Blog personale: un anno con la PS4

Buongiorno! Oggi torno a parlare da videogiocatore ma non di videogiochi, almeno in senso stretto: infatti, il tema di oggi è la mia bellissima PlayStation4 usata, che ho da più di un anno!

Inizialmente riluttante all’idea di acquistarla, perché non avevo mai posseduto consoles del genere, mi decisi a farlo utilizzando il mercato della merce di seconda mano.
Così, andai nei tre negozi dell’usato nella mia città per vedere un po’ com’erano messi. Inutile dire che uscii con dvd e libri, ma con nessuna console.

Dovete sapere che inizialmente non sapevo nemmeno cosa comprare, se una PlayStation4 o una Xbox. E’ stato Gamestop, il negozio di fiducia presso il quale ho effettuato diversi acquisti, a darmi la risposta.

Infatti, all’epoca la PS5 stava per uscire, prima della crisi dei semiconduttori, e mi consigliarono di aspettare uno scambio: se l’acquirente riporta indietro la sua PS4 usata, ha diritto a un largo sconto per la console di nuova generazione!
E in men che non si dica, avevo la mia PS4!

Sapevo già dove metterla, ed è ancora là: il seminterrato, una scrivania nella biblioteca (biblioteca… due armadi di scaffali ricolmi di libri, in disordine) di famiglia!

Il primo acquisto è stato la mia stupenda Slayer’s collection, che racchiude i primi tre videogiochi di Doom più il sequel/remake del 2016.

Avevo scelto una saga tanto diversa dai Pokémon del Nintendo proprio perché la PS4 offre una giocabilità dei comandi veramente straordinaria, e quindi un titolo d’azione supportato da un grande schermo televisivo era il massimo!
Certo è che avevo scelto una saga in cui la precisione dei comandi era indispensabile (per sparare sui nemici e non al muro). E io non prendevo in mano un joystick da quando avevo 10 anni.

Inutile dire che per i primi tre livelli di Doom2016, il primo titolo che provai, i nemici non li beccavo nemmeno da vicino.

Pian piano ho iniziato a prendere confidenza con i comandi, anche se tuttora non amo i fucili da cecchino perché le dita non riescono a collaborare per un traguardo di tanta precisione.
Ma è divertente, anche perché Doom è una saga catartica, è sempre divertente urlare contro i nemici mentre li fai a pezzi a suon di cannonate.

E da là ho continuato la mia carriera di gamer: Marvel’s Spider-Man (che continuerò a chiamare Spiderman, all’italiana), la Batman: Arkham Series, Metro Exodus.

Piccola chicca? Metro Exodus è un acquisto in famiglia, da una persona parecchio squallida: se tuo fratello te lo chiede, quanto ti costa dargli in prestito un tuo videogioco?

E siamo alla fine. La mia PS4 sta vivendo una seconda vita veramente bella, con lunghe partite e occasionali bestemmie, regalando grandi emozioni a un povero ragazzino senza vita e senza cervello.
E voi, qual è la vostra esperienza con la PS4? Ne avete avuta una o è per i cei senza lavoro e maturità?

Link all’articolo di inaugurazione della mia PS4: qui

Doom a confronto: The Ultimate vs 2016

Buongiorno a tutti! Oggi torno a parlare di videogiochi horror e lo faccio tornando a uno dei franchise più ospitati sul blog negli ultimi tempi: Doom! Infatti, metto a confronto il cult del ’95 con il capitolo del 2016!

Atmosfere e combattimento

I due videogiochi sono diametralmente opposti nella natura e nella fruizione, possiamo dire che gli unici legami siano i mostri e la natura First Person Shooter.

The Ultimate Doom è un titolo esplorativo basato sul key-hunting e la soluzione di intricati labirinti, combattendo nel frattempo contro diversi nemici; l’atmosfera che si crea è molto calma, è possibile riconoscere e prepararsi all’assalto nella nuova area da esplorare attraverso il riconoscimento del verso dei nemici e lo studio della mappa è indispensabile per capire i segreti e trovare l’uscita.

Doom 2016 invece è un gioco d’azione molto più splatter, non è il Doomguy che va ad affrontare i nemici sparsi nel livello ma sono i nemici che lo assalgono in numerose orde, con l’intento di non farlo avanzare. Qui la trama è molto più preponderante e quindi i livelli assumono una continuità che limita di molto la differenziazione delle mappe. L’atmosfera generale è sicuramente più soffocante, dove il terrore dell’ignoto è sostituito dall’orrore della violenza.

