurama, i Pokémon, i Due Fantagenitori e forse quei cartoni vecchi della Warner Bros.

  • Film.

Oh bene, qui si ragiona. Ogni Vigilia mi guardo Una poltrona per due; poi ci sta benissimo anche L’amore non va in vacanza e per una saga per ragazzi non si salta Mamma ho perso l’aereo. Questa è la mia triade del Natale. Il resto è contorno. Mi piace molto anche la Rivincita delle bionde, prima o poi me lo riguardo.

  • Fumetto.

Thank you, next.

  • Libro.

Non ho un libro che mi interessi particolarmente, né uno legato al periodo natalizio. Potrebbe essere una guida ai film natalizi? O sulle tradizioni natalizie?

  • Rivista.

Non leggo riviste, non mi piace.

  • Svago.

A me piace molto svagarmi, stare sotto le coperte al calduccio; adoro. Poi mi piace disegnare, giocare coi collage di carta colorata e vedere cosa ne viene fuori, mi piace decorare le maschere veneziane e scrivere. Anche questo blog è uno svago. Non ne ho uno speciale, tutti questi sono belli.

  • Gioco da tavolo.

Una bella partitona a Monopoli, quella ci sta sempre o a Scarabeo. Anche quella del gioco dei Pokémon è molto interessante, ma sono tutti giochi messi via. Mi piacerebbe trovare che sia ancora interessato.

E dopo tutte queste risposte, ecco le mie nomination! Essere nominate da me il giorno di Natale, un onore che probabilmente scopriranno a gennaio! xD

PS: io nomino, poi non so se sono già stati nominati da altri. Al massimo linkatemi le vostre tag!

Ecco i blog che spero collaboreranno (se è un blog condiviso ovviamente è un tag a testa):

  1. Chest of Tales: https://chestoftalesblog.wordpress.com/
  2. Non aprite quel forno: https://nonapritequelforno.home.blog/
  3. Imlestar: https://imlestar.com/
  4. Serial Escape: https://serial-escape.com/
  5. Yidali Ale: https://yidaliale.com/

That’s it. Buon Natale e buone vacanze!

katy