10 film sui fantasmi 3.0

Buongiorno amici del cinema paranormale, eccoci tornati ai 10 film sui fantasmi! Qui troverete film molto famosi, come due di Carpenter, e un gioiellino ispirato da una poesia di Tim Burton! Avete già qualche idea?

Bene, bando alle ciance, cominciamo!

1) The librarian 2 – Ritorno alle miniere di Re Salomone. Io sono sempre un appassionato di questa trilogia televisiva e questo film è interessante per i temi familiari e il mondo esotico che propone. Qui i fantasmi sono i guardiani di un’antica sepoltura che vengono riportati in vita per un rituale con il quale l’antagonista vuole fare i suoi scopi. Grande film a piccolo budget.

2) Grosso guaio a China Town. Un nome una garanzia, alzi la mano chi non lo conosce. Mi basta solo contestualizzare il tutto: qui il fantasma è il signore cinese, quasi un demone che cerca la sposa perfetta e trascende la sua forma umana negli sfarzi del suo palazzo!

3) The Fog. Ne parlai qui, leggi.

4) Nightmare before Christmas. A parte il fatto che a casa nostra si chiama Nightware before Christmas per problemi con l’inglese (ciao papino^^), questo capolavoro in stop-motion ci ha fornito un altro mostro della mitologia gotica. Finirà mai di sorprenderci?

5) Echi mortali. Grande film con Kevin Bacon (mi sembra che una mia follower-blogger lo apprezzi) riprende il concetto di Shining ambientandolo però in un thriller urbano. E c’è un fantasma che reclama giustizia.

6) Sei ancora qui. Thriller dimenticabile con Bella Thorne; dimenticabile, parla della gente che dopo un disastro vede i fantasmi delle vittime in una sorta di loop della loro ultima giornata.

7) Cruel Peter. Cosa si compra la Rai? LOL. Visto su Raiplay (e quindi andato in onda sulla rete nazionale) è un film ambientato in Sicilia e che riprende tutti i film di possessioni e persecuzioni spettrali ambientandolo al sud. Mah.

8) Solstice. Ennesimo thriller paranormale con la bella Amanda Seyfried (non protagonista), ambientato però in una palude. Non c’è veramente una storia di paura ma solo un fantasma scazzato che vuole giustizia, una gemella suicida e l’altra con la coda di paglia e un finale che ti fa dire: Come ho fatto a perdere il mio tempo?

9) La sposa cadavere. Rialziamo l’asticella della qualità tornando a Tim Burton. Grande commedia molto commovente sull’amore. Mi ha ricordato la canzone di Hunger Games: The Hanging Tree, che potete ascoltare su YT.

10) The woman in black. Film horror con Daniel Radcliffe che mi ha fatto prendere alcuni jumpscares grazie a un ambiente ben realizzato e l’utilizzo del cane in un film horror – no, il cane non muore. Mi dicono però che questo film sia una spanna sotto al capolavoro televisivo di qualche decennio fa; qualcuno mi sa rispondere?

Ecco. Siamo arrivati alla fine, e per la gioia dei miei followers ho fatto una lista che non fosse della spesa; certo, una lista del genere non va bene per quando ho poco tempo perché è quasi un articolo normale…

Li conoscevate tutti? Vi ho spinto a guardare qualcosa o il contrario? Fatemelo sapere, qui sotto vi lascio tre link interessanti e una cover di Marilyn Manson che potreste apprezzare. Ciaone burlone e alla prossima.^^

Link alla mia spiegazione della stop-motion: qui

Link alla seconda parte della lista: qui

Link alla prima parte: qui

The fog 1980

The fog è un film horror del 1980 diretto dal celebre regista John Carpenter, film che considero come molti uno dei cult del regista e che ho molto apprezzato.

The fog è un film minore che nella sua semplicità riesce a sfruttare l’immaginazione dello spettatore utilizzando uno degli stratagemmi naturali più semplici: la nebbia. La nebbia per me è una delle caratteristiche più lampanti delle storie gotiche, e di fantasmi, perché essa al suo interno può nascondere qualsiasi cosa, spinge colui che si ritrova al suo interno o la osserva avanzare a pensare quali orrori essa celi e il fatto che in questo film la nebbia sembri quasi un’entità viva che si muove controvento crea già di suo molta tensione.

The fog è un film estremamente ansiogeno, la paura non è scaturita, almeno all’inizio, dal giungere di assassini senza cuore o senza fatiche ma invece dall’avanzare della nebbia: è la nebbia la prima cosa che appare prima di ogni attacco; è dalla nebbia che le vittime scappano prima ancora di sapere di essere inseguite. Un nemico lento e inesorabile, mi ha ricordato molto i film sui morti viventi perché le vittime possono anche scappare ma l’attacco è talmente esteso nella sua vastità che la salvezza non pare possibile, solo la sopravvivenza momentanea. Inoltre, le comparse dei dannati sono ad effetto ed è proprio la loro lentezza che mette ansia, lenti e ineluttabili!

Dal punto di vista culturale e riflessivo The fog mi ha ricordato molto Lo squalo: infatti, anche qui un pericolo attanaglia una cittadina inconsapevole e le autorità preferiscono tacere per non interrompere le festività e quindi scatenare il panico; una riflessione sull’importanza dell’opinione pubblica e delle decisioni amministrative è d’obbligo, soprattutto per come stiamo anche noi vivendo il Covid, no? Inoltre, qui è presente l’ideologia secondo la quale le colpe dei genitori ricadono sui figli, un chiaro lascito della cultura greco-romana; e il finale, nella sua semplicità, lo dimostra (ambientandolo in Chiesa potrebbe affermare pure che pregare non ci libera veramente dalle colpe con cui conviviamo?).

Dal lato tecnico, come al solito, alzo le mani perché esiste sul web gente molto più preparata di me. Dico solo che le panoramiche ovviamente sono d’obbligo per mostrare questa fantomatica nebbia che avanza lentamente dal mare verso mentre la fotografia è molto bella, riuscendo a ricreare attraverso le ombre delle gabbie durante le ore notturne attorno ai personaggi mentre si rintanano nelle loro case! Favoloso!

Ecco, questa è la mia riflessione su The fog; voi cosa mi dite invece?