Mostri

The Ultimate Doom, assieme a Doom 2, è il padre di quasi tutti i mostri più famosi del franchise per cui Doom 2016 contiene tutti i demoni apparsi nel primo capitolo e quasi tutti quelli del secondo con l’eccezione dell’Aracnotron.

The Ultimate Doom ha una relativamente bassa diversità di mostri e sinceramente lo preferisco per questa caratteristica: semplice, senza troppe sorprese e basato sull’esplorazione di mappe capibili. Il mostro che preferisco di questo capitolo è sicuramente il Cacodemone, sempre piaciuta la sua figura piena di colore e facile da vedere.

Doom 2016 come ho accennato ha una leggerissima sovrappopolazione e diversità di demoni rispetto al capostipite e ciò è gestito benissimo: i mostri vengono introdotti man mano creando una bella costruzione della difficoltà; alla fine, soprattutto per il Pinky Demon, ci sono quasi dei miniboss a fine livello oltre ai Boss convenzionali. Demone preferito di questa versione? Il Mancubus.

Armi e potenziamenti

Tra i due titoli, a parte qualche differenza (per esempio, la doppietta), le armi sono rimaste pressoché identiche; sono cambiate le caratteristiche.

In The Ultimate Doom le armi comprendono la pistola di partenza, il fucile a colpo singolo ottimo per mirare, la mitragliatrice per colpi veloci, il lanciarazzi, la motosega per i nemici più stupidi e le due armi al plasma: il Plasmagun e il Big Fuckin’ Gun! Sono armi semplici adatte a uno stile di gioco calmo ed esplorativo, dove è più facile essere sorpresi a morte dai nemici che non riuscire a reggere l’orda. I potenziamenti seguono questo ragionamento: l’invisibilità rende parzialmente invisibili, poi c’è l’imbattibilità, il berserk che aumenta la forza dei pugni e i potenziamenti per la vita e l’armatura.

Come avrete capito, Doom 2016 è molto più caciarone e d’azione e ciò si nota sia nelle armi sia nei potenziamenti. Ci sono più armi, che fanno molti più danni e devastano i corpi nemici; e poi i potenziamenti sono maggiormente rivolti allo sterminio dei nemici che alla sopravvivenza del giocatore! Le innovazioni più particolari sono sicuramente il Cannone Gauss (un’arma capace di sventrare numerosi nemici in un colpo solo) e la motosega, ora non più un’arma semplice ma una one hit KO che taglia i mostri a pezzi.

Impegno emotivo e difficoltà

Doom 2016 è un videogioco che unisce l’azione al gore ed è molto stancante, anche perché a differenza dei primi videogiochi è caratterizzato da pochi livelli ma molto lunghi (e non credo ci sia il salvataggio per interromperli a metà o non me ne sono mai accorto). In Doom 2016 il giocatore vede gente veramente grossa e cattiva corrergli addosso per spaccargli il collo, e nemici da tutti i lati; il videogioco è pensato per indurre il giocatore a non stare mai fermo e tranquillo. Oltre a ciò, i Boss sono sempre a fine livello rendendo quelle battaglie anche frustranti, perché arrivato finalmente a fronteggiarli personalmente sono sempre troppo stanco.

The Ultimate Doom, invece, è un’esperienza cumulativa di quasi 40 livelli sicuramente più piccoli e più gestibili, con nemici che il giocatore va ad affrontare. Poi trovo le musiche sempre molto rilassanti da ascoltare. La difficoltà è minore forse perché essendoci meno nemici il giocatore riesce ad adeguarsi e ambientarsi molto meglio. Ecco, forse solo i livelli del quarto capitolo sono infami, ma per il resto l’ho sempre preferito.

Conclusioni

The Ultimate Doom e Doom 2016 sono entrambi videogiochi che offrono tantissimo al giocatore, il primo in pixel art e l’altro con la grafica tipica dei tempi più recenti. Secondo me si adattano perfettamente a due spiriti di approccio diversi; per esempio, Doom 2016 è utile per scaricare lo stress e urlare contro il demone di turno mentre lo strappi in più pezzi, è molto catartico.

E voi quale preferite? Vi ricordo che ho trattato i due titoli nel blog e qui sotto vi lascio i link agli articoli, ora vi saluto e vi dico solo questo: forse da maggio inizio a lavorare. Ciaone a tutti e alla prossima!^^

La mia opinione su Doom 2016, qui.

