La definizione che offre il Treccani è:
Intervallo di riposo, di uno o più giorni, che, nella ricorrenza di una festività o per altra circostanza, viene concesso agli studenti e agli impiegati, mentre le scuole e gli uffici rimangono chiusi.
Se è un periodo di rilassamento dal lavoro (e il lavoro dello studente è studiare), perché si è sempre oberati di compiti, anche durante un breve intervallo dalla scuola? E se sono in quinta, perché la professoressa (o sarebbe meglio chiamarla maestrina a questo punto) ci impone di correggere i compiti per casa?
Questo contrasto ormai mi ha stufato. Oltre al fatto che la prof e io ci odiamo, mi secca che non ci dia fiducia: siamo maggiorenni solo per votare e la prigione, per il resto siamo ancora bambini. Ed è frustrante.
In pratica, oggi è successo che ha corretto i compiti di latino e italiano e non avevo nulla (chi controlla il primo giorno, poi??). Poi la prof ha scoperto che ero in buona compagnia e da allora la mattinata con lei (ben tre ore su sei avevamo) è declinata nell’Inferno.
Cosa ne pensi? E’ giusto dare compiti assurdi devastando il giusto riposo dello studente, considerando che la prof si fa invece la sua bella vacanza?