La mia opinione su The Ultimate Doom, qui.

La mia tag a tema, qui.

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The Ultimate Doom: nuova run

Buongiorno!
Oggi torno con The Ultimate Doom! Un breve articolo per celebrare questo grande gioco!
Recentemente ho terminato la seconda run completa del titolo sempre a difficoltà irrisorie per esplorarlo bene. E devo ammettere che anche questa partita si è rivelata ricca di tensione e divertimento!
I miei episodi preferiti sono il primo perché ha i demoni più facili da sconfiggere e il terzo perché… Beh, l’Inferno ha ambientazioni veramente originali e oniriche!
Devo ammettere che nel quarto e ultimo episodio ho avuto problemi a muovermi sulle passerelle: il ‘salto’ a velocità normale non raggiungeva la piattaforma desiderata! E se balzavo il livello perdevo l’armatura e le armi accumulate fino a quel momento! Per fortuna il Gruppo FB a tema (Doom Italia) mi ha saputo aiutare prontamente e ho concluso con successo la run!

Se volete sapere approfonditamente cosa penso del videogioco, cliccate sul reblog e andrete all’articolo! Ciao e alla prossima!^^

Il Blog di Tony

The Ultimate Doom è un videogioco First Person Shooter uscito nel 1995 nei negozi, di genere horror tra la fantascienza e il fantastico religioso.

Trama (dalla Wiki di Doom):

Il giocatore indossa i panni di un marine spaziale, deportato suMarteper aver assalito un superiore che gli aveva ordinato di sparare su civili disarmati. Nei libri dedicati aDoomsi fa riferimento a “Flynn Taggart”, e più in generale viene indicato con il termineDoomguy(letteralmente “tizio di Doom”). Costretto a lavorare per laUnion Aerospace Corporation, il protagonista viene inviato ad indagare su un terribile incidente avvenuto in esperimenti militari sul teletrasporto tra le due lunePhoboseDeimos: orde di mostri hanno cominciato ad uscire dai portali di teletrasporto, e il satellite Deimos è sparito. Il personale residente su Phobos, inoltre, è stato trucidato o trasformato inzombie. Una volta arrivato alla base su Phobos il giocatore è lasciato all’esterno per mantenere le comunicazioni con Marte…

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Rigiocando Doom2016

Buongiorno!

Oggi ho splendide novità da condividere: ho superato l’esame di inglese e ho iniziato la progettazione per la scrittura della tesi! Il prof mi ha fornito i testi base e tesi di argomento simile alla mia per capire come schematizzare il tutto, mentre mi ha indicato quali calcoli svolgere quando avrò tutti i dati a mia disposizione.

Sono elettrizzato! Finalmente la fine del tunnel inizia a mostrarsi!

Comunque, non ho scritto questo post solo come blog personale: oggi torniamo a parlare di videogiochi!

Ho deciso di tornare a parlare di Doom2016 perché recentemente l’ho rigiocato, ma a difficoltà maggiore della precedente: Fatemi male, che equivale a difficoltà normale.

Rigiocare a Doom2016 conoscendo i livelli mi ha permesso di esplorare molto meglio le varie mappe e gestire le orde di nemici. Ma credo che il miglior gioco l’ho svolto con le scelte strategiche: quali modifiche applicare per prime alle armi e come gestire i potenziamenti armatura/armi/vita durante il gameplay.

Secondo me i livelli a difficoltà Fatemi male più difficili sono due: la Fonderia e Argent D’Nur! La Fonderia perché è uno dei livelli iniziali e quindi con poche armi è arduo superare i soldati posseduti & gli Hell Knights; Argent D’Nur perché è l’ultimo livello e il gioco ti fa affrontare qualunque mostro a sua disposizione.

E i boss? Credo che l’ordine di difficoltà non sia cambiato: i più facili sono i Guardiani (forse per il numero di volte a cui ho rigiocato il loro livello), poi il Mastermind (il boss finale) e infine quel terribile CyberDemon (il primo boss tra l’altro)! So che tutti dicono che il CD sia il più facile, ma a me il suo schema di gioco proprio non entra in testa!

Invece, anche per chi inizia ora a giocare, ora desidero condividere con voi le modifiche alle armi più utili per un gioco semplice e antistress:

  • Fucile a pompa: bombe a grappolo;
  • Fucile al plasma: bomba stordente;
  • Lanciarazzi: raffica ricercante;
  • Cannone Gauss: modalità assedio;
  • Mitragliatrice: mai usata.

E per giunta, con questa run ho appurato di essere effettivamente migliorato perché sono riuscito a concluderla morendo pochissimo (perlopiù morti ambientali, porca vacca) pur giocandola a difficoltà maggiore di quanto precedentemente provato e ho pure sbloccato alcune Rune mai sbloccate prima!

E voi? Vi capita mai di rigiocare a videogiochi conclusi in precedenza? A me sì, sono una persona molto ripetitiva; al computer giocavo un sacco alla saga di Batman Arkham e One Piece Pirate Warriors 3, per non parlare dei Pokémon eternamente rigiocati su Nintendo!

Metro Exodus: prime impressioni + The Xmas Carols

Buongiorno! Il viaggio con la mia PlayStation4 usata continua e questa volta vi parlo in anteprima di un videogioco che mi ha dato di seconda mano (non gratis ma per soldi, la tapina) mia sorella: Metro Exodus!

Metro Exodus è il terzo capitolo della trilogia Metro, ispirata al libro russo di genere fanta-postapocalittico Metro 2033. Ovviamente ho giocato solo a questo.

Che dire?

E’ un gioco crudo, violento e dannatamente intrattenente anche se pesantino. Rigiocando due capitoli ho capito che per dare un’opinione approfondita dovrei rifare tutta la partita da capo a difficoltà normale, quindi questa è solo un’opinione a caldo!

Il gioco in pratica si basa sul FPS e l’esplorazione di ambienti più o meno ostili. Qui il vero villain non è il mostro o l’organizzazione criminale di turno ma la guerra atomica e il suo lascito di radiazioni che ha devastato la Russia, rendendola un posto praticamente inabitabile. Tutto il videogioco è un enorme road-story di questa compagnia di soldati alla ricerca di un posto dove stabilire la comunità di cui fanno parte.

Il nemico più terribile? Gli aracnidi mutanti del bunker!

Il paesaggio più bello? Gli alberi verdi e le distese serene della Taiga!

Cambiando argomento, oggi inizia ufficialmente la collaborazione. Ciao e che lo spirito natalizio sia con voi.^^

Doom 2: più complicato e maestoso

Buongiorno! Oggi, dopo aver condiviso con voi le mie impressioni su The ultimate Doom, ecco qui che torno con il suo sequel: Doom2!

Trama:

Il Doomguy deve sconfiggere i demoni infernali prima per liberare gli umani superstiti dalla schiavitù e poi per liberare la Terra dalla loro infestazione, uccidendo la fonte di tutti i mali.

Livelli:

A differenza del capitolo precedente, Doom2 non possiede una vera e propria schematizzazione dei livelli in capitoli ma è possibile attraverso la storia e le tematiche degli sfondi ricostruire dei filoni narrativi. Ovviamente, quelli più belli sono quelli ambientati nelle cittadine perché tutti gli edifici sono esplorabili e questi livelli sono anche quelli più affini alla vita del giocatore comune: tutti hanno una casa a cui tengono!

Inoltre, oltre alla campagna principale sono presenti anche i Master Levels: mappe create da programmatori diversi di differente qualità le quali sono perlopiù slegate tra loro. L’unico nesso è la difficoltà che li accomuna, i labirinti e i meccanismi più complicati del normale; tutto il resto è diverso, hanno tutte tematiche e settings diversi, così come i mostri preponderanti.

Un’ulteriore informazione importante da dire sui Master Levels, e che li distingue dalla campagna principale, è che sono slegati tra loro; tuttavia, ciò è importante perché ogni nuovo livello inizia sempre con 0 armatura e con la pistolina di inizio gioco, perdendo tutti i progressi e le armi collezionate precedentemente!

I mostri:

Un’altra sostanziale differenza che distingue il secondo capitolo della saga dal primo è la presenza di un numero molto alto di nuovi nemici (e quindi dinamiche di combattimento e strategie), oltre all’inserimento dei Boss di fine capitolo dal primo gioco come nemici normali (Cyberdemon e il Mastermind).

Credo che nella mia esperienza, il mostro che mi ha dato maggiori problemi sia stato l’Arch-Vile: nemico con un alto numero di punti vita, un enorme danno effettivo e la capacità di resuscitare i suoi alleati minori sterminati in precedenza; perfino i versi sono inquietanti!

Gameplay e orientamento nelle mappe:

A questo punto devo ammettere che ho giocato anche a questo titolo a difficoltà minore e quindi parlare di mostri e il loro spawning ovviamente non avrebbe senso perché io avevo tutto più semplice e con molte più munizioni!

Invece, parlo delle mappe.

A differenza del primo capitolo, ho trovato le mappe molto più caotiche e complesse da leggere: molte volte faticavo a trovare le chiavi, mi perdevo, c’erano meccanismo astrusi e la bellezza degli sfondi si appiattiva con il non procedere del livello. Credo che da questo punto di vista i Master Levels siano stati pessimi: là veramente troppe volte ho dovuto usare YouTube per trovare la strada, con ponti invisibili e chiavi come segreti!

Tuttavia, a livello di giocabilità credo che 5 mappe siano molto belle, due dalla campagna principale e tre dai Master Levels:

  • Monster Condo
  • Barrels of Fun
  • Trapped on Titan
  • Virgil’s Lead
  • Black Tower

Commento finale:

Doom2 è un grande gioco (ha introdotto la doppietta, mica aria fritta eh!), anche se ho preferito il precedente. Come al solito, bisogna provarlo almeno una volta perché fa parte della storia dei giochi e degli FPS, non si può lasciarlo da parte. Dal punto di vista estetico è migliorato molto e alcune mappe sono deliziose e con la giusta difficoltà, almeno se scegliamo la difficoltà adatta alle nostre abilità.

Ciaone, come con il capitolo precedente, vi lascio il gameplay di Davi Doom. Ciao!

Le mie prime impressioni su Doom 2016

Buongiorno! Dopo un mesetto scarso passato con Doom 2016, ecco qui le mie prime impressioni sul videogioco! Un po’ come feci tempo fa con Dead By Daylight.

Doom 2016 è un videogioco sparatutto in prima persona in cui impersoniamo un Demon Slayer: unici sopravvissuti nella stazione militare e di ricerca di Marte, dobbiamo farci strada dopo il tradimento di una scienziata della struttura che ha scambiato la promessa della vita eterna con le vite della razza umana; ovviamente, noi dobbiamo fermare l’invasione delle forze infernali!

Finora ho giocato 8 livelli e credo che il successivo sia la bossfight con il CyberDemon!

L’esperienza di gioco è veramente immersiva, con scenari fantascientifici e pieni di gore; il joystick vibrante in simultanea con gli effetti ambientali aiuta l’immedesimazione, mentre le cuffie rendono perfettamente i rumori e i ruggiti. La parte visiva è straordinaria, la costruzione degli edifici essendo una base militare o sempre l’Inferno per ora non è molto variata e nell’insieme si creano intricati labirinti nei quali oltre a cercare di non perdersi bisogna stare attenti a incontri poco piacevoli.

Hell Knight

I nemici sono tutti molto belli anche se per ora il più inquietante è sicuramente l’Hell Knight, mentre il più difficile da uccidere è il Pinky Demon per via della sua carica e della possibilità di ucciderlo solo alle spalle. Man mano che si va avanti con i livelli, i nemici diventano sempre più difficili ma è questa la sfida!

Le armi invece si basano tutte – a parte la motosega – sul fuoco a distanza, pur con diverse modifiche che caratterizzano ogni arma. Il mio preferito è il fucile a pompa, con la modifica della mina da sparare per abbattere i nemici con lo scudo e più nemici in un colpo solo. Molto bella anche l’iconica doppietta (già potenziata al massimo) e il lanciarazzi mi ha salvato diverse situazioni tragiche, soprattutto perché è stata la mia prima arma potente!

Per finire, ho sbloccato 9 Trofei finora:

  • E1M1
  • Verso l’ignoto
  • Specialista
  • Dono dell’aldilà
  • Nocche dure
  • Macellaio
  • Squarcia e lacera
  • Fortuna invertita
  • Un vecchio amico

Ecco, questo è il mio post di metà esperienza; le mie impressioni finali le riceverete quando avrò terminato il gioco! Ciaone e alla prossima!

L’Inferno e il mio amato fucile a pompa

PS: se ti è piaciuto questo, potresti apprezzare i post rispettivamente sull’inaugurazione della mia PS4 e sulle riflessioni riguardanti Dead By Daylight!

Blog personale: ho inaugurato la mia PS4 usata!

Buongiorno a tutti! Oggi torno con un post relativo ai videogiochi: ho recentemente comprato e inaugurato la mia PlayStation 4, con Doom2016 come videogioco!

Erano parecchi mesi che pensavo se comprare o meno la console: come ho accennato più volte, il mio portatile non supporta videogiochi recenti & complessi e quindi la mia carriera videoludica si era dovuta arrestare bruscamente in favore di giochini gratuiti trovabili online come Paper.io.

Ciò che mi ha sempre frenato era il prezzo, di certo non basso. Dovete sapere che di natura ho la tendenza a risparmiare e la mia ricerca di una PS4 usata, durata svariati mesi, non aveva portato a grandi frutti: con la bassa disponibilità di PS5, nessuno voleva liberarsi della sua PS4! Fortunatamente, per puro caso, tornando da casa di un amico ero passato per il Gamestop del mio quartiere e… ne avevano una!

Ovviamente entro sera mi ero procurato videogioco nuovo e console usata. Il display lo avevo già da mesi. E due giorni dopo ho montato tutto nel seminterrato di casa mia.

Dovete sapere che io non sono mai stato un fruitore di PlayStation, tanto che ho sempre usato la tastiera e il mouse del PC. Sono abituato a muovere parecchio la mano sinistra e pigramente quella destra, tanto che basta per cliccare; ecco, il joystick della PS4 è molto più complicato!

Il primo problema era legato al suono: non vedevo casse né dallo schermo né dalla console e quindi non capivo che fare per sentire… Dopo dieci minuti, però, mi accorsi che il joystick aveva sopra a un buco l’icona delle cuffie, provai a inserirle e magia! Riuscivo a sentire!

Il secondo problema, che non ho ancora molto risolto, è l’uso del joystick: è scomodo, non sono abituato e non riesco a capire come usare le manopole girevoli, continuo a dimenticare l’esistenza di certi tasti. Un tasto non pensavo fosse digitabile ma pura estetica. LOL!

Ciononostante, come ho detto, ho iniziato a giocare a Doom2016 e lo trovo veramente divertente. Ho scelto la difficoltà più facile, ovviamente, ma per colpa della manopola girevole di destra (che corrisponde alla visuale e alla mira) ho rischiato di morire più volte semplicemente perché mancavo ogni singolo colpo di fucile. Ok che il gioco è facile, ma mi sembra difficile sfracellare i demoni a suon di cannonate se becco la parete al loro posto!

Comunque sono soddisfatto e se vorrete tra qualche mese troverete anche una piccola opinione sul gioco. Intanto, vi consiglio i video su YouTube di Davi Doom!

Buon Halloween! Ecco 15 titoli per celebrare la Notte delle streghe!

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Buongiorno! E buon Halloween a tutti!

Per me Halloween è sempre stata una festa a cui mi sento legato emotivamente per diversi motivi: da bambino giravo per le case alla ricerca di caramelle, adesso preferisco passarla al buio guardando un film appartenente al genere horror o una commedia dark; quindi, mi è giunta spontanea l’idea di portare qui sul mio blog una lista di dieci film e cinque videogiochi d’obbligo durante la celebre Notte delle streghe!

Ecco i film:

  • Halloween. Iconico, angosciante, è la storia di un maniaco omicida che senza poteri sovrannaturali ma solo una ferocia inumana inizia a perseguitare una giovane ragazza dopo che lei ha ‘visitato’ la casa dove il killer aveva precedentemente ucciso la propria sorella da bambino. Lo sguardo voyeuristico diventa quello dell’omicida mentre fissa le proprie vittime, le maschere di divertimento diventano sinonimi di apatia mentre quella indossata da Michael Myers ti fissa mentre la lama cala su di te!
  • Hellraiser. Tratto da un libro che è un’opera d’arte su carta, diretto dallo scrittore di quell’opera d’arte, Hellraiser è capace di mostrare il limite tra piacere e dolore, tra angoscia e amore: è un dramma, chiunque perde qualcosa e il dolore è equamente ripartito tra l’orfana e la donna che è costretta a vivere con l’uomo che non corrisponde a ciò che lei cerca; quando le due si scontreranno, i Guardiani dell’Inferno faranno la loro comparsa!
  • Nightmare. Dormire è una delle azioni che ci connota come creature viventi; se non dormiamo più perché rischiamo di essere tagliati a fette da un demone dei sogni, cosa siamo allora? Nightmare è un film estremamente intelligente perché gioca sulle angosce di non potere dormire, di perdere la nostra umanità ed esplora il detto antico che vuole la vicinanza tra morte e sogno. Almeno una volta questo film dev’essere guardato, perché non ad Halloween?
  • Beetlejuice. Cult burtoniano, è un’esperienza visiva incredibile, capace di trasportare lo spettatore in un mondo onirico e sognatore, dove a infestare le case non sono gli spettri ma gli uomini che morti i precedenti proprietari le acquistano inconsapevoli che questi ultimi ci vivono ancora. Bellissima scenografia gotica, costumi bellissimi e colori molto gotici; bellissimo, una commedia perfetta per celebrare la notte in cui gli spettri tornano a bussare ai propri cari.
  • Nightmare before Christmas. Altro gioiello firmato da Tim Burton, è un’affascinante mistura di generi cinematografici in stop motion e mostra quanto siano le nostre intenzioni a renderci ciò che siamo ma anche purtroppo che abbiamo dei limiti da rispettare come infatti scoprirà Jack. Un film da vedere anche solo per la canzone di presentazione del film e come siano riusciti a modellare la città orrorifica e i suoi abitanti.
  • Frankenstein Junior. Film gotico e comico, riesce a parlare fedelmente del Moderno Prometeo stravolgendolo completamente, inserendo battute a raffica in mezzo alle tetre e spettrali mura nere di un castello arroccato sulla cima di uno strapiombo; girato in bianco e nero durante l’epoca del cinema a colori, vanta di una recitazione straordinaria, una marea di citazioni e una moglie della creatura veramente divertente e ironica nella sua caratterizzazione!
  • Dracula di Bram Stoker. Per me è uno film più eleganti mai realizzati, amo le atmosfere gotiche, la recitazione intensa (soprattutto della grande Winona), le scene erotiche ma caste come la perdizione dell’innocenza di Lucy nel labirinto e l’assalto irresistibile delle mogli di Dracula. Questo film, come il precedente della lista, riesce a raccontare una storia originale senza offendere l’opera originale o risultare imbarazzante rispetto ai propri predecessori perché è caratterizzato da tematiche sue, che lo rendono unico.
  • All Hallow’s Eve. Disturbante come pochi, durante la visione ci saranno storie corali dislegate tra loro, è un film quasi a episodi, non me lo ricordo bene; ma mi ricordo quel fottutissimo pagliaccio bianco: metacinema, violenza estrema fisica e psicologica, ansia a mille, ho avuto incubi per giorni. Non è un film per tutti, in un certo senso è il più pauroso dell’intera lista, un gioiello per gli amanti dell’orrore ad Halloween.
  • Hocus Pocus. Tornando a temi leggeri, questa è una commedia a tinte dark, un film horror per bambini e con bellissime canzoni, prima tra tutte I put a spell on you. Costumi caratteristici, streghe medievali che basano le magie sulla voce ammaliatrice e un gruppo di ragazzini a dovere risolvere la situazione, il film è un cult da guardare anche solo per i dettagli macabri, che scappano alla prima visione ma che in generale sono in grado di creare un mondo mistico e pericoloso.
  • It, la miniserie. Sarò sincero, i due remake a mio parere non sono in grado di reggere il confronto: non hanno angoscia, si basano sul jumpscare e pur di prendere le distanze da un’opera filmata decenni prima scelgono di accorciare la trama con discutibili scelte come rendere ogni apparizione di It solo a uso funzionale della trama e togliendogli il senso di pericolo anche quotidiano e privato. La miniserie invece rispecchia il libro, ci fa affezionare ai personaggi e mostra il vero pericolo della Divoratrice di Mondi: capire il cuore delle persone e divorarlo dall’interno, minando così i rapporti umani. La miniserie è perfetta per Halloween, da guardare sotto a una calda coperta al buio guardando Tim Curry regnare sovrano durante le tre ore.

Ecco i videogiochi:

  • Doom
  • Resident Evil
  • Silent Hill
  • Plants vs Zombies
  • Until Dawn

Ecco, questi sono i miei consigli se volete passare la Notte delle streghe in tranquillità celebrandola usufruendo della nostra arte che con il tempo è riuscita a rendersi la base della nostra cultura pop horror. Voi cosa ne pensate? Come lo passerete Halloween? Avete altri suggerimenti? Fatemelo sapere qui sotto!^^

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